- Titolo: Luna Nera
- Autrice: Tiziana Triana
- Lingua originale: italiano
- Codice ISBN: 978-8845400810
- Editore: Sonzogno
Italia, campagna laziale, Diciassettesimo secolo. La giovane Adelaide
(Ade), sedici anni, corre e tiene per mano suo fratello Valente, che è
ancora un bambino. Deve fuggire da Torre Rossa e dalla casa in cui è
cresciuta, perché l'accusa che le pende sulla testa porta dritta al
rogo: stregoneria. Nel folto del bosco si nasconde un gruppo di donne
che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da
dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la comunità
ha messo al bando. E qui ― in un mondo di sole donne, ciascuna delle
quali ha una misteriosa avventura alle spalle e porta il nome di
un'antica città scomparsa ― che Ade e il suo fratellino trovano rifugio:
saranno iniziati alle arti del gruppo e ai loro segreti rituali,
nell'attesa, trepida e inquieta, che si compia la grande Profezia. A
questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia
spietata i Benandanti, una congrega di uomini forti con un solo nemico,
le streghe, e un potente sostenitore, la Chiesa cattolica; credono che
quelle donne nei boschi siano una terribile minaccia, e sono decisi a
sterminarle. Tutti, meno uno: Pietro, il figlio del capo dei Benandanti,
che non crede alle superstizioni e, soprattutto, si è innamorato di Ade
dal primo momento in cui l'ha vista. Quando scoppierà la battaglia
finale tra questi nemici giurati, si scoprirà quanto labile sia il
confine tra realtà e magia, tra falsità e conoscenza, e perfino tra
maschile e femminile. E quanto, nella vita, l'incantesimo più difficile
di tutti resti ancora quello di crescere.
Recensione e commento
Chiudere Luna Nera una volta concluso lascia una sensazione di perplessità, perché fare un bilancio tra lati positivi e negativi è complicato. Ad esempio, in questo libro ambientato a cavallo tra Cinque e Seicento gli anacronismi non mancano, ma non danno eccessivamente fastidio nel momento in cui sono funzionali alla narrazione e lo stile di scrittura dell'autrice riesce a colmare le lacune storiche.
Infatti, Luna Nera si rivolge a un pubblico di contemporanei, tanto che di romanzo storico resta ben poco: le idee dei personaggi sono molto moderne non soltanto tra le streghe, che sono tradizionalmente associate alla rottura degli schemi sociali, ma anche il più bigotto dei campagnoli ha un livello di scolarizzazione alto a sufficienza da permettergli di leggere la Bibbia e interpretarla a proprio piacimento. Di per sè, questo non è necessariamente un difetto, proprio visto il target del romanzo e dato il suo obiettivo di mostrare quanta strada è stata fatta e quanta ancora ce ne sia da fare in materia di diritti delle donne, ma a un lettore che cerca l'accuratezza storica, questo dettaglio potrebbe risultare insopportabile o imperdonabile. Uno dei punti interessanti di Luna Nera è il contrasto di trattamento riservato a donne e uomini: un uomo che prescrive infusi viene chiamato medico, una donna che fa la stessa cosa viene bruciata sul rogo. Anche lo stile di scrittuta di Tiziana Triana è molto piacevole e rende la narrazione agevole, tanto che riesce a dire in poche frasi dei concetti complessi che restano facilmente impressi nella mente del lettore. Le relazioni tra le protagoniste in sè è qualcosa su cui vale la pena spendere due parole, dal momento che sono proprio i rapporti tra donne a essere centrali, per mostrare che è l'unione tra di loro a farle diventare forti. Questo è un atteggiamento che imparano dagli uomini, i quali non hanno bisogno che gli venga insegnato: le donne vengono messe le une contro le altre sin da bambine e viengono educate a guardarsi le une dalle altre, perché portatrici del peccato originale, gli uomini, invece, condividono sempre lo stesso spirito da spogliatoio che li porta a spalleggiarsi a vicenda.
Chiudere Luna Nera una volta concluso lascia una sensazione di perplessità, perché fare un bilancio tra lati positivi e negativi è complicato. Ad esempio, in questo libro ambientato a cavallo tra Cinque e Seicento gli anacronismi non mancano, ma non danno eccessivamente fastidio nel momento in cui sono funzionali alla narrazione e lo stile di scrittura dell'autrice riesce a colmare le lacune storiche.
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Una nota dolente, invece, è costituita dal finale, poiché fino a circa due terzi del libro la magia è qualcosa che si amalgama alla realtà in modo molto discreto, come oggetti che si spostano o classiche pozioni cucinate in un calderone, mentre sul finale diventa repentinamente la magia dei cartoni animati delle W.I.T.C.H. in piena opposizione con tutto quello che si era visto in precedenza nel libro. Anche in questo caso, è chiaro l'intento dell'autrice di usare una metafora per comunicare un messaggio con l'uso dei poteri delle streghe, ma diventa veramente eccessivamente letterale e il finale si sfilaccia molto e perde di credibilità, anche per il fatto che gli eventi sul terminare del romanzo sono narrati in modo così concitato da perdersi l'uno nell'altro e confondersi.
Luna Nera era un libro con un potenziale altissimo, sia per contenuti che per scrittura, che purtroppo si è perso per strada e ha reso impossibile apprezzare questo romanzo al cento percento.
Avevo visto la serie tratta da questo libro e mi era piaciucchiata nonostante fosse povera di trama... Il libro non so se lo leggerò
RispondiEliminaAllora la terrò in considerazione per una visione poco impegnativa
EliminaEssendo amante del genere, quando ne hanno annunciato l’uscita ero pronta a prenderlo, poi ho letto molte opinioni negative e la tua mi ha dato il colpo di grazia! Credo proprio che ne farò a meno !
RispondiEliminaA me dispiace sempre stroncare un libro, specie se ha del potenziale, come in questo caso. Non mi sento di buttarlo completamente via, perché effettivamente ci sono degli aspetti positivi, ma non so quanto possano salvarlo
EliminaChe peccato, mi ispirava come titolo ma la tua recensione mi ha convinto a non leggerlo perché abbiamo pareri molto simili e temo non mi piacerebbe
RispondiEliminaPurtroppo è un vorrei ma non posso e ci sono molti libri che attendono di essere letti
EliminaPurtroppo molti libri hanno un potenziale altissimo ma poi lo sviluppo è lacunoso... Peccato perché sembrava interessante!
RispondiEliminaEra partito bene
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