venerdì 19 novembre 2021

Apollo Credici

  • Titolo: Apollo Credici
  • Autori: Luca Perri, Adrian Fartade
  • Illustratore: Leo Ortolani
  • Lingua originale: italiano
  • Codice ISBN: 978-8851187002
  • Editore: DeAgostini
Trama

Anno in corso: 2101 dell’Era Comune

Temperatura esterna: 35 gradi centigradi

Caro lettore,

Questo libro esiste perché tu hai deciso di aprirlo.

Forse potevi impiegare meglio il tuo tempo, ma… eccoti qui!

Io sono Schwa, raro esemplare di Pandalorian. La famiglia a cui appartengo vive indossando una soffice armatura a forma di panda e, per evitare che le discussioni degenerino, abbraccia tutti.

Bene: se dopo questa mia presentazione ancora non ti sei spaventato, sei pronto a partire insieme a me e ai miei coraggiosissimi compagni di avventura per un viaggio cosmico davvero elettrizzante.

Che cosa troverai in queste pagine? Loop temporali, immersioni tra galassie lontane anni luce, warmhole, buchi neri, supernove, asteroidi in collisione e pianeti sconosciuti.
Sarai tu a decidere in quale pasticcio cacciarti, finché non ti resterà solo un’opzione: il motore a improbabilità infinita. Ovvero… un dado.

Anno in corso: 2101 dell’Era Comune

Temperatura esterna: 35 gradi centigradi

Caro lettore,

Questo libro esiste perché tu hai deciso di aprirlo.

Forse potevi impiegare meglio il tuo tempo, ma… eccoti qui!

Io sono Schwa, raro esemplare di Pandalorian. La famiglia a cui appartengo vive indossando una soffice armatura a forma di panda e, per evitare che le discussioni degenerino, abbraccia tutti.

Bene: se dopo questa mia presentazione ancora non ti sei spaventato, sei pronto a partire insieme a me e ai miei coraggiosissimi compagni di avventura per un viaggio cosmico davvero elettrizzante.

Che cosa troverai in queste pagine? Loop temporali, immersioni tra galassie lontane anni luce, warmhole, buchi neri, supernove, asteroidi in collisione e pianeti sconosciuti.
Sarai tu a decidere in quale pasticcio cacciarti, finché non ti resterà solo un’opzione: il motore a improbabilità infinita. Ovvero… un dado.

Recensione e commento

A TUTTE LE UNITÀ: la recensione di Apollo Credici verrà redatta sotto forma di recensione game, sarà lə lettorə a decidere dove andare. E trattandosi di un libro con età di lettura dagli 11 anni tutte le parolacce verranno sostituite dai nomi dei prodotti della Mulino Bianco, come farebbe Matteo Fumagalli, così siamo più family friendly.

Se vuoi sapere come è stata la conferenza al Salone continua a leggere, se vuoi leggere la recensione vai al paragrafo 4 se ti interessa sapere l’impatto dell’astronomia nella mia vita vai al paragrafo 3

    1) Quando, nel lontanissimo 9 settembre anno di bordo 2021, mi è arrivata la newsletter mensile della casa editrice DeAgostini, mi sono praticamente fiondata sulla tastiera del computer per richiedere la copia staffetta di questo libro. E quando ho saputo che gli autori Fartade, Perri e Ortolani sarebbero stati al Salone del libro mi sono mangiata le mani per non averla ricevuta in tempo, ma in compenso ho avuto la possibilità di comprarne una copia sul posto da poter far autografare.

Se non te ne importa un Flauto al cioccolato della mia esperienza al Salone del Libro di Torino e vuoi leggere la recensione vera e propria vai paragrafo 4.

    2)  Al Salone del Libro c’erano sicuramente diversi eventi che potevano interessarmi, ma, tra una cosa e l’altra, presa da mille impegni e incontri con persone del webbe, alla fine la conferenza dei tre autori di
Firmacopie con gli autori al Salto+
Apollo Credici è stata l’unica a cui ho partecipato in modo non casuale (erano rimasti in sala solo due posti non prenotati, e li abbiamo presi io e Sara. Pensa un po’ che Plumcake Classico!). Ora rischio di diventare un po’ malinconica, perché per me, paradossalmente, la scienza è un po’ come una fede: è il posto in cui vado quando ho bisogno di risposte, tanto che da bambina volevo diventare una scienziata (poi ho avuto delle pessime basi in matematica e i miei sogni si sono infranti). Per cui assistere a un evento in cui si parla di scienza in modo così appassionato ed entusiasta per me è stato un ritorno proprio a quelle sensazioni che sentivo da bambina quando scoprivo qualcosa di nuovo. Inoltre, credo fortemente che il modo di Adrian Fartade e di Luca Perri sia il migliore per avvicinare le capre ignoranti come me alla scienza: allontanandosi dallo stereotipo di scienziato tutto d’un pezzo che snocciola nozioni che lasciano il tempo che trovano e incentrandosi molto di più sul lato immaginativo che la scienza permette. Alla domanda “Come pensate che si evolverà l’umanità nei prossimi millenni”, Adrian ha risposto entusiasta “Io voglio la coda prensile” (spiacente, caro, per quella bisogna chiedere a Evoluzione di Barbascura X) e trovo che non perdere questo entusiasmo fanciullesco sia esattamente ciò di cui la scienza, in questi anni di buia diffidenza abbia bisogno. E poi anche io avevo necessità di sapere qual è il modo più metal di morire, ovvero sepolta/sciolta dalla neve metallica sul pianeta Venere (up the irons \m/) che cosa veramente Galletta!

Per la recension vai al paragrafo 4. Se invece preferisci parlare male degli ingegneri aerospaziali lascia un commento o un messaggio privato. Se vuoi approfondire il motivo per il quale questo libro è tanto importante per me continua a leggere.

    3) Oltre al fatto che la scienza per me è sempre stata un’amica presente nella mia vita, anche se io non sono sempre stata fedele, devo ammettere che l’astronomia e l’astrofisica hanno un posto speciale in quel buchino nero supermassivo che ho al posto del cuore. La grafica di questo blog la dice lunga e Zosma stessa è una stella. Per me rappresenta quello che rappresenta per Lazlo Strange ne Il Sognatore, ovvero un posto che possa farlo sentire finalmente accettato e capito. Un posto in cui possa essere sé stesso. Ma Zosma è anche una stella nella costellazione del Leone (vi lascio qui la pagina di Chiara skywalker, è bravissima, andate a dare un’occhiata) e quando l’ho saputo, aver scelto questo nome per me ha avuto ancora più senso. Apollo Credici è, poi, un libro che avrei adorato da bambina, quando leggevo solo libri a tema scientifico e per ogni risposta avevo dieci domande. Trattandosi di un libro game, per ogni situazione ci sono varie scelte possibili e non esistono domande stupide o troppo surreali per essere prese sul serio. Se tutti gli insegnanti fossero come Perri e Fartade, forse non mi sarei mai scoraggiata e adesso starei guardando il cielo per mestiere.

Per la recensione continua a leggere. Se vuoi continuare a parlare male degli ingegneri lascia un messaggio privato o un commento. Maledetti ingegneri, hanno rovinato l’ingegneria!

    4) Ma venendo a noi, è il caso di recensire finalmente questo libro in quanto tale. Si tratta di un libro
Gli autori al Salto+
game (se non sai cos’è un libro game, vai alla nota in fondo alla pagina), per cui è una storia interattiva, in cui è la persona che legge a decidere le scelte di Schwa, facendo così virare la storia verso sei finali possibili e tantissimi intrecci di trama che portano lə protagonista a esplorare l’universo e il Sistema Solare (tra le altre cose, ma quanto mi sono sentita Nastrinamente nel futuro mentre dicevo “Alexa, lancia un dado da sei facce” quando dovevo prendere una decisione per Schwa?).
 Attraverso la sua esplorazione cosmica, Schwa visita la nostra Luna, tutti i pianeti del nostro sistema (mi manca Plutone. Mi manca davvero, mi era simpatico, non è stato giusto averlo escluso solo perché nella sua orbita il Sole non occupa uno dei due fuochi), ma ha anche la possibilità di fare alcune esperienze fantascientifiche in senso stretto, come attraversare un wormhole, che è stato teorizzato, o avvicinarsi a un buco nero, o utilizzare un ascensore spaziale (anche questo esiste solo in teoria). Le esplorazioni all’interno del Sistema solare sono rese possibili da AL4500, un’intelligenza artificiale che va di diritto nella classifica delle mie preferite (lui, a differenza di Alexa, non mi sembra un possibile omicida, visto che non ha risposto “Non lo so” alla domanda “Alexa, quando partirà la rivolta delle macchine mi risparmierai la vita?”), ed è proprio colui che si occupa di fornire le nozioni. Queste informazioni sono le stesse che si possono trovare nei libri di scuola, quindi non sono trattate in maniera tecnica e incomprensibile per le Crostatine al cacao come me o per i bambini, e anzi, trattandosi di un libro di divulgazione sono presenti anche molte curiosità interessanti o situazioni ipotetiche che anche qualcuno che mediamente è sul pezzo in questo campo potrebbe trovare interessanti. Non esistono domande troppo assurde e Apollo Credici dà la possibilità di fare delle scelte incaute per il gusto di vedere cosa succede. 
Al di là delle nozioni, che indubbiamente questo libro fornisce, ci sono anche altri motivi per i quali leggere e apprezzare questo libro. Primo fra tutti che non tratta esclusivamente di astronomia, ma tocca anche altri temi, in modo marginale, come gli effetti del riscaldamento globale, che mostra, dallo spazio, un pianeta Terra molto diverso da quello che conosciamo oggi. Ma uno dei motivi per cui ho amato questo libro e che rappresenta un’innovazione più della scelta narrativa in sé o della divulgazione, è stata la scelta degli autori di utilizzare Schwa come protagonista. “È brutto quando una ragazza non riesce a immedesimarsi perché improvvisamente la storia fa riferimento a un protagonista maschio”: Schwa è indeterminatə, almeno nella narrazione, e, per quanto sia stato difficile da scrivere per gli autori, per loro stessa ammissione, non è stato di sicuro difficile da leggere, anzi, dimostra che un cambiamento in questo senso può essere fatto. Schwa, poi, è unə Pandalorian, quindi va in giro con un’armatura a forma di panda (Barbascusa X ha abbandonato la cha) ed evita i conflitti abbracciando le persone in segno di accoglienza e dialogo. Anche questo è un punto di svolta interessante nella narrativa, poiché spesso e volentieri le storie fantastiche e fantasy sono incentrate sulla risoluzione dei conflitti attraverso l’uso della violenza. Dovremmo essere un po’ tutt* come Schwa.
Non mancano poi numerosi riferimenti nerd a tanta fantascienza precedente, come Alien o Odissea nello Spazio (e il fatto di aver colto moltissime citazioni mi sta facendo sentire incredibilmente vecchia…) e soprattutto le prese in giro agli ingegneri si sprecano, perché gli ingegneri, si sa, soprattutto se sono aerospaziali, sono delle persone orrende (fratello caro, se stai leggendo TI VOGLIO BENE).

In definitiva, si sta avvicinando Natale. Tenere in considerazione Apollo credici come regalo per sé o per gli altri è sicuramente una buona idea


*Secondo Wikipedia, un libro game è un’opera narrativa che invece di essere letta linearmente dall’inizio alla fine, affre al lettore la possibilità di partecipare attivamente alla storia, decidendo tra alcune possibili alternative mediante l’uso di paragrafi o pagine numerate. Lettori diversi (o la stessa persona in occasione di una rilettura) potranno compiere scelte diverse e ciò condizionerà lo svolgimento e la fine della trama.






14 commenti:

  1. Seguivo uno degli autori su youtube perché lo trov oun bravissimo divulgatore scientifico divertente e giovane. Ho molta curiosità di leggere e di provare questo libro

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    1. È un libro veramente comprensibile anche per i non addetti ai lavori!

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  2. Seguo uno degli autori! Bellissimo articolo complimenti 😍

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  3. Questa recensione-game è stupenda! Ho ancora più voglia di leggere questo libro! 😍

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    1. È stato difficilissimo scriverla per una negata con la tecnologia come me, quindi sono doppiamente contenta del risultato

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  4. Mi hai incuriosito… lo segno per il futuro!

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  5. Non è molto il mio genere, ma non si sa mai ��

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  6. Sembra Molto carino questo libro poi se è un libro game mi piace ho riscoperto questo genere qualche tempo fa

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  7. Davvero carinissimo! Lo prendo per Dafne penso amerebbe

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