- Titolo: Ortica
- Titolo originale: Nettle
- Autrice: Bex Hogan
- Traduttrice: Chiara Beltrami
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9791223200520
- Casa editrice: Giunti
La Biblioteca di Zosma
Opinioni non richieste di una lettrice moderatamente nichlista
mercoledì 26 marzo 2025
Ortica
mercoledì 19 marzo 2025
Gli Immortali di Meluha
- Titolo: Gli Immortali di Meluha
- Titolo originale: The Immortals of Meluha
- Autore: Amish Tripathi
- Traduzione: Maxidia Srl
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788834746417
- Casa editrice: Fanucci
mercoledì 12 marzo 2025
Il Mondo di Roccanon
- Titolo: Il Mondo di Roccanon
- Titolo originale: Roccanon’s World
- Autrice: Ursula K. Le Guin
- Traduttore: Riccardo Valla
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804762836
- Casa editrice: Mondadori
Infatti, per quanto Le Guin abbia rinnegato questa definizione, questo romanzo è considerato il primo del ciclo dell’Ecuneme, ovvero una serie di romanzi che non sono, o almeno non sempre, collegati tra di loro, ma che sono ambientati nello stesso universo, quello della Lega di tutti i Mondi, la quale raccoglie sotto di sé tutti i pianeti in cui esiste l’umanità.
Si tratta del primo e si sente, a mio avviso, soprattutto perché in realtà segue moltissimi dei canoni del fantasy classico, soprattutto nel viaggio dell’eroe che viene trattato nel modo abbastanza tipico dell’ high fantasy. Infatti, per quanto la trama prenda piede su un pianeta sconosciuto, il protagonista, Roccanon appunto, incarna il trope del white saviour, e attorno a lui, eroe rimasto il solo della sua specie su un pianeta straniero, nascono miti e leggende da tramandare per generazioni. In linea con questo concetto, la prosa è epica, altisonante, risuonante e l’attrezzatura fantascientifica tecnologicamente avanzata si mescola a manufatti magici la cui origine si perde nel tempo.
Sono curiosa di leggere nei seguiti, Il Pianeta dell’Esilio e La città delle Illusioni, dove porterà questa storia, nella speranza che anche i due romanzi successivi vengono ripubblicati nella stessa uniform edition che dà finalmente lustro anche nel nostro Paese a un’autrice tanto influente.
mercoledì 5 marzo 2025
Ritrovato e Perduto
- Titolo: Ritrovato e Perduto
- Titolo originale: The found and the lost
- Autrice: Ursula K. Le Guin
- Traduzione: Teresa Albanese, Pietro Anselmi
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 978-8804798514
- Casa editrice: Mondadori
Trama
Recensione e commento
Non ho amato ogni singolo racconto o romanzo breve di questa raccolta, ma quelli che ho amato mi sono entrati indelebilmente dentro. Partiamo con ordine.
In quest’antologia si spazia tantissimo con i generi di cui Le Guin ha scritto: ci sono racconti storici, altri allegorici, allucinatori e deliranti, altri ancora, invece, sono tratti dalle Leggende di Terramare, mentre altri sono parte del ciclo fantascientifico dell’Ecumene per concludere con storie e romanzi brevi che non sono parte di nessuna saga.
Ciò che più ho preferito della scrittura di Le Guin, come sempre, è la capacità di approfondire e al tempo stesso esprimere i concetti con sintesi sconfinata. Ad esempio, in La Questione di Seggri avrebbe potuto essere molto più dicotomico se fosse stato scritto da un’altra penna, ma Le Guin è riuscita a trattare il ribaltamento dei ruoli di genere senza trasporre gli stereotipi di genere in modo simmetricamente invertito. Anzi, l’autrice riesce a raccontare di un mondo in cui il rapporto tra donne e uomini è di 16:1, per cui gli uomini sono rari, tenuti in gran conto per la riproduzione e per questo hanno tutti gli onori ma non tutti i privilegi. Non hanno libertà, dato che la libertà comporta scelte e responsabilità. Vengono chiusi in dei castelli in cui restano esclusivamente tra di loro fino al raggiungimento della maturità sessuale, ovvero il momento in cui sono venduti ai bordelli nella speranza di fecondare una donna e ricevere più soldi. In questo bellissimo racconto, in cui ci viene mostrata un’ambientazione approfondita con poche pennellate, e tramite il punto di vista individuale dei personaggi assistiamo a ciò che non è che l’inizio di una lotta che porterà alla parità tra i generi, un percorso lungo, faticoso e formato tappe da raggiungere nel corso dei secoli.Alcuni racconti sono stati crudi e scioccanti, come Liberazione di una Donna, in cui viene affrontato il tema dello schiavismo e dell’ oppressione. Anche qui, i termini il tono sono tutto fuorché retorici: siamo a cavallo di una rivoluzione che, anche in questo caso, ci viene raccontata attraverso un punto di vista individuale. Infatti, tutto il contesto precedente al sovvertimento dello status quo è presentato tramite gli occhi dell’allora inconsapevole protagonista, nata schiava ma che tra le schiave è privilegiata poiché il suo aspetto canonicamente attraente le risparmia il lavoro pesante e la rende animaletto domestico della nobiltà. Grazie al suo flusso di coscienza magistralmente descritto ci rendiamo conto di quanto sia sbagliato quello che vive ogni giorno nella sua vita fatta di abusi che lei non percepisce come tali perché è talmente immersa in un mondo abituato allo schiavismo da non vederci nulla di male. La rivoluzione porta sì la consapevolezza, ma anche il dolore di perdere quel poco di privilegio che si aveva, quel briciolo di sicurezza e agio non tanto materialmente parlando, quanto in termini di vita conosciuta. Smettere di essere schiava e prendersi la propria libertà non è semplice perché non basta aprire le porte della gabbia per poter scappare: sopravvivere consiste nell’accontentarsi di essere oggetti, ma vivere davvero comporta un grado di sforzo difficile da accettare per l’intera fetta di popolazione che è stata assoggettata per generazioni.
Le Guin non è mai banale nemmeno quanto scrive romanzi brevi su argomenti apparentemente abusati. Esistono, infatti, moltissime altre storie che raccontano di un seme di umanità che si chiude in una navicella spaziale in viaggio per secoli in attesa di approdare su un nuovo pianeta da abitare. Eppure, come sempre, il suo punto di vista mi ha stupita e ha mostrato lati della psiche umana che non avevo preso in considerazione. Paradisi perduti ci racconta di un’umanità che ha imparato a considerare il viaggio stesso lo scopo della sua esistenza, molto più della destinazione. È un romanzo sull’interrogarsi. In questa storia, la navicella spaziale su cui abitano gli umani è diventata il mondo intero, al punto che gli abitanti si domandano quanto abbia senso per loro portare a termine un viaggio che è stato pensato e programmato cinque generazioni prima. L’umanità che abita la Discovery comincia a considerare il viaggio l’essenza stessa dell’esistenza, che ha importanza inquanto tale, a prescindere dalla destinazione. Parla di un’umanità diversissima da quella che è coraggiosamente partita dalla Terra e che ha ormai paura di rischiare. La nuova sfida è reimparare ad avere a che fare con pericoli, incognite e dissensi, oltre al trovare la risposta di quale sia il senso della propria vita: se sia il viaggio un viaggio senza meta o la destinazione per cui tale viaggio è stato intrapreso. Questa è stata decisamente la storia che mi è piaciuta di più di tutta la raccolta e mentre ne scrivo ho già voglia di rileggerla.Se avrete la pazienza di aspettare, oppure deciderete di saltare i racconti che non vi convincono, poiché in una raccolta di tredici storie non tutte possono fare al caso vostro, troverete sicuramente qualcosa nelle vostre corde: la penna di Le Guin spazia in registri e generi al punto che Ritrovato e Perduto costituisce un catalogo delle sue abilità e saprà indirizzarvi verso le opere della sua produzione che vanno bene per voi.
mercoledì 12 febbraio 2025
The raven cycle
- Titolo: The Raven Cycle - La serie
- Titolo originale: Raven Boys/The Dream Thieves/Blue Lily, Lily Blue/ The Raven King
- Autrice: Maggie Stiefvater
- Traduzione di: M.T. Locatelli
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804771081
- Casa editrice: Mondadori
Ciò non toglie che Raven Boys sia una serie con moltissimi pregi e che rappresenta una ventata d’aria fresca in un panorama di libri young adult che sembrano ormai tutti usciti da una catena di montaggio. Incredibile che per avere qualcosa di nuovo si debba ricorrere a libri scritti un decennio fa, ma il bello di un romanzo è che può aspettare sullo scaffale per sempre e coglierti al momento perfetto. Infatti, superato il primo terzo del libro, la storia procede in modo sorprendente, soprattutto per chi ormai ha fatto il callo alle eroine belle bellissime che non sanno di esserlo e che sono tenute in ostaggio dai propri ormoni. Qui non ci sono ragazzi e ragazze di una bellezza disarmante ma, fondi fiduciari illimitati a parte, degli adolescenti credibili con molti altri interessi che non riguardino l’accoppiarsi. Secondo me proprio qui arriva il primo colpo da maestra dell’autrice, che ci fa credere proprio dall’incipit che ci sarà una storia d’amore molto centrale e invece non sarà così, dato che saranno i personaggi a trainare la lettura, perché non c’è un unico vero protagonista, ma cinque ragazzi e ragazze ugualmente caratterizzati, con i propri problemi, paure e ambizioni. Ed è per questo, probabilmente, che il primo terzo del libro rappresenta uno scoglio: ci sono cinque psicologie da delineare, cinque vite da spiegare per bene, per cui l’azione non inizia per un bel pezzo. Eppure, una volta che si entra davvero negli eventi, si perdona facilmente la lentezza iniziale perché funzionale a costruire i colpi di scena che si susseguiranno.
Raven Boys è una serie adattissima a chi cerca uno young adult pulito e un po’ vecchio stile. È una serie leggera ma non frivola e scalda il cuore grazie ai suoi personaggi che sembrano uscire dalle pagine talmente sono vividi. Il mio unico rimpianto è di non averla letta prima.
mercoledì 5 febbraio 2025
Lucifero - Angels before Men
- Titolo: Lucifero - Angels before Man
- Titolo originale: Angels before Man
- Autore: Rafael Nicolas
- Traduttrice: Naomi Toffalori
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN:
- Casa editrice: Giunti
Ma andiamo con ordine. Tutta la prima parte di Lucifero è estremamente esistenzialista, parte dalla sua creazione per mano di Dio che gli realizza un corpo e lo manda poi a vivere tra gli altri angeli nel Paradiso. In questa fase, Lucifero pone domande, si interroga sulla sua natura, su quella degli angeli e del Paradiso stesso, non ricevendo mai risposte e sentendosi dire che si preoccupa eccessivamente perché il Paradiso è perfetto e deve solo goderselo. In effetti, per tutta questa frazione di libro, il Paradiso è praticamente un’utopia, dove non ci sono mai problemi veri, gli angeli lavorano per hobby, poiché l’eternità è lunga da affrontare, e nessuno di loro ha dei difetti caratteriali insopportabili pur avendo delle psicologie chiare e delineate. Solo che quando si scrive di un’utopia, allora il conflitto deve necessariamente rientrare dalla finestra. La finestra è proprio Lucifero, perché il conflitto non è fuori, ma interiore al personaggio, che cerca lo scopo della sua esistenza, che non si accontenta della monotonia e che è sempre alla ricerca di qualcosa. In questa fase noi che leggiamo non proviamo antipatia per Lucifero, bensì tenerezza, perché la sua irrequietezza non è quella del giornalista d’inchiesta che con convinzione va all’assalto, ma quella di un bambino impaurito che cerca conferme e poi di un adolescente che insegue la sua strada e non trova una guida.
Procedendo con la lettura, poi, ci si sente via via più a disagio nel Paradiso, perché, come in tutte le utopie, a un certo punto si sente che qualcosa non va. In Paradiso esiste l’esperienza del dolore. Gli angeli si feriscono, si tagliano, possono subire danni fisici e tuttavia guariscono sempre. Eppure, proprio questo fa sorgere delle domande al protagonista: perché esiste il dolore? Da qui parte una catena di considerazioni, anche inconsce, di Lucifero che attribuisce la maggior parte di questa sofferenza al corpo. Dio poteva lasciare che gli angeli fossero puro spirito, invece li dota di un corpo che è soggetto al dolore e non riesce a darsi una spiegazione. Mentre portavo avanti la lettura mi sono accorta, inoltre, che in questo Paradiso esiste il contrappasso. Infatti, Lucifero è l’angelo più bello di tutti, viene ammirato e apprezzato per la sua bellezza, spesso in modo superficiale, ma lui non riesce a sopportare il suo corpo, non solo non apprezza la sua bellezza, ma fa fatica anche solo a guardarsi allo specchio, così come non apprezza nemmeno l’esperienza dei corpi degli altri. Come il suo caso, ci saranno altri contrappassi, sempre piccoli, quasi nascosti, proprio perché sono quella scheggia di crudeltà che è stata celata nel creato in modo che non ci si possa mai godere pienamente quel che si ha.
Eppure, nonostante questo, la loro relazione, innocente e dolce, è comunque un rapporto favorito rispetto a quello che i due hanno con Dio. Qui casca l’asino. Dio è un personaggio che appare in scena, non ci viene raccontata la sua fisicità, ma sappiamo quasi tutto su alla sua psicologia. Dio vuole che gli angeli siano modesti, quindi non va bene che siano consapevoli dei propri pregi, e vuole essere adorato sopra ogni cosa, ne deriva che sia molto contrariato dal fatto che Lucifero e Michele si amino in modo privilegiato. Alla sua prima apparizione, e per molto tempo ancora, Dio sembra il leader di una setta, si fa versare da bere, imboccare il cibo, gli angeli cantano per lui e vuole essere adorato. L’amore che Lucifero, in modo apparentemente spontaneo ma in realtà frutto di una manipolazione emotiva, gli dona va in una sola direzione, in contrapposizione a quello con Michele, che invece viaggia su un doppio binario, orizzontalmente, poiché è un dare e avere. Dio appare manipolatorio, narcisista, a tratti sfuggente. Dà e toglie a suo piacimento, è il genitore che rinfaccia al figlio di averlo messo al mondo, è il mentore che parla con frasi criptiche, è il padrone consapevole che il cane non lo morderà perché gli dà da mangiare. Dio è il manipolatore insicuro che usa il pugno di ferro appena sente che sta perdendo la presa sulla sua vittima eppure ha una reputazione tale che tutti lo definiscono infinitamente buono, anche quando è lui per primo a compiere il male. Perché è lui che lo ha creato.
Lucifero è il libro che non vi aspettate, è coraggioso e fuori dagli schemi. Nell’approcciarvi a questa lettura stravolgete completamente le vostre aspettative e date un’occhiata ai trigger warning. È sicuramente una lettura divisiva, ma mai gratuitamente blasfema. Gli sarebbe bastato veramente poco per essere sfacciato e sopra le righe, ma Nicolas Rafael ha preferito un approccio morigerato che degenera solo alla fine, quando la vittima mette in atto un circolo vizioso da cui non riesce a uscire per dare senso al suo trauma.
mercoledì 29 gennaio 2025
Orfeo - Musica e Tenebre
- Titolo: Orfeo - Musica e Tenebre
- Autore: Luca Tarenzi
- Lingua originale: italiano
- Codice ISBN: 978880909930520
- Casa editrice: Giuntici
In Orfeo - Musica e Tenebre seguiamo il protagonista e i suoi compagni nei regni terreni per quasi metà libro, li vediamo interagire con popoli diversi, districarsi in intrighi di corte e ciò che è più avvincente è proprio l’inserimento della vicenda di Orfeo in un contesto mitologico più vasto, dove anche altre storie leggendarie, come quella di Giasone e Medea e quella di Ercole, si dipanano fornendo dei pretesti credibili e di più ampio respiro per cui gli eventi accadono.
E in questo clima di complessità, nel senso buono del termine, che le psicologie dei secondari vengono approfondite, mostrandoci dei lati nascosti di figure che spesso percepiamo come macchiettistiche. Medea non è “la donna che ha ucciso i suoi figli”, non ancora e non solo quello: è una persona con grande forza d’animo, sicuramente machiavellica ma armata solo per la propria libertà.
“Quel gelido pezzo di marmo che è mio padre può tenersi tutti i suoi cuscini assieme a qualunque altra cosa mi abbia dato perché era suo dovere darmela. Ringrazio gli dèi per l’istruzione che ho ricevuto, perché è solo grazie a quella se posso lottare, ma non ringrazio per nient’altro al mondo.”
Così come Ercole, personaggio che viene spesso percepito con la superficialità riservata a chi viene giudicato solo per il proprio aspetto, si dimostra non un energumeno senza cervello, ma un uomo pieno di rimpianti, diventato saggio grazie a tutto ciò che ha passato e che mostra il rovescio della medaglia, ovvero tutto ciò che di negativo le sue imprese gli hanno lasciato. Anche Persefone, spesso associata allo stereotipo della vittima, non è solo quello, e riesce a trovare un modo per essere attiva anche nella bruttezza del regno di Ade, trovando, per citare Calvino, ciò che Inferno non è.
Poi, finalmente, arriva la parte dell’oltretomba. Era facile che questa parte assomigliasse a una copia dei viaggi ultraterreni di Dante (ma anche in questo caso, indubbiamente Tarenzi sapeva già il fatto suo per ovvi motivi), invece è stato fatto un ottimo lavoro. Ci sono gli elementi della catabasi, come l’agnizione (e non solo una) ma il racconto è ancora più incalzante rispetto alla prima metà del libro, non un attimo di respiro, tantissimi elementi da mettere assieme e altrettanti eventi a cui stare dietro.
“Un’ipotesi, niente di più, ma così assurda che prima di quel momento il terreno che avrebbe potuto farla spuntare nemmeno esisteva in me. L’inconcepibile idea di rinunciare e andare avanti con la mia vita”.
Dopo un finale con cliffhanger non rimane che aspettare il capitolo conclusivo della trilogia. Se per Orfeo - Musica e Tenebre c’era scetticismo dovuto alla possibilità che la storia venisse stiracchiata, ora questi dubbi sono dissipati, perché l’incastonarsi della trama in un contesto più ampio e l’attualizzazione del messaggio di fondo sono abbastanza forti da giustificare una serie di libri. Non ci resta che aspettare.
Ortica
Titolo: Ortica Titolo originale: Nettle Autrice: Bex Hogan Traduttrice: Chiara Beltrami Lingua originale: inglese Codice ISBN: 9791223200520...

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Titolo: Lucifero - Angels before Man Titolo originale: Angels before Man Autore: Rafael Nicolas Traduttrice: Naomi Toffalori Lingua origi...
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Bentornati sul blog, gentili lettori. Il libro di cui parleremo oggi è Il Viaggio di Halla , di Naomi Mitchison. Come sempre, ringrazio inf...
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Titolo: Tanti piccoli Fuochi Titolo originale: Little Fires everywhere Autrice: Celeste Ng Traduttrice: Manuela Faimali Lingua originale: ...