- Titolo: The Raven Cycle - La serie
- Titolo originale: Raven Boys/The Dream Thieves/Blue Lily, Lily Blue/ The Raven King
- Autrice: Maggie Stiefvater
- Traduzione di: M.T. Locatelli
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804771081
- Casa editrice: Mondadori
Ciò non toglie che Raven Boys sia una serie con moltissimi pregi e che rappresenta una ventata d’aria fresca in un panorama di libri young adult che sembrano ormai tutti usciti da una catena di montaggio. Incredibile che per avere qualcosa di nuovo si debba ricorrere a libri scritti un decennio fa, ma il bello di un romanzo è che può aspettare sullo scaffale per sempre e coglierti al momento perfetto. Infatti, superato il primo terzo del libro, la storia procede in modo sorprendente, soprattutto per chi ormai ha fatto il callo alle eroine belle bellissime che non sanno di esserlo e che sono tenute in ostaggio dai propri ormoni. Qui non ci sono ragazzi e ragazze di una bellezza disarmante ma, fondi fiduciari illimitati a parte, degli adolescenti credibili con molti altri interessi che non riguardino l’accoppiarsi. Secondo me proprio qui arriva il primo colpo da maestra dell’autrice, che ci fa credere proprio dall’incipit che ci sarà una storia d’amore molto centrale e invece non sarà così, dato che saranno i personaggi a trainare la lettura, perché non c’è un unico vero protagonista, ma cinque ragazzi e ragazze ugualmente caratterizzati, con i propri problemi, paure e ambizioni. Ed è per questo, probabilmente, che il primo terzo del libro rappresenta uno scoglio: ci sono cinque psicologie da delineare, cinque vite da spiegare per bene, per cui l’azione non inizia per un bel pezzo. Eppure, una volta che si entra davvero negli eventi, si perdona facilmente la lentezza iniziale perché funzionale a costruire i colpi di scena che si susseguiranno.
Raven Boys è una serie adattissima a chi cerca uno young adult pulito e un po’ vecchio stile. È una serie leggera ma non frivola e scalda il cuore grazie ai suoi personaggi che sembrano uscire dalle pagine talmente sono vividi. Il mio unico rimpianto è di non averla letta prima.
Ciao, come stai? Accidenti, è da una vita che non mi faccio sentire qui sul tuo blog. Ti chiedo scusa, ultimamente sono stata lontana dal mondo social e blog (nonostante i tentativi di ritorno alla fine gli impegni prendono il sopravvento). Il libro me lo ricordo sugli scaffali delle librerie qualche anno fa. Non l'ho mai letto ma ti dò ragione sul fatto che in alcuni casi si è semplicemente fuori target. Mi è capitato di leggere libri e pensare "l'avessi letto dieci anni fa l'avrei amato" e in un certo senso mi è dispiaciuto non apprezzarli a pieno. Come sempre complimenti per la recensione dettagliatissima e obiettiva ❤️
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