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Titolo: Una storia di magia
- Titolo originale: A tale of magic
- Autore: Chris Colfer
- Traduttore: Tommaso Varvello
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 978-8817145787
- Editore: Rizzoli
Trama
In una sezione segreta della biblioteca in cui lavora, Brystal trova un
libro che le svela un mondo incredibile e una stupefacente verità: è una
fata! Ma nel Regno del Sud alle donne è proibito leggere e la magia è
illegale, così Brystal viene rinchiusa nel terribile Centro di
correzione Altostivale. È solo grazie all'intervento della misteriosa
Madame Tempofiero che riesce a scappare e a cominciare una nuova vita in
un'accademia di magia! Quando però Madame Tempofiero è costretta a
partire per risolvere un problema urgente, Brystal e i suoi compagni di
classe si ritroveranno a combattere da soli contro l'oscurità che
minaccia il destino del mondo e della magia stessa. Ma ci riusciranno?
Età di lettura: da 10 anni.
Recensione e commento
Molte persone parlano del genere fantasy come di qualcosa per ragazzini. Al di là del qualunquismo intrinseco di certe affermazioni, non c'è niente di male nello scrivere, e ancora meno nel leggere, romanzi per ragazzi, soprattutto perché parlare ai più giovani e condividere certi messaggi non è affatto semplice. La recensione di oggi riguarda l'ultima fatica di Chris Colfer, che non è la perfezione fatta romanzo, ma ci si avvicina vertiginosamente. L'autore affida a una storia delicata, semplice e classica il compito di parlare della diversità e dell'accettazione di sé e del prossimo sotto ogni aspetto possibile e critica ferocemente le ipocrisie della società e i dogmi della Chiesa, senza risparmiare nessuno. I più giovani probabilmente non coglieranno ciò che si cela dietro affermazioni come "la magia non è una scelta. L'ignoranza è una scelta. L'odio è una scelta. L'esistenza di qualcuno non è mai una scelta, o una colpa, e di certo non è un crimine" o ancora "e allora perché il Signore ha creato la magia se la odia così tanto?", ma a un lettore più adulto non sfuggirà di capire che tutte queste frasi sono delle risposte a chi, nella realtà, chiama altre persone "abomini", le ostracizza, le uccide per strada, spesso per via del proprio orientamento sessuale o per la propria diversità, anche a costo di farlo in nome di una fede che non rispetta più i suoi principi originali, o che delle certe uniformi a righe richiamano quelle utilizzate durante uno dei periodi più bui della Storia. Chris Colfer affida la salvezza del mondo agli ultimi, ai diseredati, ai disadattati, ai giocattoli messi da parte perché rotti e lo fa in modo quasi sempre impeccabile, senza mai risultare fuori luogo o paternalista. La protagonista è Brystal, una ragazza in un mondo creato da e per uomini, che non le consentono nemmeno di avere accesso alla cultura perché sono spaventati dal potere che le donne potrebbero assumere nella società. Combattendo contro l'immancabile cattivo, che in questo tipo di romanzo rappresenta sempre il male supremo, quello che in realtà succede è che si combattono l'ipocrisia, l'odio, la ghettizzazione, arrivando ad accettare sé stessi, inclusi quei lati di sé che la società marchiava come difetti.
C'è molto altro da dire su questo libro: gli eventi si svolgono i ordine cronologico proprio per mostrare come il raggiungimento dell'Accademia di Magia non sia soltanto una parte funzionale alla narrazione, ma proprio un punto cardine, un luogo sicuro per chi prima non si sentiva accettato da nessuna parte. I personaggi sono ben caratterizzati, per quanto lo consenta il genere che, appunto, rivolgendosi ai più giovani, non deve rendere le cose complicate. Su tutti, spicca decisamente Lucy, una fata fuori dal comune e semplicemente esilarante in ogni cosa che dice o fa. In questo caso, arriva una delle piccole note dolenti del libro, perché Brystal, la protagonista, risulta un po' overpower, poiché la sua crescita è quasi inesistente, dal momento che sin dalla prima pagina risulta saggia, risoluta e compassionevole.Una delle piccole diversità attribuite ad alcuni personaggi per avvicinarli ai piccoli lettori è quella della "magilessia", una sorta di disturbo dell'apprendimento magico simile alla dislessia. Idea geniale ma trattata frettolosamente e in modo eccessivamente didascalico, troppo letterale e questo è davvero un peccato, perché se la questione fosse stata maggiormente approfondita, magari mostrando un maggiore conflitto interiore e se la trama a un certo punto del libro non rallentasse, questo romanzo sarebbe stato perfetto sotto ogni aspetto.
Si tratta, in conclusione di difetti marginali, perché il centro di questo libro non è la trama in sé, quanto insegnare ai bambini l'inclusività e introdurli a temi importanti come la comunità LGBTQI+, la diversità sull'aspetto esteriore, le difficoltà di apprendimento, la religione, in modo quasi pedagogico. Se non sapete cosa regalare ai vistri figli, o nipoti o bambini che conoscete per Natale, tenete a mente questo libro, perché da grandi vi ringrazieranno.
Sembra il libro fatto apposta per me da come ne parli!! Grazie perché non lo conoscevo
RispondiEliminaSapevo che a te sarebbe piaciuto! È molto adatto a spiegare certi fenomeni ai più piccoli
EliminaSembra un libro molto interessante, la parte dedicata alla Chiesa mi interessa molto visto che l'ho sempre guardata in modo molto critico.
RispondiEliminaAh, qua non si fanno prigionieri e non si mandano a dire! Veramente ce n'è per tutti
EliminaFrancamente dopo la tua recensione lo prenderei perché sembra un libro molto interessante e soprattutto che racchiude messaggi importanti!
RispondiEliminaQuesto libro è molto utile per spiegare certe cose ai bambini
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