lunedì 29 marzo 2021

Bastava Chiedere!

  • Titolo: Bastava Chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano
  • Titolo originale: Un autre regard. Trucs en vrac pour voir les choses autrement., vol I et II
  • Autrice: Emma 
  • Lingua originale: Francese
  • Traduttrice: Giovanna Laterza  
  • Codice ISBN: 9788858139233
  • Editore: Laterza
Trama

Conosci la scena: sei tornata dal lavoro, hai fatto la spesa, stai preparando la cena e nel frattempo pensi a quando pagare l'affitto / chiamare l'idraulico / prendere la pillola / finire quella mail di lavoro / controllare che i tuoi figli abbiano fatto i compiti / caricare la lavatrice. Tutto questo mentre il tuo compagno ti chiede se per caso sai dove sono finite le sue scarpe. Hai mai pensato a quante volte il tuo partner ti ha risposto «bastava chiedere», come se tu fossi l'addetta all'organizzazione della casa? Hai mai riflettuto sul delicato equilibrio che cerchi di mantenere rispondendo a un commento inopportuno per evitare di essere definita "isterica"? Ti è mai venuto in mente che non va bene sentirti costantemente responsabile del benessere emotivo o sessuale del tuo partner? Hai mai riflettuto su quanto sia ingiusto che il tuo congedo di maternità sia chiamato da qualche collega "una vacanza"? Se non ci hai mai pensato, scoprirai queste porzioni della tua stessa vita nelle pagine di Emma. E se ancora non sei femminista, scoprirai di esserlo. Introduzione di Michela Murgia.

Commento 
 
Una rispettabilissima scelta da parte del giornale La Repubblica è stata, in occasione di questo 8 marzo, di diffondere assieme al quotidiano non i soliti fiorellini o auguri fini a sè stessi, ma un libro divulgativo sul femminismo davvero valido e ben fatto*. Come dice la quarta di copertina "se ancora non sei femminista, scoprirai di esserlo", perché Bastava Chiedere è ben lontano dal dibattito accademico che rischia di relegare il femminismo a movimento elitario: qui si parla letteralmente di scene di vita quotidiana con tanto di disegnini (chiamiamoli disegnini perché sembrano il classico "vuoi che ti faccio un disegno?" per capire meglio un concetto, ma sono dei veri e propri fumetti), che rendono impossibile non comprendere il messaggio, reso diretto e intuitivo.
Il bello di questo libro è proprio la facilità con cui riesce a spiegare certi concetti senza mai banalizzarli, spaziando dalla disparità nella distribuzione del lavoro domestico tra uomini e donne, al piacere femminile, alle varie correnti di femminismo occidentale. Inoltre, è un mezzo utile anche per sfatare alcuni miti, soprattutto in campo economico. Avete presente l'adagio che le donne si portano via tutto quando divorziano? Ecco, è falso. Persino una persona che già maneggia certi temi potrebbe trovarsi, leggendo questo libro, ad aprire gli occhi su situazioni che vive o ha già vissuto e di cui non aveva colto la tossicità. Per una persona che, invece, non si è mai approcciata al tema, l'effetto può essere dirompente.
Bastava Chiedere non è un attacco personale verso nessuno, infatti non esclude gli uomini dal dibattito, cerca di includerli, con tanto di vignette a fine capitolo dove la protagonista (la stessa autrice) parla con qualcuno che le muove delle obiezioni, perché è vero che il femminismo riguarda le donne, ma è un movimento che può effettivamente migliorare la qualità di vita di tuttɜ.
Bastava Chiedere è perfetto come introduzione al femminismo, ma è un'ottima arma anche per chi già conosce bene certi temi e vuole poterli spiegare in modo semplice. 


*Nel caso ve lo foste perso, non preoccupatevi, potete sempre trovarlo in libreria nell'edizione Laterza!

mercoledì 24 marzo 2021

Luna Nera

  • Titolo: Luna Nera
  • Autrice: Tiziana Triana 
  • Lingua originale: italiano 
  • Codice ISBN: 978-8845400810
  • Editore: Sonzogno
Trama

Italia, campagna laziale, Diciassettesimo secolo. La giovane Adelaide (Ade), sedici anni, corre e tiene per mano suo fratello Valente, che è ancora un bambino. Deve fuggire da Torre Rossa e dalla casa in cui è cresciuta, perché l'accusa che le pende sulla testa porta dritta al rogo: stregoneria. Nel folto del bosco si nasconde un gruppo di donne che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la comunità ha messo al bando. E qui ― in un mondo di sole donne, ciascuna delle quali ha una misteriosa avventura alle spalle e porta il nome di un'antica città scomparsa ― che Ade e il suo fratellino trovano rifugio: saranno iniziati alle arti del gruppo e ai loro segreti rituali, nell'attesa, trepida e inquieta, che si compia la grande Profezia. A questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia spietata i Benandanti, una congrega di uomini forti con un solo nemico, le streghe, e un potente sostenitore, la Chiesa cattolica; credono che quelle donne nei boschi siano una terribile minaccia, e sono decisi a sterminarle. Tutti, meno uno: Pietro, il figlio del capo dei Benandanti, che non crede alle superstizioni e, soprattutto, si è innamorato di Ade dal primo momento in cui l'ha vista. Quando scoppierà la battaglia finale tra questi nemici giurati, si scoprirà quanto labile sia il confine tra realtà e magia, tra falsità e conoscenza, e perfino tra maschile e femminile. E quanto, nella vita, l'incantesimo più difficile di tutti resti ancora quello di crescere.
 
Recensione e commento

Chiudere Luna Nera una volta concluso lascia una sensazione di perplessità, perché fare un bilancio tra lati positivi e negativi è complicato. Ad esempio, in questo libro ambientato a cavallo tra Cinque e Seicento gli anacronismi non mancano, ma non danno eccessivamente fastidio nel momento in cui sono funzionali alla narrazione e lo stile di scrittura dell'autrice riesce a colmare le lacune storiche.
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Infatti, Luna Nera si rivolge a un pubblico di contemporanei, tanto che di romanzo storico resta ben poco: le idee dei personaggi sono molto moderne non soltanto tra le streghe, che sono tradizionalmente associate alla rottura degli schemi sociali, ma anche il più bigotto dei campagnoli ha un livello di scolarizzazione alto a sufficienza da permettergli di leggere la Bibbia e interpretarla a proprio piacimento. Di per sè, questo non è necessariamente un difetto, proprio visto il target del romanzo e dato il suo obiettivo di mostrare quanta strada è stata fatta e quanta ancora ce ne sia da fare in materia di diritti delle donne, ma a un lettore che cerca l'accuratezza storica, questo dettaglio potrebbe risultare insopportabile o imperdonabile. Uno dei punti interessanti di Luna Nera è il contrasto di trattamento riservato a donne e uomini: un uomo che prescrive infusi viene chiamato medico, una donna che fa la stessa cosa viene bruciata sul rogo. Anche lo stile di scrittuta di Tiziana Triana è molto piacevole e rende la narrazione agevole, tanto che riesce a dire in poche frasi dei concetti complessi che restano facilmente impressi nella mente del lettore. Le relazioni tra le protagoniste in sè è qualcosa su cui vale la pena spendere due parole, dal momento che sono proprio i rapporti tra donne a essere centrali, per mostrare che è l'unione tra di loro a farle diventare forti. Questo è un atteggiamento che imparano dagli uomini, i quali non hanno bisogno che gli venga insegnato: le donne vengono messe le une contro le altre sin da bambine e viengono educate a guardarsi le une dalle altre, perché portatrici del peccato originale, gli uomini, invece, condividono sempre lo stesso spirito da spogliatoio che li porta a spalleggiarsi a vicenda.
Una nota dolente, invece, è costituita dal finale, poiché fino a circa due terzi del libro la magia è qualcosa che si amalgama alla realtà in modo molto discreto, come oggetti che si spostano o classiche pozioni cucinate in un calderone, mentre sul finale diventa repentinamente la magia dei cartoni animati delle W.I.T.C.H. in piena opposizione con tutto quello che si era visto in precedenza nel libro. Anche in questo caso, è chiaro l'intento dell'autrice di usare una metafora per comunicare un messaggio con l'uso dei poteri delle streghe, ma diventa veramente eccessivamente letterale e il finale si sfilaccia molto e perde di credibilità, anche per il fatto che gli eventi sul terminare del romanzo sono narrati in modo così concitato da perdersi l'uno nell'altro e confondersi.
Luna Nera era un libro con un potenziale altissimo, sia per contenuti che per scrittura, che purtroppo si è perso per strada e ha reso impossibile apprezzare questo romanzo al cento percento.

mercoledì 17 marzo 2021

Wilder Girls

Bentornatɜ sul blog! La recensione di oggi riguarda un libro letto per un evento organizzato da Ylenia, che ringrazio, così come ringrazio la casa editrice per la copia digitale omaggio.

  • Titolo: Wilder Girls
  • Titolo originale: Wilder Girls
  • Traduttrice: Roberta verde
  • Lingua originale: inglese  
  • Codice ISBN: 978-8804734079 
  • Editore: Mondadori
Trama

"Un altro rumore dalla macchia e poi di nuovo silenzio. La strada è vuota. Io tengo il mio fucile sollevato, non si sa mai; il mirino davanti all'occhio sinistro. L'altro occhio è morto, è diventato cieco durante una crisi. La palpebra superiore si è chiusa fondendosi con quella inferiore, e sotto sta crescendo qualcosa. È così per tutte, qui. Siamo malate e strane, e non sappiamo perché". Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell'istituto, su un'isola al largo della costa americana. Un'epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l'altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno. Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l'epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l'un l'altro. Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c'è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.
 
Recensione e commento

Wilder Girls è un libro che lascia molte perplessità, perché da un lato abbiamo temi interessanti legati alla natura umana, dall'altro la storia rimane monca in certi punti. In maniera preliminare, bisogna dire che il libro si chiude con un cliffhanger e al momento non sono previsti seguiti, quindi se volete leggere un libro autoconclusivo in cui si risponde a tutte le domande, questo non è il libro giusto, però, dal momento che la trama parla di ragazze chiuse in quarantena in una scuola a causa di un parassita che modifica i loro corpi oppure le uccide, potrebbe far sorgere delle riflessioni sulla situazione mondiale attuale. Leggendo questa storia si potrebbe avere due reazioni: o avere un'ansia montante, oppure pensare "va be', dai, noi andiamo in giro con le mascherine, ma almeno non ci spuntano parti animali sul corpo" (è per sdrammatizzare, non per ridere su tutti i morti che, purtroppo, questa pandemia ha causato). Certe cose, invece, sono identiche tra la quarantena del libro e quella reale, poiché anche in Wilder Girls si legge spesso la frase "ce la faremo", eppure si arriva facilmente al caos, al mors tua vita mea, non solo perché il Tox fa di tutto per sopravvivere all'interno degli organismi ospite, ma anche perché le ragazze sono pronte ad accoltellarsi alle spalle a vicenda appena si rivela necessario combattere per il cibo.
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Nonostante il caos e le regole sociali che crollano con la facilità di un castello di carte, dimostrando tutta la fragilità del sistema, esiste comunque un barlume di umanità che sopravvive, perché nonostante tutto esistono desideri, speranza per il futuro e anche interesse amoroso, a dimostrazione del fatto che abbiamo esigenze maggiori della sopravvivenza contingente. A parte questo, bisogna aggiungere che la narrazione su due punti di vista è un po' sbilanciata, poiché a una protagonista viene dedicata la gran parte del libro, mentre all'altra solo poche pagine e, nonostante ci sia un cambio di lessico e schemi linguistici per far percepire il passaggio dall'una all'altra, la narrazione risultra frammentata, dal momento che uno dei due pov rimane monco, come se l'autrice avesse avuto bisogno di mostrare alcuni sviluppi della storia, ma non sapesse come farlo, dato che il racconto avviene in prima persona, come se si fosse trovata a un bivio e avesse dovuto trovare una soluzione su due piedi. I pov alternati avrebbero funzionato meglio se fossero stati introdotti dall'inizio, oppure se l'autrice avesse direttamente optato per una terza persona con narratore esterno, dimostrando così di avere più controllo della trama.
Nel complesso non è un brutto libro, ma si poteva fare di meglio, soprattutto considerando il finale.


mercoledì 10 marzo 2021

Nocturna

  • Titolo: Nocturna 
  • Titolo originale: Nocturna 
  • Autrice: Maya Motayne 
  • Traduttrice: Valentina Daniele 
  • Lingua originale: inglese  
  • Codice ISBN: 978-8804711599 
  • Editore: Mondadori 
 
 Trama

Per l'orfana Finn Voy "magia" significa due cose ben precise: un pugnale puntato al mento di chiunque si azzardi a incrociare la sua strada, e la capacità di indossare qualunque travestimento con la stessa facilità con la quale una persona comune indossa un mantello. Perché Finn, oltre a essere una ladra abilissima, è anche una mutafaccia, capace cioè di cambiare le proprie fattezze quando lo desidera. Ed è talmente abituata a farlo, per sopravvivere nel mondo violento e spietato in cui vive, da non ricordarsi quasi più quale sia il suo vero volto. Ma tutto sommato a lei va bene così. Quando però viene acciuffata da un potente criminale con il quale è indebitata, è costretta ad accettare una missione impossibile: rubare un tesoro leggendario dal palazzo reale di Castallan. Se non ci riuscirà, perderà per sempre la sua magica capacità di mutare aspetto. Per il principe Alfehr "magia" significa la possibilità di sfuggire a una vita che non gli appartiene. Dopo la morte del fratello maggiore Dezmin, infatti, il ragazzo è diventato l'erede al trono, anche se è ciò che meno desidera al mondo. Tormentato dal dolore per la sua perdita, Alfie è disposto a tutto per riportare in vita il fratello, anche se questo significa inoltrarsi nel sentiero proibito della magia nera. Ma la magia può essere anche qualcosa di terribile e spaventoso, come l'antico e terribile potere che Finn e Alfie liberano inavvertitamente e che diventa subito una minacciLa per il mondo intero. Con il destino del regno di Castellan nelle loro mani, i due dovranno superare le loro differenze e allearsi per rimediare al loro errore.
 
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Recensione e commento

Nocturna è uno di quei romanzi passati un po' in sordina, ma che avrebbero meritato più successo, infatti, per quanto la storia sia qualcosa di già visto e non particolarmente originale, è comunque estremamente ben gestita e rappresenta una ventata di aria fresca nel panorama letterario che si prefigge di diventare capolavoro e non ci riesce. In Nocturna la distribuzione degli eventi è sinusoidale, ovvero non esiste un punto del libro in cui non succede nulla e una parte in cui, invece, si concentrano gli eventi: il ritmo è ben costruito e la narrazione lascia il tempo di tirare un sospiro di sollievo prima di lasciare il lettore senza fiato. Inoltre, un elemento apprezzabile della costruzione tecnica è l'utilizzo dell'espediente della pistola di Cechov (se c'è una pistola nel primo atto, nel secondo deve sparare) per cui ogni elemento presente nella trama ha uno scopo preciso e neanche il più piccolo oggetto è introdotto a caso. Anche il sistema magico è uno dei più solidi visti negli ultimi anni, infatti la magia ha le sue regole e non è semplicemente un deus ex machina che toglie i personaggi da situazioni spiacevoli grazie a una pioggerellina di stelline: ci sono delle regole e queste vengono rispettate pedissequamente fino alla fine.
Fanart di @Niruskyart
Parlando, invece, dei personaggi, è interessante vedere come siano un duo già collaudato nel panorama letterario young adult, ovvero un principe, Alfie, e una ladra, Finn, ma in questo caso risultano davvero credibili, ben caratterizzati e privi di quei comportamente insensati di cui spesso vengono rivestiti i personaggi, a detta del narratore, "intelligenti" e soprattutto vengono spogliati di quella bellezza statuarea irraggiungibile dei romanzi fantasy odierni che, lo possiamo dire?, è venuta un po' a noia. Alfie e Finn sono due protagonisti con un retaggio culturale molto diverso, ma riescono comunque a trovare un punto di incontro e la loro è una splendida storia di amicizia, formazione e redenzione. Entrambi cresceranno nel corso degli eventi, non soltanto maturando, ma anche cambiando i loro obiettivi di vita e i loro valori. Nocturna è una storia di redenzione e riscatto, sotto certi aspetti, perché prende in considerazione anche il contesto sociale in cui certi attori sono costretti a operare e sotto questo profilo, spicca moltissimo il worldbuilding ispirato al Sud America post coloniale in cui gli abitanti del luogo devono liberarsi di ogni convenzione e ogni piccola catena imposta dall'invasore, ricostruendo pezzo a pezzo la cultura che hanno tentato di cancellare. La critica sociale non è particolarmente feroce, ma esiste ed è interessante, pur non distogliendo l'attenzione dalla storia centrale. in cui operano personaggi di etnia diversa da quella da quella a cui la letteratura ci ha abitiati.
Nocturna è il libro adatto a voi se state cercando una lettura frizzate, non eccessivamente impegnativa, ma ben costruita e che non presenti particolari problemi.

mercoledì 3 marzo 2021

Gli Inadottabili

  • Titolo: Gli Inadottabili
  • Titolo originale: the Unadoptables
  • Autrice: Hana Tooke
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788817146814
  • Pagine: 416
  • Editore: Rizzoli
 
Trama
 
Amsterdam, 1892. All’orfanotrofio del Piccolo Tulipano arrivano cinque neonati abbandonati nelle maniere più diverse, chi in una cesta a forma di bara, chi dentro un secchio per il carbone. Tutti modi comunque inaccettabili per la direttrice, l’arcigna e puntigliosa signora Gassbeek. Milou, Dita, Oval, Finny e Sem diventano presto gli “inadottabili”, casi disperati di cui la direttrice non riesce a liberarsi. Loro, però, sono uniti come fratelli e hanno trovato nell’amicizia la forza di resistere. Una speranza sembra profilarsi quando i ragazzi compiono dodici anni e un commerciante di zucchero, un certo signor Rotman, propone di prenderli con sé. Indossa abiti eleganti, ma ha baffi che fremono e un sorriso sbagliato. Per i cinque amici è l’inizio di un’avventura che richiederà tanto ingegno quanto coraggio. In un paese incantevole, tra i canali di Amsterdam e i mulini a vento del vasto polder, la loro fuga sarà costellata di atmosfere da brividi, messaggi segreti e colpi di scena. Nel solco dei migliori classici della letteratura per l’infanzia, Gli Inadottabili, diventato immediatamente un caso internazionale, unisce alla magia di Sophie sui tetti di Parigi di Katherine Rundell l’avvincente cupezza di Una serie di sfortunati eventi di Lemony Snicket.
 
Recensione e commento
 
Scrivere Gli Inadottabili deve essere stato molto difficile, perché parla di cinque orfanelli che cercano la propria strada, eppure è privo di quel pathos e pietismo che avrebbero potuto facilmente farlo diventare un libro statico. Invece è una storia ricca di azione ed eventi e dei protagonisti che, sebbene vivano in un orfanotrofio durante un'epoca che considerava i bambini come forza lavoro sacrificabile da vendere al miglior offerente, non perdono mai la speranza e crescono tantissimo con il procedere della storia. In particolare, tra tutti, spicca Milou, una dodicenne che cerca la sua famiglia con tutte le sue forze e che, sotto certi aspetti, ricorda un'antieroina, specialmente per quanto riguarda il suo aspetto, molto dark, in un periodo storico in cui la bellezza femminile era estremamente canonica, ma anche per la caparbietà che dimostra nel perseguire i suoi obiettivi, qualità che, a tratti, la rende cieca ai bisogni di chi le sta intorno. La sua, è probabilmente la crescita maggiore, perché si renderà conto di avere già una famiglia, non quella di sangue, ma quella che si è scelta e che le è stata accanto nei momenti di difficoltà maggiore. Anche gli altri quattro orfani hanno delle caratteristiche che li rendono poco appetibili come figli adottivi carini e coccolosi: tratti etnici diversi da quelli caucasici, dita delle mani in eccesso, altezza eccessiva o mutismo. In un certo senso, anche se l'aspetto del lettore potrebbe essere assolutamente nella media, tutti possiamo immedesimarci ne Gli Inadottabili, perché è una storia che parla delle meraviglie che possono accadere quando gli emarginati si mettono assieme e smettono di considerare la propria diversità come una debolezza, trasformandola in un vantaggio. Un altro punto a favore della narrazione è senza dubbio l'ambientazione, assieme tradizionale e originale, che mostra atmosfere cupe e gotiche in un'Olanda dell'Ottocento spesso inesplorata nella lettaratura: ci sono mulini trasformati in dimore, ma anche canali e case piene di orologi e ingranaggi, il tutto intervallato da graziosissime illustrazioni che arricchiscono la narrazione.
In questa storia, che parla di riscatto sociale, ma che non diventa mai pesante, non mancano comunque i colpi di scena e il ritmo è estremamente cadenzato: quattrocento pagine scivolano via con un ritmo a precipizio, senza mai fare annoiare il lettore, che non saprà qual è il finale, tra tutti quelli possibili, fino a quando non ci si imbatterà.

Zoo City

Titolo: Zoo City Titolo originale: Zoo City Autrice: Lauren Beukes Traduttrice: Giorgia De Santis Lingua originale: inglese Codice ISBN: 978...