- Titolo: Hunger Games - La Ragazza di Fuoco
- Titolo originale: Hunger Games - Catching Fire
- Autrice: Suzanne Collins
- Traduttori: F. Paracchini - S. Brogli
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804716723
- Pagine: 384
- Editore: Mondadori
Trama
Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto,
il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all’ultimo, persino
uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la
settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l’implacabile reality
show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente,
ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice.
Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall’amico di
sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la
tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una
rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere
contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una
sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole
neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno
passare da un distretto all’altro per il crudele Tour della Vittoria,
la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare
di essere perdutamente innamorati l’uno dell’altra, Katniss e Peeta
rischiano di pagare con la vita…
Recensione e analisi
Una cosa vera dei regimi dittatoriali è che prima o poi cadono tutti. Le persone si stancano di limitarsi a esistere e decidono di dare un senso alla propria vita. E a volte anche alla propria morte, dal momento che alcuni si sacrificano volentieri per il bene superiore. Perché, in effetti, Katniss non sarebbe arrivata fino alla fine se non fosse stato per le persone che l'hanno aiutata, anche fino all'estremo, sacrificando sé stessi per un ideale più alto.
In questo secondo volume della trilogia ritroviamo i protagonisti di Hunger Games, che sono riusciti a sopravvivere all'Arena, ma questo non significa che le loro vite siano tornate alla normalità, anzi, sono state brutalmente stravolte, infatti Katniss continua ad avere come unica ambizione nella vita quella di essere lasciata in pace, eppure il Presidente Snow non ha intenzione di smettere di tenerla d'occhio, perché il suo gesto di sfida ha dato inizio a delle rivolte in tutti i distretti. Questo costringe lei e molti altri a indossare una maschera, ed è proprio questo uno dei temi affrontati all'interno di Hunger Games - La Ragazza di Fuoco: nessuno può permettersi di essere sè stesso, i propri sentimenti, le proprie paure e il proprio vero io deve essere accuratamente nascosti, se si vuole sopravvivere, ma come abbiamo già detto, a questo punto la sopravvivenza non basta più. Come insegnano i peggiori bulli l'unione fa la forza e in questo caso sono i buoni a complottare per rovesciare il regime, solo che per farlo molti di loro devono indossare una maschera: Finnick si maschera dietro al suo bell'aspetto per essere adorato dalle folle mentre raccoglie segreti scabrosi, alcuni devono infiltrarsi ai vertici del potere e mostrare di essere dei galoppini di Capitol City e gli stessi Katniss e Peeta devono fingere amore e tenere in piedi la messinscena. Tuttavia, il Presidente Snow conosce la verità e decide di rispedire Peete e Katniss nell'Arena, per soffocare il fuoco della rovoluzione sul nascere, con scarso esito, perché è proprio grazie al tour della Vittoria precedente e alla consapevolezza che molti dei loro beniamini moriranno, che il popolo lascia trasparire la propria indignazione troppo a lungo repressa.
Questo è il momento in cui il regime comincia a perdere il controllo sul popolo: un regime autoritario (anche se questo è un po' ibridato con il totalitarismo) basa la sua esistenza sulla figura del leader, il quale non è abituato a rendere conto del suo operato, dal momento che non esistono competizione e pluralismo non ha una responsabilità verso l'elettorato (perché non ce n'è uno) e per mantenere questo potere esercita il regime del terrore. Il leader, in questo caso Snow, non incontra limiti nell'esercizio del suo potere perché viene agevolato per paura o per calcolo dalle persone che lo circondano. Secondo alcuni politologi, l'esercizio del terrore avviene per tutta la durata del regime (persistenza del terrore), non solo prima che questo si consolidi; ciò è ben visibile nel primo libro, quando nessuno nei Distretti può avere un'esistenza pienamente serena, ma se lì si trattava più che altro di terrore psicologico, qui siamo davanti a quello fisico, estrinsecato in fustigazioni in piazza e giustizia sommaria e, infine, in un'altra edizione degli Hunger Games per sbarazzarsi di alcuni pericolosi oppositori politici.
Questo è il momento in cui il regime comincia a perdere il controllo sul popolo: un regime autoritario (anche se questo è un po' ibridato con il totalitarismo) basa la sua esistenza sulla figura del leader, il quale non è abituato a rendere conto del suo operato, dal momento che non esistono competizione e pluralismo non ha una responsabilità verso l'elettorato (perché non ce n'è uno) e per mantenere questo potere esercita il regime del terrore. Il leader, in questo caso Snow, non incontra limiti nell'esercizio del suo potere perché viene agevolato per paura o per calcolo dalle persone che lo circondano. Secondo alcuni politologi, l'esercizio del terrore avviene per tutta la durata del regime (persistenza del terrore), non solo prima che questo si consolidi; ciò è ben visibile nel primo libro, quando nessuno nei Distretti può avere un'esistenza pienamente serena, ma se lì si trattava più che altro di terrore psicologico, qui siamo davanti a quello fisico, estrinsecato in fustigazioni in piazza e giustizia sommaria e, infine, in un'altra edizione degli Hunger Games per sbarazzarsi di alcuni pericolosi oppositori politici.
Lei è Katniss, e voleva solo cacciare scoiattoli. |
La maschera viene giù solo alla fine, quando il libro si chiude con il colpo di scena finale, perché la guerra non si accontenta di poche vite umane, ma cerca di distruggere tutto quello che trova, sconvolgendo anche le vite di chi non c'entra niente con le vicende dei protagonisti ed è sempre vissuto nella paura.
Lo stile di Suzanne Collins è identico al primo libro, con pochi fonzoli, una predilezione per la paratassi, il che contribuisce a rendere un libro nel complesso veloce e scorrevole, anche perché non punta sulla lunghezza. Rispetto al primo capitolo, Katniss appare un po' più passiva, poiché le macchinazioni che la vedono protagonista sono spesso orchestrate alle sue spalle e lei rischia talvolta di diventare una marionetta nelle mani sia di Snow, sia della resistenza. Ma sappiamo bene che le cose sono destinare a cambiare nel terzo capitolo della trilogia.
Il cast dei personaggi, inoltre, è molto allargato, perché oltre ai beniamini del primo libro, abbiamo anche i nuovi vincitori, come l'affascinante Finnick, la combattiva Johanna, la dolce Mags, i geniali e provvidenziali Wirees e Beetee. Tutti loro hanno un'importante funzione, senza di loro la storia non starebbe in piedi e il lettore non saprà chi di loro amare maggiormente.
Vi aspetto sempre qui per le altre tappe del review party, rispettivamente:
Il Canto della Rivolta 18 maggio
La ballata dell'usignolo e del serpente (romanzo prequel) 29 maggio.
Il cast dei personaggi, inoltre, è molto allargato, perché oltre ai beniamini del primo libro, abbiamo anche i nuovi vincitori, come l'affascinante Finnick, la combattiva Johanna, la dolce Mags, i geniali e provvidenziali Wirees e Beetee. Tutti loro hanno un'importante funzione, senza di loro la storia non starebbe in piedi e il lettore non saprà chi di loro amare maggiormente.
Vi aspetto sempre qui per le altre tappe del review party, rispettivamente:
Il Canto della Rivolta 18 maggio
La ballata dell'usignolo e del serpente (romanzo prequel) 29 maggio.
Secondo me hai reso benissimo il passaggio tra il primo e il terzo libro, soprattutto per quello che riguarda il cambiamento del regime che si sente "minacciato". Come sempre recensione bellissima ❤
RispondiEliminaGrazie mille <3 Penso che tra qualche tempo la amplierò perché mi sa che ho saltato il tema della distribuzione della ricchezza
EliminaCredo che questa seconda arena mi sia piaciuta di più rispetto a quella del primo libro. La scena che preferisco è quella sulla spiaggia con peeta. Bellissima recensione
RispondiEliminaTrovo che l'arena fosse meglio studiata rispetto alla prima per i motivi che sappiamo ;) grazie mille <3
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