mercoledì 16 settembre 2020

Sulle tracce di Jack lo Squartatore


  • Titolo:Sulle Tracce di Jack lo Squartatore
  • Titolo originale: Stalking Jack the Reaper
  • Autrice: Kerri Maniscalco
  • Traduttrice: Maura Dalai
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN 978-8804727767 
  • Editore: Mondadori

Trama

 È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.

 Recensione e analisi

Che difficoltà nella stesura di questa recensione! Sulle tracce di Jack lo Squartatore è un grande "vorrei ma non posso", un libro con una storia che avrebbe potuto dare molto di più ed essere molto meglio di come è stato pubblicato. Invece, nonostante alcuni evidenti pregi, ci sono anche alcune pecche. Partiamo con i difetti, così teniamo il dolce per la fine.
Il primo aspetto che desta perplessità è la protagonista, Audrey Rose, una ragazza di diciassette anni che nell'Ottocento ama dissezionare cadaveri. Lei funge da spunto per l'autrice per parlare della condizione femminile dell'epoca, purtroppo non riuscendoci appieno, non solo perché la protagonista non incontra che delle blandissime resistenze al suo sogno di diventare medico legale, ma anche perché spesso e volentieri è la cosiddetta "pricess in distress", la damigella in percolo che ha davvero bisogno di essere salvata. Letteralmente. Inoltre, essendo la vicenda narrata in prima persona dal suo punto di vista, il lettore legge spesso di quanto sia intelligente e capace nel suo lavoro, ma questa abilità non è mai estrinsecata nella pratica, perchè, come già detto, spesso qualcuno la deve salvare o indirizzarla verso la strada giusta. Quasi mai le idee che la portano sulla strada dell'assassino sono sue, anzi, le vengono talvolta suggerite, o ancora, sono frutto della sua ostinazione più che della deduzione scientifica supportata da prove, facendo così risultare la protagonista un po' immatura, più che frustrata per la sua condizione. Il lato femminista di cui questo libro viene farcito non è ben costruito, perché quando Audrey Rose parla della condizione femminile, non lo fa mai ragionando su dei temi e arrivando a fare una riflessione, ma anzi, è composto più che altro di frasi fatte che non aggiungono nulla alla storia e che inoltre non risultano autentiche, proprio perché alla protagonista non viene particolarmente complicata la vita per il fatto di essere donna.
Un altro aspetto non pienamente convincente è la narrazione in sè: si percepisce chiaramente che l'autrice aveva uno schema da seguire e questo si vede benissimo, perché gli eventi appaiono giustapposti, niente avviene in modo del tutto naturale e i colpi di scena sono prevedibili. Per fare un esempio, la love story, immancabile in questo tipo di letteratura, viene forzata sin dalla prima pagina, non nasce in modo genuino e non presenta una crescita (nello stesso modo in cui la protagonista, in questo primo libro, non ne ha una).
Come è stato anticipato, però, ci sono anche dei lati positivi: Thomas è senza dubbio un personaggio interessante e la sua psicologia è molto più approfondita e sfaccettata di quella di Audrey Rose, infatti sono molto apprezzabili i capitoli dal suo punto di vista, che vede la protagonista molto più affascinante di quanto non sia in realtà. Un altro pregio è il lavoro di ricerca svolto dall'autrice per scrivere questo romanzo; certamente si è presa delle licenze temporali, come da lei stessa spiegato in una nota alla fine del libro, tuttavia non è un problema per i fini della trama e si evince che si tratta comunque di un tema che la appassiona.
In conclusione, è un romanzo che aveva moltissime possibilità di fare bene, ma che non ha convinto completamente. Tuttavia, questo lascia una porta aperta per i seguiti, in cui sia la scrittura che la protagnista, potrebbero avere una maturazione.

7 commenti:

  1. La penso uguale purtroppo, come dici tu, un grande "vorrei ma non posso". Comunque hai argomentato bene le tue ragioni, come sempre bella recensione!

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    1. ti ringrazio! Non vedo l'ora di poterci confrontare anche sui prossimi

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  2. Non ero intenzionata a leggere questi libri e ora sono ancora più convinta a lasciar perdere... In fondo la mia libreria straborda già così 😂

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    1. Se vuoi qualcosa di questo genere, ma secondo me fatto meglio, ti consiglio L’Alienista

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  3. Allora, io intanto ho ordinato solo questo, il primo, appunto perché ho letto tanti pareri un po’ meh. Se da un lato avevo tanto hype per questa serie, dall’altro mi sa che rimarrò delusa... anche se spero di no. Leggerò il primo e poi vedrò !

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    1. Secondo me hai fatto la scelta più saggia, così potrai decidere se fa per te e contemporaneamente non avere un impatto economico troppo ingombrante. Comunque ci sono anche tanti pareri positivi, mi sento un po’ la bastian contraria

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  4. Forse non è il nostro genere ma leggere le tue parole ci ha quasi convinte

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