giovedì 4 novembre 2021

La Confraternita delle Streghe



BentornatƎ sul blog, carƎ lettorƎ! La recensione di oggi riguarda un libro che ho letto grazie a Beatrice, che ha organizzato questo evento, e alla casa editrice che ha fornito il file per la lettura. Buona permanenza, vi aspetto nei commenti!

  • Titolo: La Confraternita delle streghe
  • Titolo originale: The Ravens
  • Autrici: Kass Morgan, Danielle Paige
  • Lingua originale: inglese
  • Traduttrice: Maria Concetta Scotto di Saltillo
  • Codice ISBN: 9788804739777
  • Casa editrice: Mondadori
Trama

La Kappa Rho Ni non è una confraternita come le altre. Non solo perché è la più potente ed esclusiva del campus. E nemmeno perché tutte le ragazze che ne fanno parte sono bellissime, intelligenti e ambiziose. Il vero motivo è che quelle studentesse nascondono un segreto. Sono tutte streghe. Scarlett Winter ha sempre saputo di esserlo ed è determinata a diventare la presidentessa della confraternita, come prima di lei lo sono state sua madre e sua sorella. L'unico ostacolo è un terribile segreto del suo passato che, dovesse venire alla luce, le farebbe perdere tutto… Vivi Devereaux, invece, non ha idea di essere una strega e non ha mai vissuto abbastanza a lungo in un luogo per riuscire a costruire dei rapporti duraturi. Per lei, entrare a far parte della Kappa Rho Ni significherebbe trovare un posto in cui sentirsi finalmente a casa. E per questo è disposta a tutto pur di riuscirci. Peccato che sulla sua strada trovi Scarlett, assolutamente convinta che lei non sia per nulla adatta a diventare una "sorella". Quando però un potere malvagio inizia a manifestarsi nel campus, le ragazze si trovano costrette a mettere da parte le loro rivalità per salvare le compagne. Qualcuno, infatti, ha scoperto il segreto della confraternita ed è intenzionato a fare il possibile per vedere bruciare tutte quelle streghe…

Recensione e commento

La Confraternita delle Streghe è un libro che non si annovererà tra le migliori letture dell’anno, ma nemmeno tra le peggiori: per quanto non sia un libro profondo o complesso, presenta comunque spunti di riflessione interessanti.

Andando con ordine, la trama è molto semplice e si tratta di un tipico teen drama che presenta le solite dinamiche conosciute, eppure ci sono dei fugaci sprazzi di innovazione, ad esempio, i personaggi maschili della storia non sono eccessivamente stereotipati. Per quanto l’unica psicologia veramente approfondita della trama sia Scarlett, nessuno dei ragazzi è lo scimmione senza cervello incapace di esprimere a parole i propri sentimenti, anzi, sono tutti ragazzi intelligenti e colti, con un’emotività sviluppata e in grado di affezionarsi a delle ragazze anche al di là di un semplice rapporto romantico. Tornando a Scarlett, per citare Matteo Fumagalli, lei è la bitch della situazione, quella con cui sappiamo dall’inizio che la protagonista si scontrerà, eppure, dato che il libro è scritto in doppio punto di vista, tra Scarlett e Vivi, possiamo tranquillamente entrare nella sua psicologia, sapere i motivi che la spingono a comportarsi in un certo modo e accompagnarla nella sua crescita personale verso la redenzione, che poi sarà la crescita migliore all’interno del romanzo. Sempre citando Matteo Fumagalli, Vivi, invece, è la nostra cosina e che segue moltissimi dei cliché delle commedie romantiche per adolescenti. È cioè impacciata, verginissima e
inconsapevole della sua struggente bellezza, oltre che del suo potenziale magico altissimo (vuoi che lei non sia la più potente della confraternita pure se ha saputo di essere una strega da cinque minuti?). Vivi, al contrario di Scarlett, è molto più stereotipata, l’adolescente come se la immaginano gli adulti, un po’ sciocchina, facile da abbindolare, ingenua e priva di meccaniche interiori di spessore. Eppure, una svolta interessante è costituita proprio dal rapporto tra lei e Scarlett, che, al contrario di quello che succede spesso in questo tipo di storie, invece di portare la tensione al punto di non ritorno, sono costrette a stare assieme e diventare amiche (anche se frettolosamente e in modo molto calcolato da parte delle autrici). Di fatto, uno dei punti centrali di questo romanzo, è proprio la confraternita, la sorellanza. Le ragazze mettono il gruppo davanti a tutto il resto, relazioni amorose e famiglia biologica incluse, e si proteggono a vicenda in qualsiasi circostanza. Il che si presta a un’ulteriore riflessione: quello delle confraternite, negli Stati Uniti, è un meccanismo che ha effettivamente delle disfunzionalità, perché entrarci significa veramente instaurare dei legami per la vita, creare dei contatti che esisteranno anche dopo l’università e non è raro che si instaurino delle meccaniche di nonnismo (che in questo libro vediamo in modo molto blando durante i riti di iniziazione per l’ingresso nella confraternita), sia di stampo settario Esistono, infatti, numerosi casi reali in cui delle persone sono morte nelle confraternita, come in questo caso, e in cui, come in questo caso, la confraternita si è chiusa rispetto al mondo esterno, ha coperto dei fatti e ne ha mistificati altri. Tutto questo, ne La Confraternita delle Streghe, esiste, seppur in modo molto blando, edulcorato e molto fanciullesco e quasi ingenuo.

La Confraternita delle Streghe è un libro più adatto al periodo da ombrellone che da ombrello, perché è una lettura che intrattiene bene ed è prevedibile in modo rassicurante. Se avete voglia di una lettura non impegnativa, ma priva di disfunzionalità, questo è il libro adatto a voi. 

14 commenti:

  1. Mi trovo d'accordo su tutto, è stata una lettura senza infamia né lode, diciamo. Poi io ogni volta che leggo un libro sulle streghe mi aspetto chissà che... colpa mia. Con la Harrow mi sono viziata troppo, mi sa.

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    1. Anche per me ormai lo standard è Streghe in eterno

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  2. Non ho letto questo libro, ma sono contenta di leggere che i protagonisti non sono i soliti stereotipati. L'ho sempre trovato un difetto (dialoghi e atteggiamenti letti e riletti) che rovina la storia di base, non importa quanto particolare sia

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    1. Non è che abbiano la psicologia che avrebbe creato Dostoyevsky, eh, però almeno non sono degli scimmiotti privi di neuroni

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  3. Sembra interessante ma anche insolito, ne sto sentendo molto parlare ma ho paura in una delusione

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    1. Abbassa un po’ le aspettative, se lo leggi come libro da intrattenimento va bene, altrimenti la delusione è dietro l’angolo

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  4. Una lettura un po’ lontana dal mio genere.. un libro davvero molto particolare però!

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  5. Peccato che alla fine non ti abbia coinvolto così tanto, queste povere streghe vengono sempre bistrattate 😔

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  6. Un libro che potrebbe piacere molto anche a me 😍

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  7. Come storia mi attira però mi blocca il d'atto che non sia un libro che lascia il segno

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