martedì 6 ottobre 2020

Alla Ricerca del Principe Dracula

 

  • Titolo: Alla Ricerca del Principe Dracula
  • Titolo originale: Hunting Prince Dracula
  • Autrice: Kerri Maniscalco
  • Traduttrice: Maura Dalai
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788804724148 
  • Editore: Mondadori
  Trama
 Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d'Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell'oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l'Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula. Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all'oscuro assassino. Vivo o morto che sia.

Recensione e analisi
 La speranza che questa serie migliorasse nel secondo libro è stata, purtroppo, disattesa. La narrazione fa molta fatica a decollare ed è eccessivamente dilatata, poiché i pochi avvenimenti che accadono sono sparpagliati in un numero spropositato di capitoli e forse quattrocento pagine sono eccessive. Ancora una volta, il centro di questo libro non è in mistery e nemmeno la ricerca dell'assassino, quanto la storia d'amore tra Audrey Rose e Thomas, anche questa tirata eccessivamente per le lunghe, dal momento che si sono dichiarati nel libro precedente.
Nonostante un minimo miglioramento nello stile di scrittura, comunque è percepibile uno schema narrativo eccessivamente rigido e reso poco organico, poiché gli eventi non appaiono ben amalgamati, ma quasi divisi in compartimenti stagni e l'autrice mostra di non avere una buona padronanza del lessico perché ha difficoltà a trovare dei sinonimi per vocaboli banalissimi. Infatti, il romanzo pullula di ripetizioni delle parole "viscere" e l'immancabile e onnipresente sin dal primo capitolo della tetralogia "emozioni". Inoltre, il punto di vista storico presentato non è affatto accurato. L'autrice stessa ammette di essersi presa delle licenze storiche, ma tralasciando quelle da lei stessa sottolineate e cambiate per esigenze di trama, molte cose appaiono comunque fuori contesto: scoperte scientifiche di anni successivi qui vengono trattate come qualcosa di assodato e addirittura sentiamo la protagonista parlare di "benzina" come di qualcosa di uso comune. In quegli anni la benzina si stava appena ffacciando sul mondo, con un altro nome e la cosa non era di sicuro di pubblico dominio. Ma questo è solo un esempio banalissimo, poiché si potrebbe andare avanti per delle ore: vengono citate anche l'adrenalina, scoperta e isolata nel 1901, così come si parla di tecniche di rianimazione di quasi un secolo successive. Anche molte idee sono fuori contesto e a volte eccessivamente progressiste, così come avviene anche nel romanzo precedente, in cui si affibbiano delle idee degli anni Duemila a una protagonista che vive nell'Ottocento. Nonostante ciò, il lato femminista della saga continua a latitare, poché, dal momento che la protagonista vorrebbe diventare medico legale e dovrebbe, quindi, brillare per intelligenza e doti deduttive, la vediamo sempre come una donzella impaurita, in pericolo e che si sdilinquisce davanti a vestiti sbrilluccicosi. Ora, non c'è niente di male nell'amare la moda, ma il punto centrale della narrazione avrebbe dovuto vertere sull'indagine che avrebbe dovuto portare alla cattura dell'assassino, non sugli psicodrammi di Audrey Rose che si distrae mentre è alle calcagna di un potenziale sospettato perché una vetrina espone un bell'abito. Queste dinamiche sminuiscono il valore della lotta femminista di quegli anni e appare come un tentativo dell'autrice di non offendere nessuno. Ma quando si parla di diritti civili, non si può fare tutti contenti, bisogna prendere una posizione chiara, e mostrare una protagonista in balia degli eventi più preoccupata del suo aspetto (in un periodo in cui le donne non avevano altro che quello) che di catturare un pericoloso assassino a piede libero e guadagnarsi un posto in una prestigiosa accademia di medicina, non è prendere una posizione chiara. Come si è già accennato, in questa saga il romance ha più spazio e peso del mistery, poiché alla fine della narrazione l'assassino si fa avanti da sé (quindi non viene scovato grazie alle doti -inesistenti- della protagonista) e non ha nemmeno un reale movente. 
Comunque, non è tutto da buttare via, perché tutto sommato è un libro che intrattiene, ma se state cercando qualcosa di più pretenzioso, con azione e riflessioni profonde, di sicuro non è il libro giusto, se, invece, volete qualcosa di leggero e amate i libri d'amore, potrebbe fare al caso vostro, dal momento che, più che il mistero, in questa serie sembra essere centrale la storia d'amore tra i due protagonisti. Infatti, Thomas continua a essere il personaggio forte della saga che riesce in innumerevoli occasioni a far risaltare Audrey Rose. Un altro punto a fravore è senza dubbio l'estetica del libro: Oscar vault sa cosa vogliono i lettori dal punto di vista della grafica ed è in grado di darglielo. In sostanza, questa serie ha spaccato in due la critica, se desiderate leggerla è meglio farlo senza pregiudizi e vedere se fa per voi.

14 commenti:

  1. Questa è una serie che voglio leggere anche io. Complimenti per la bellissima recensione

    RispondiElimina
  2. Adoro le tue recensioni perché sei sempre precisa e non ti fai problemi a dire tutto quello che pensi! Io ammetto che questa saga non l'avevo neppure presa in considerazione e ora che leggo che predomina l'elemento romance so che non fa al caso mio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, mi fa piacere che apprezzi <3 ci tengo a essere sempre onesta perché voglio che le persone non facciano eventuali acquisti sbagliati per colpa mia, mi sentirei responsabile. Nel terzo l'elemento romance sarà ancora più presente

      Elimina
  3. Io la devo ancora leggere ma già ho capito che non sarà il libro della vita. Magari da prendere alla leggera. Ma l'edizione è così sofisticata e bellissima che comunque gli darò una possibilità

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'edizione è molto bella, senza dubbio. Brava, non farti aspettative troppo alte

      Elimina
  4. Caspita, sembrava così promettente anxhe se sui retelling di Dracula per me un capolavoro e’ davvero dura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me la parte più problematica non è stata tanto la storia, per quanto problematica e sconclusionata, quanto il modo sbagliato di ritrarre il femminismo e la figura femminile di quegli anni

      Elimina
  5. Concordo con tutto, purtroppo questa serie non mi sta convincendo per nulla...

    RispondiElimina
  6. Ciao! Invece a me è piaciuto davvero tanto. In generale ho apprezzato tutti e tre i libri, ma questo è il mio preferito! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Temo che al di là della qualità, non sia il mio genere. Il romance proprio non fa per me

      Elimina
  7. Già dal fatto che ci sia la parte romance che domina la lettura mi fa un po’ storcere il naso, comunque devo leggere il primo perché ormai l’ho ordinato, ma se non mi piacerà credo che salterò gli altri e poi per una come me che come riferimento ha nella vita Dracula di Bram Stoker, potrebbe essere difficile scendere a compromessi con questo libro. Vedremo! Come sempre una recensione chiara ed esauriente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille di essere passata, mi fa sempre piacere il tuo riscontro! Dai, vedi se ti piace il primo, deciderai tu cosa pensarne

      Elimina

A Study in Drowning - La Storia sommersa

Titolo: A Study in drowning - La Storia sommersa Titolo originale: A Study in Drowning Autrice: Ava Reid Traduttore: Paolo Maria Bonora Ling...