Bando alle ciance e andiamo subito a cominciare, ringrazio tanto la mia amica Franci per aver organizzato questo evento e Fanucci editore per avermi inviato una copia omaggio di questo libro. Come sapete, la cosa non influisce mai sul mio giudizio.
- Titolo: Victories Greater than Death
- Titolo originale: Victories Greater than Death
- Autrice: Charlie Jane Anders
- Traduttrice: Leonarda Grazioso
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 978-8834742969
- Casa editrice: Fanucci Editore
Prendete qualcosa da bere o qualcosa da mangiare, perché oggi starete con me per un po’.
L’autrice. Guardate che capelli! Andrebbe d’accordo con Laini Taylor! |
Naturalmente questo aspetto non tarda a farsi vedere anche nella caratterizzazione dei suoi personaggi, che non solo mostrano una diversità incredibile, ma cercano anche un arco di formazione diverso da quello a cui la narrativa di genere ci ha abituat3, un po’ come in effetti stanno facendo i millennial e la gen Z. Due generazioni stanche di lavori uguali a quelli dei loro genitori e dei loro nonni prima ancora e che, come le protagoniste e i protagonisti della storia, cercano di valorizzare qualità diverse da quelle semplicemente spendibili sul mercato. Ci sono persone portate per l’arte, la musica, i puzzle e ognuna di loro ha fronteggiato l’ingiustizia, il bullismo, l’indifferenza degli adulti incapaci di inquadrare il fenomeno nella giusta prospettiva, che si limitano a dire di non dare peso ai bulli e così facendo lasciano da sola la vittima. Anders parla di una generazione che ha perso la fiducia nelle istituzioni e con essa i punti di riferimento in un mondo che sta cambiando. Un mondo in cui esiste uno scollamento tra le aspettative sociali, che dicono come si dovrebbe essere e a quale standard corrispondere, e come si è veramente, meccanismo che crea un grande senso di colpa e di frustrazione. Per questo motivo è necessario che anche le forze militari e la classe politica siano riformate, meno rigide negli scopi e nelle gerarchie, oltre che nella risoluzione dei conflitti, che smettano di prendere di mira la diversità, invece di esaltarla, e che smettano di esportare la democrazia a suon di proiettili.
Non stupisce che un romanzo indirizzato a questo tipo di pubblico voglia svincolarsi dalla dinamica in cui per vincere basta annientare il nemico: di annientamento del prossimo ne abbiamo abbastanza, noi puntiamo a rimediare agli errori del passato e creare qualcosa, invece di distruggere. C’è la ricerca di una terza via, svincolata dallo sterile dualismo delle creature umanoidi incapaci di vedere le sfumature e le vie di mezzo. Anders crea un mondo senza tante gerarchie e che non soffochi il libero arbitrio, né la creatività in nome dell’ uniformità.
“Va bene per te se ti abbraccio?” |
I temi sociali trattati sono tantissimi, non solo quelli appena menzionati, ma anche la presa di coscienza delle proprie colpe, delle conseguenze del colonialismo bianco, convinto della superiorità della specie portata avanti dall’eugenetica e che si fa carico di combattere per le minoranze anche se non si tiene conto della loro voce. Ho amato vedere che il cattivo avesse delle motivazioni per agire, avesse dei traumi e dei bias cognitivi, ma che nonostante ciò non sia stato glorificato né giustificato, e che rappresentasse tutto quello che di sbagliato esiste nella nostra società
Altro tema che viene affrontato benissimo, ma con grande naturalezza, è quello del consenso, non soltanto quando si parla di sessualità: anche soltanto per un semplice abbraccio viene chiesto il permesso. Nonostante esista sempre il conflitto, la società ritratta in Victories Greater than Death è utopistica e meravigliosa sotto altri aspetti, non soltanto quello appena citato: un mondo in cui una persona si presenta dicendo come si chiama e qual è il suo genere è un sogno per me. Un posto in cui tutto, dal consenso all’identità di genere, è così esplicito e semplice è spettacolare dal mio punto di vista, perché rende accessibili tutte le dinamiche sociali anche a chi spesso ha delle difficoltà.
Il titolo del secondo romanzo |
Nonostante tutto quello che ho detto sui temi trattati, non dovete pensare che la lettura di Victories Greater than Death sia pensante, anzi, la prosa è molto colloquiale e umoristica, costellata di cultura pop, e che talvolta, quasi in modo cinematografico, guarda in macchina e rompe la quarta parete con chi legge, oltre al fatto che la narrazione, quasi episodica, è ritmata e veloce. Se proprio devo trovare un difetto, che dovete tirarmi fuori dai denti, è che a volte il nemico per attaccare aspetta che l3 protagonist3 abbiano finito di fare i loro discorsi, ma direi che possiamo passarci sopra (almeno, io posso).
Victories Greater than Death mescola la fantascienza classica a quella sociale, raggiungendo punte di tecnofantasy. Il primo libro di una dilogia che resterà nel mio cuore molto a lungo grazie alla qualità tecnica indiscutibile e alle emozioni che riesce a suscitare. Fanucci sta davvero facendo un gran lavoro per quanto riguarda la rappresentazione, non fatevi scappare questo titolo.
Hai fatto un'analisi bellissima come sempre, si vede che il libro ti è proprio piaciuto, del resto è stata una lettura bellissima 😍
RispondiEliminaBellissima analisi per un libro che merita assolutamente! ❤️
RispondiEliminaUna bellissima recensione per un libro che oltre agli aspetti più leggeri, rivela una profondità che fa piacere
RispondiEliminaAvevo già letto la recensione di Lovereadingmore e avevo capito che questo romanzo faceva per me, ora sono ancora più curiosa di leggerlo. La fantascienza è il mio genere preferito e proprio per questo sono molto esigente. Poi arrivo da Star Trek che già negli anni sessanta era una serie TV inclusiva e tra puntate, film, libri e fumetti ha veramente fatto il possibile per includere tutti... Insomma, se il romanzo non è scritto bene non gliela faccio passare liscia. E ultimamente devo dire che ho avuto difficoltà nel trovare opere ambientate nello spazio che fossero davvero meritevoli. Questo libro però potrebbe davvero essere la svolta, una nuova space opera scritta come si deve. Bellissima analisi ❤️
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