giovedì 4 giugno 2020

La Famiglia Addams - Il romanzo del film

  • Titolo: La Famiglia Addams - Il Romanzo Del Film
  • Titolo originale:The Addams Family: The Deluxe Junior Novel
  • Traduttrice: Stefania Lepera
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 978-8869057175
  • Pagine: 135
  • Editore: HarperCollins Italia

Trama

 Morticia e Gomez Addams si sono appena sposati e trovano come nido d'amore per la loro nuova vita insieme un posto speciale, diverso... un posto dove nessuna persona sana di mente vorrebbe stare... neanche morta! Tredici anni dopo, la famiglia si è allargata: sono arrivati Pugsley, che si sta preparando per la tradizionale festa di iniziazione degli Addams, e Mercoledì, una cupa ragazzina incuriosita da tutto ciò che sta oltre le mura domestiche. Un giorno, qualcosa dal mondo là fuori oltrepassa il cancello, e gli Addams scoprono che il mondo è molto più spaventoso di quello che si sono costruiti. Un mondo in cui le persone "diverse" non sono benaccette... Un romanzo da brividi, che racconta la storia indimenticabile della famiglia più stramba d'America. Età di lettura: da 8 anni.



Recensione e commento
  
La Famiglia Addams - Il romanzo del film è rivolto a un pubblico ancora più giovane rispetto alle versioni precedenti di questa famiglia: qui scarseggiano i riferimenti al BDSM, all'omicidio e manca quasi del tutto l'atmosfera macabra che caratterizza questa famiglia. Tale eccessivo politicamente corretto rischia di appiattire e banalizzare un po' l'eccentricità degli Addams, che non hanno mai preso di mira categorie protette o fragili, ma anzi, nei film degli anni Novanta si schierano politicamente a favore dei Nativi Americani e di chiunque non fosse bianco e borghese. Davvero i bambini sono così fragili da dover essere protetti da una comicità dissacrante come quella degli Addams?
Vi sono, però, anche alcune caratteristiche che permangono rispetto alle versioni antecedenti, come l'amore passionale di Gomez e Morticia e tutte le stranezze di cui gli Addams sono capaci. Come già visto in precedenza, anche qui gli Addams sono fondamentalmente delle brave persone, che fanno sempre un passo verso il prossimo per quanto, ai loro occhi, sembri strano o ridicolo. Il problema è che gli esseri umani sono abituati ad affibbiare un'etichetta al prossimo a partire dalle apparenze e, per questo motivo, gli Addams sono dapprima condannati a un'esistenza in fuga da contadini con torce e forconi, e poi sono costretti a nascondersi una volta trovato il posto che possono chiamare casa. Anche in questo frangente troviamo delle differenze rispetto alla Famiglia Addams degli anni Novanta e precedente, perché vediamo che, sebbene sempre all'interno della loro originalità, anche loro intendono uniformarsi a dei canoni di famiglia; per questo Gomez e Morticia sottopongono i propri figli a quella che pensano sia un'istruzione d'élite, e in effetti sia Pugsley che Mercoledì sono dei bambini al di sopra della media in molti sensi. 
Se nella versione cinematografica e televisiva di questa famiglia, Gomez e Tissy sono dei genitori presenti e attenti all'educazione dei loro bambini, qui rischiano di diventare castranti, per via della campana di vetro sotto cui li hanno posti e ai canoni a cui, paradossalmente, devono uniformarsi per essere considerati Addams (almeno nella prima metà della storia, perché per fortuna i personaggi avranno una formazione). Il loro modello genitoriale si contrappone a quello di Margaux, un'agente immobiliare con un programma TV la cui unica preoccupazione è quella di fare in modo che tutti siano pervasi da una patina di perfezione, ma si disinteressa completamente a sua figlia Parker, vittima di bullismo a scuola e che cerca attenzioni altrove, sul web. Mercoledì e Parker, a dispetto delle differenze, diventano amiche. La Mercoledì a cui siamo abituati non è mai stata interessata a uniformarsi, qui invece ci prova, prima di scoprire che non fa per lei, prima di sapere che lei non è come gli altri. Lei è migliore. È più intelligente, più indipendente e ha una migliore bussola morale e nessuno dovrebbe vergognarsi della propria intelligenza. Perché è questo che da sempre ci insegna la Famiglia Addams: le differenze sono qualcosa da sfoggiare con orgoglio, nessuno dovrebbe mai vergognarsi di essere com'è e questo concetto, con la formazione tipica dell'eroe, verrà compreso anche da Gomez e Morticia, i quali permetteranno ai propri figli di sbagliare e di trovare da sè la propria strada.
Interessante è il ruolo ricoperto dai socialnetwork: all'inizio del libro vediamo gli Addams cacciati con torce e forconi, mentre verso la fine, prima dello scioglimento, verranno messi alla gogna su internet, ma il risultato non cambia: le persone li hanno giudicati e ostracizzati e crocifissi in piazza (reale o mediatica) sia prima che dopo, solo perché gli Addams hanno osato vivere in un modo che gli altri non comprendevano. E non comprendendo hanno pensato che fossero malvagi e andassero allontanati, piuttosto che provare a conoscerli.
Il lieto fine non si farà attendere, perché in conclusione tutti all'interno della trama realizzano che la propria vita non può essere vissuta assecondando le aspettative degli altri: non si può accontentare tutti e vivere all'ombra delle opinioni degli altri è semplicemente insostenibile. Quindi, che siate delle Parker, amanti del rosa e dei social media, o delle ciniche, annoiate Mercoledì, siate quello che preferite, perché questo vi renderà unici, ma soprattutto felici.

10 commenti:

  1. Niente, io amo troppo le tue recensioni, non c’è nulla da fare! :P La Famiglia Addams mi è sempre piaciuta, la trovo geniale ed esilarante. Non ho ancora visto questo film d’animazione, ma mi auguro di farlo presto perché sembra parecchio interessante, anche se manca un po’ del reale spirito della vera Famiglia Addams, mi pare di capire. Bello però il messaggio finale, essere unici a modo proprio senza preoccuparsi delle aspettative o del giudizio degli altri. Se non riesco a vedere il film, prenderò sicuramente questo bel libro :) grazie per la tua opinione <3

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    1. Personalmente, l'ho trovato politicamente nel modo sbagliato: non è il politicamente corretto che non attacca categorie fragili, ma quello che infantilizza e appiattisce le differenze. In pratica, hanno fatto un film di animazione come tutti gli altri e questo mi dispiace.
      PS. avresti dovuto vedermi al cinema: una ventitreenne con un girocollo di quelli che simulano una gola tagliata e uno smokey eyes nerissimo vedere un film alle tre del pomeriggio con i bambini di otto anni

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  2. Ho sempre trovato la famiglia Addams imperfettamente perfetta e mi dispiace che alcuni degli aspetti che l'hanno resa tale non siano presenti nel libro. La campana di vetro a cui fai riferimento quando parli dell'educazione dei ragazzi è la trasposizione migliore per quello che sta diventando la società: ci si orienta su due eccessi, o le discriminazioni più totali o il politicamente corretto. Entrambe portano danni per quanto mi riguarda. Ad ogni modo il messaggio dell'inclusione è stato mantenuto e ne sono contenta! Fantastica recensione come sempre

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    1. Per fortuna il messaggio sull'inclusione è stato mantenuto, ma mi ha lasciato delusa quest'atmosfera un po' troppo infantilizzata. Penso che i bambini siano in grado di capire molto meglio rispetto agli adulti e tutto questo "perché nessuno pensa ai bambini" un po' mi ha infastidito. Devo ammettere che comunque sono andata al cinema vestita da Morticia il giorno dell'uscita nelle sale perché questa famiglia significa molto per me, anche nella sua versione peggiore.
      Grazie mille di essere passata a lasciare un commento, significa molto per me

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  3. Ciao! Come al solito recensione bellissima e dettagliata, complimenti! Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di vedere il nuovo film ma dopo questa recensione lo devo vedere al più presto XD... purtroppo mi sembra di capire che sia il film che il libro perdano un po' sulla cupezza della storia originale :(... Grazie mille per la recensione e di aver esposto il tuo parere <3

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    1. Sì, con mio dispiacere, la cupezza si è un po' persa. Però la Famiglia Addams è come la pizza: anche nella sua versione peggiore è sempre buona. Spero che ti piaccia

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  4. Non ho ancora visto questo film ma spero che non abbia smorzato troppo lo spirito degli Addams che personalmente adoro per il loro essere eccentrici ma cosi buoni di cuore. Adoro soprattutto il senso di famiglia che hanno e la loro accettazione di tutti, anche fi chi è "diverso"❤

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  5. È... ma senza il BDSM... 🤣😜
    Sicuramente è carino per i piccoli aspiranti "strani"; e questo è assolutamente un bene.

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    1. Per i bambini va benissimo, ma a livello personale l'ho trovato troppo politicamente corretto nel modo sbagliato, in un modo che appiattisce le differenze, invece di esaltarle

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