mercoledì 11 novembre 2020

Enola Holmes e il caso della dama sinistra

Bentornati sul blog, gentili lettori. Il libro di cui parliamo oggi è un graphic novel, gentilmente offerto da De Agostini, per il review party organizzato da Francesca (come al solito, qui trovate il suo blog). Vi lascio anche la recensione del volume precedente, nel caso l'aveste mancata (Enola Holmes e il caso del marchese scomparso)

  • Titolo: Enola Holmes e il caso della dama sinistra
  • Titolo originale:Les Enquetes d'Enola Holmes. L'affaire Lady Alistair
  • Autrice: Serena Blasco
  • Traduttore: Giovanni Zucca
  • Lingua originale: francese
  • Codice ISBN: 978-8851183271
  • Editore: DeAgostini
 Trama
 
 Astuta, brillante e incredibilmente ingegnosa. Ecco Enola: la giovane apprendista investigatrice della famiglia Holmes Gli affari di Enola Holmes a Londra vanno alla grande: ha persino inaugurato sotto falso nome un vero e proprio ufficio persone scomparse! Sì, ci sarebbe ancora quel piccolo problemino da risolvere con Sherlock - lui vuole trovarla e riportarla a casa, in campagna - ma Enola è decisa a non farsi mettere i bastoni tra le ruote da nessuno... nemmeno dal suo fratellone! Immaginate però la sua sorpresa quando a bussare alla porta dell'ufficio è proprio il fido socio di Sherlock, il dottor Watson, in cerca del suo aiuto. Lady Cecily Alistair, un'aristocratica ragazza di quattordici anni è sparita nel nulla. Non ci sono segni di effrazione alle porte e nessuna richiesta di riscatto. Enola non perde tempo e comincia a indagare ma non immagina nemmeno quale sorpresa la aspetta! Età di lettura: da 12 anni.
 
Recensione e commento

Questo secondo volume comincia in medias res, e troviamo Enola impegnata a risolvere un nuovo mistero, sempre piena di risorse, ma in questa vicenda è decisamente più consapevole delle proprie capacità, poiché non soltanto riesce a destreggiarsi nelle situazioni più ostiche, ma riesce addirittura a pianificare con astuzia le vie di fuga, i modi di difendersi e anticipa le situazioni in cui potrebbe trovarsi in pericolo; i suoi travestimenti sono efficaci quanto quelli del suo fratello più famoso, Sherlock. 
Enola pensosa
In questo secondo capitolo continuiamo a vedere una ben costruita ambientazione storica, poiché ci sono dei riferimenti al movimento femminista, questa volta più pregnanti rispetto al volume precedente, e comincia ad affacciarsi anche il comunismo e il movimento per i diritti del lavoratori. Attraverso questa storia, in modo delicato e in punta di piedi, l'autrice mostra al lettore un mondo fatto di lotte sindacali contro le ingiustizie in cui si può essere esclusivamente dalla parte dei poveri o dei ricchi, di chi vuole cambiare o di chi intende mantenere lo status quo. Non si vedono solo manifestazioni di piazza, ma anche persone che vivono per strada, ammassate negli angoli, lontani dalla gente ben vestita, costrette a riscaldarsi per mezzo di stracci imbevuti di alcol e incendiati. Enola è consapevole di tutte le ingiustizie che le si presentano davanti, da quelle a cui sono sottoposte le donne del suo genere, a quelle subite dalle persone dei ceti sociali inferiori, ma anche da chi è vittima di uno stereotipo creato da una superstizione. Enola si dimostra cresciuta, dotata di un forte spirito di iniziativa professionale, ma sempre guidato da una spiccata etica morale. 
Jill McBain da C'era una volta il West
Dal punto di vista della forma, i disegni sono eseguiti con la stessa tecnica del volume precedente, dal tocco quasi acquerellato, il tagio è spesso e volentieri cinematografico, tanto da citare alcune inquadrature di film molto famosi, e sono presenti anche alcuni spaccati che mostrano il funzionamento degli oggetti o l'interno degli edifici, proprio per far meglio comprendere al lettore in modo rigoroso, ma anche flessibile, in cui funziona la mente geniale di Enola.

2 commenti:

  1. Avevo già sentito parlare del primo libro ma ammetto che non mi aveva attirata molto. Però hai detto che lo stile è un po' cinematografico ed ecco le mie orecchie di cinefila incallita si rizzano. Penso proprio che rivaluterò questa serie!

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    Risposte
    1. Non sono riuscita a fare a meno di notare l'inquadratura alla Sergio Leone

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