martedì 5 novembre 2019

V for Vendetta




"Eri già in prigione. Sei stata in prigione per tutta la vita"


  • Titolo: V for Vendetta
  • Titolo originale: V for Vendetta
  • Autori:  Alan Moore (Autore), David Lloyd (Illustratore)
  • Traduttore: Leonardo Rizzi
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 978-8893517140
  • Pagine: 286
  • Editore: Lion

Trama

 Sullo sfondo di un'Inghilterra dell'immediato futuro che ha ceduto al fascismo si svolge una storia sulla perdita di libertà e di identità in un mondo totalitario che cattura perfettamente sia la soffocante natura della vita in un autoritario stato di polizia, che la potente redenzione dello spirito umano che vi si ribella contro.

Recensione e Analisi

Se c'è un uomo che non ha bisogno di presentazioni, quello è Alan Moore, autore di capolavori conosciuti in tutto il mondo come  From Hell e Watchmen, che lo rese famoso a livello globale. V for Vendetta non è di certo un'opera di valore inferiore, nonostante, durante gli anni Ottanta, fosse rimasto incompiuto, poiché pubblicato a puntate su una rivista periodica. In seguito fu permesso di completarlo dai vertici della DC.
 Ci troviamo in un'Inghilterra distopica, governata da una dittatura fascista che controlla ogni aspetto della vita del singolo: esiste un apparato di propaganda molto solido, attraverso la radio e la televisione il pensiero critico viene lasciato atrofizzare grazie a programmi spazzatura, inoltre esiste un apparato di repressione inflessibile che si sbarazza di chiunque sia indesiderato (ovvero gli outsider, i dissidenti, le femministe, gli omosessuali) in campi di concentramento fin troppo somiglianti a quelli nazisti.
In un contesto in cui, come diceva George Orwell, dire la verità è un atto rivoluzionario, compare V, un vigilante che indossa una maschera di Guy Fawkes (anarchico che cercò di far saltare in aria il Parlamento inglese il 5 novembre 1605) e fomenta il popolo spingendolo alla rivoluzione, spesso utilizzando metodi violenti. Durante la lettura di V for Vendetta, il lettore non può non riflettere e non rabbrividire quando nota quanto, per certi aspetti, il mondo creato da Moore e Loyd sia molto simile a quello in cui viviamo oggi, dove, in nome della sicurezza, si rinuncia alla libertà personale e al diritto di essere diversi, perché quando le cose vanno male, si preferisce trovare qualcuno che pensi al posto nostro, anche a costo di rinunciare a noi stessi. In questo senso, V e Evey, altra protagonista, non faranno niente, perché non sono i calassici supereroi mascherati che picchiano i cattivi a mani nude, ma sono coloro i quali piantano il seme dell'idea, che per funzionare deve essere condivisa dalle masse, dal popolo, che è il solo padrone del proprio destino. Tale concetto viene sottolineato anche dall'utilizzo della maschera: Guy Fawkes fu un rivoluzionario del Seicento, la cui figura viene riabilitata nel corso dell'Ottocento e utilizzato come simbolo dei movimenti anarchici. Nel fumetto e nel film, la maschera di questo personaggio viene utilizzata per mostrare il potere delle idee. L'individuo può anche morire, ma i principi sopravvivono e cambiano le cose. V sa che per fare questo, lo strumento più importante è l'istruzione: quando porta Evey nella Galleria delle Ombre le mostra oggetti comuni per il lettore, ma estremamente rari per i personaggi del graphic novel, ovvero libri, dipinti e film. Perché, si sa, i regimi totalitari hanno bisogno di masse stupide e intontite dalla propaganda per poter funzionare.



Sotto ogni punto di vista, V for Vendetta è un inno alla libertà, infatti, l'autore si è ispirato agli anni che sta vivendo, gli Ottanta della Thatcher, conservatrice che puntava a dirigere il popolo verso un'unica direzione.

"Ora è il 1988. Margaret Thatcher sta iniziando il suo terzo mandato e parla con sicurezza di una guida conservatrice ininterrotta fino al secolo prossimo. Mia figlia più piccola ha sette anni e nei tabloid sta circolando l'idea di campi di concentramento per i malati di AIDS. La nuova polizia anti-sommossa indossa visiere nere, così come i loro cavalli, e i loro blindati portano videocamere rotanti sul tetto. Il governo ha espresso la volontà di sradicare l'omosessualità, persino come concetto astratto, e si può solo immaginare quale potrà essere la prossima minoranza che sarà oggetto di una legislazione restrittiva. Sto pensando di prendere la mia famiglia e portarla al più presto fuori da questo stato, al massimo entro un paio d'anni. Qui è sempre più freddo e crudele, e non mi piace più"

Questo è quello che scrive Alan Moore nella prima pubblicazione del n.1 di V. Non c'è da stupirsi, dunque, che con un clima del genere, l'autore intendesse attaccare il regime, basato su xenofobia, razzismo e disprezzo verso il diverso.
Il graphic novel si chiude con la caduta del regime e una Londra piombata nel caos e il lettore non sa se il popolo riuscirà a conquistare l'anarchia consapevole tanto amata da Alan Moore, oppure si arriverà a un'altra deriva dittatoriale.

Buonanotte Inghilterra. Buonanotte Servizi Notturni e V per la Vittoria.

Salve Voce del Fato e V for Vendetta.

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