giovedì 6 agosto 2020

L'Ultima Gru di Carta


Bentornati sul blog, cari lettori! Oggi è mio onore e onere pubblicare la recensione per un review party, orgnizzato da Appunti di Zelda per Rizzoli, su un libro che parla dell'orrore di Hiroshima, quando, in questo stesso giorno nel 1945 venne sganciata la bomba atomica che ha cambiato il mondo.

 
  • Titolo: L'ultima gru di carta
  • Titolo originale: The last paper crane
  • Autrice: Kerry Drewery
  • Traduttrice: Elisa Puricelli Guerra
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788817147576
  • Editore: Rizzoli

Trama

 Dice un proverbio giapponese: se avrai la pazienza di piegare mille gru di carta, il tuo desiderio si avvererà. È una splendida giornata d’estate. Ichiro, che sta per compiere diciotto anni, e il suo amico Hiro si godono una giornata libera dalla mobilitazione per lo sforzo bellico. Una luce abbagliante accompagna l’esplosione della bomba che cambierà le loro vite e il mondo. Feriti e confusi, i due ragazzi attraversano la città devastata alla ricerca della sorellina di Hiro, Keiko, che si trovava all’asilo. Quando dopo ore di disperata ricerca finalmente riescono a trovarla, alla gioia di abbracciarla illesa si sostituisce presto la consapevolezza di non essere in grado di portarla davvero in salvo. Hiro è ferito gravemente e Ichiro capisce che deve cercare aiuto, che da solo non potrà mai farcela. Chiede a Keiko di aspettarlo lì dov’è e in pegno della sua solenne promessa di tornare a prenderla le lascia un origami, una gru di carta. Ma le cose non andranno come sperava…

Recensione

La nascita di Cristo nell'anno zero. L'attentato alle Torri Gemelle l'11 settembre 2001. La scoperta della penicillina nel 1928. Ci sono alcuni avvenimenti nella Storia a seguito dei quali il mondo non è più stato lo stesso di prima. Uno di questi, senza dubbio fra i più tragici, è stata la bomba atomica sganciata su Hirosmima il 6 agosto 1945 (e Nagasaki tre giorni dopo). Questo libro non si concentra sulla Storia, non parla di buoni e cattivi, non ci spiega cosa è successo in modo tecnico. Ci parla delle persone che vivono questo orrore e che, proprio come il resto del mondo, non avranno mai più la vita che avevano prima. Parla di come sia facile disruggere tutto, di quanto siano fragili le nostre vite e di quanto sia crudele annichilire il prossimo solo per vedere l'effetto che fa. Ma se da un lato è vero che i mattoni si possono sbriciolare, dall'altra è vero che le case possono essere ricostruite e le persone possono tornare a sperare e, con pazienza, ricostruire. L'ultima Gru di Carta parla di questo. Di come si vada avanti nonostante il dolore e di come ci sia sempre speranza, nonostante tutto, se si ha la pazienza di coltivarla. Se si ha la pazienza di costruire mille gru di carta si può avverare qualsiasi desiderio, il che non significa semplicemente esprimerlo, ma lavorare per realizzarlo, andando oltre qualsiasi difficoltà.
Il libro è molto breve e si legge velocemente, tuttavia è una lettura che resta appiccicata addosso, poiché alcune parti sono disarmanti nella loro schiettezza; inoltre, vi sono delle illustrazioni che servono a visualizzare meglio la scena: sono spesso in bianco e nero a ritrarre la distruzione, con tocchi di rosso, colore che in questo caso simboleggia la morte, il sangue, il fuoco che brucia tutto, ma anche la rinascita, la vita che sbuca fuori nel grigiore delle macerie. Non è una narrazione comune, alcune parti sono scritte quasi come una poesia in versi liberi, altre in prosa, altre ancora attraverso proverbi giapponesi che si spiegano meglio di mille parole, perché una storia così toccante non è facile da trasmettere attraverso un mezzo di comunicazione normale, che rischia di banalizzarlo o renderlo morboso. 
Trovate L'Ultima Gru di Carta in libreria per Rizzoli e gli altri blog che partecipano all'evento nel banner. Buona lettura.

14 commenti:

  1. Ciao! Ho questo libro nella TBR delle prossime settimane e voglio assolutamente leggerlo!
    Mi hai incuriosita ancora di più con la tua recensione! :)

    RispondiElimina
  2. Che bella recensione! Non lo conoscevo ma mi stai convincendo a leggerlo 😍

    RispondiElimina
  3. Sembra una lettura struggente, solo chi ha passato quelle cose può capire il terrore ed il dolore.
    Bella recensione ❤️

    RispondiElimina
  4. Davvero una bella recensione! Sei riuscita a trasmettere la delicatezza e allo stesso tempo la forza di un libro che è ora ho gran voglia di leggere ♡

    RispondiElimina
  5. Ho sentito molto parlare di questo libro ultimamente e devo dire che, dopo aver letto anche questa tua recensione, credo proprio di inserirlo nella mia wishlist perchè sono molto curiosa di leggerlo. Mi piacciono molto questi libri che parlano di vicende storiche da un punto di vista umano,perchè aiutano a capire alcuni aspetti della storia che,purtroppo, non si leggono sui libri di scuola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso lastessacosa. Senza dubbio studiare la Storia e impor, ma sapere l'impatto che i grandi eventi hanno sulle persone credo sia anche più importante

      Elimina
  6. Non conoscevo questo libro, ma la tua recensione mi ha incuriosita molto! Mi piace il fatto che questo libro non si concentri sulla storia, ma su come eventi di questo tipo possano incidere sulla vita delle persone. Sembra poi essere un libro particolare per la presenza delle illustrazioni e il tipo di narrazione. Messo in wishlist!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere averti convinta a leggerlo! Anche io penso che spesso si tralasci il lato umano di queste vicende, per cui la Storia si percepisce un po' come sterile

      Elimina
  7. Come sempre una recensione strepitosa! Credo proprio che prenderò in considerazione questo libro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio molto di essere passata a lasciare un commento! Se prenderai il libro, spero proprio che ti piaccia

      Elimina

Apprendista cercasi

Titolo: Apprendista cercasi Titolo originale: Apprentice to the villain Autrice: Hannah Nicole Maehrer Traduttrici: Cecilia Pirovano & ...