- Titolo: Qui nel mondo reale
- Titolo originale: Here in the Real World
- Autrice: Sara Pennypacker
- Traduttore: Paolo Maria Bonora
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788817149020
- Editore: Rizzoli
Trama
Ware non vede l’ora di trascorrere l’estate perso nel suo mondo, a
sognare di cavalieri medievali e, in generale, per i fatti suoi. Ma i
genitori lo iscrivono all’odiato centro estivo, dove dovrà sopportare
“interazioni sociali significative” e tutte le attività previste per i
cosiddetti ragazzi normali. Quando scopre una chiesa in rovina poco
distante, l’estate prende una piega decisamente più avvincente. In mezzo
alle macerie incontra una ragazzina che coltiva papaye. Si chiama
Jolene e non lo accoglie di certo a braccia aperte; prima cerca di
cacciarlo, poi non smette di prenderlo in giro e dirgli che lui non vive
nel mondo reale. Per quanto siano diversi, i due hanno però una cosa in
comune: per loro quel posto diventa un rifugio. Un rifugio minacciato,
purtroppo, che Ware è deciso a salvare seguendo le regole del codice
cavalleresco. Ma com’è un eroe nella vita vera? E cosa possono fare due
ragazzini da soli?
Recensione e commento
Qui nel Mondo Reale è un candidato ufficiale a miglior libro del 2021. In questo struggente romanzo per ragazzi conosciamo Ware, un ragazzino di undici anni silenzioso e introspettivo, ipersensibile e dolorosamente empatico, definito strano dai suoi genitori e da tutte le figure autorevoli della sua vita, motivo per cui la sua autostima traballa pericolosamente. In alcuni punti della storia particolarmente malinconici, Ware esprime il desiderio di non essere mai nato, dal momento che è una delusione totale per i suoi genitori, i quali, però, sono troppo impegnati a fare i doppi turni per preoccuparsi di non essere deludenti per lui. Per la crescita della sua autostima, sarà vitale la sua amicizia con Jolene, una bambina che sembra una settantacinquenne, tanto è disillusa verso la vita. Jolene coltiva papaye, in modo da poter avere dei soldi per la stabilità economica che tanto sogna, ed è ossessionata dal riutilizzo: per lei nulla è irrecuperabile e le piace dare una nuova vita agli oggetti che per gli altri sono immondizia. Lei stessa, abbandonata su uno zerbino come si fa con il secchio dell'umido, vorrebbe essere vista diversamente. Anche Ware ha un'ossessione, quella dei cavalieri medievali e vive seguendo i loro dettami e mettendo la sua vita al servizio del prossimo, infatti questo atteggiamento si riflette non solo nell'aiuto che darà alla sua nuova amica, ostinatamente, per tutto il libro, ma anche nell'atteggiamento di protezione nei confronti dei genitori, a scapito dei propri desideri.
Entrambi hanno una formazione stupenda, perché lei comincerà ad avere un po' di speranza per il futuro e di fiducia verso il prossimo, mentre Ware riuscirà a dare valore a ciò che lui desidera per sé. La sua crescita è quella che dovremmo avere tutti, poiché diventa la versione migliore di sè stesso, secondo i suoi standard, senza preoccuparsi delle aspettative altrui. Impara ad accettarsi, senza essere autoindulgente. Scopre che ci sono effettivamente delle cose che gli riescono bene e che non riuscicva ad aprirsi e a fare gruppo con gli altri (come la mamma che lo definisce "antisociale" tanto vorrebbe) solo perché non aveva ancora trovato qualcosa in cui fosse abile e che lo facesse sentire sicuro di sé. Così come Jolene, anche lui aveva solo bisogno di vedere il mondo da un'angolazione diversa, perché è vero che il mondo reale non è il Pese della Giustizia, come lo canzona Jolene, ma è vero che loro hanno il potere di cambiare alcuni degli eventi che gli accadono e migliorarne una parte, perché in fin dei conti non siamo canne (o papaye) al vento.
Se volete piangere, vi consiglio Pax, della stessa autrice |
Qui nel Mondo Reale è chiaramente un libro struggente e malinconico, ma con un ottimo messaggio di fondo, il libro che ogni undicenne stramboide vorrebbe leggere e in cui ogni adulto che è stato un undicenne stramboide si rispecchierà.
Mi piacciono molto questi libri per ragazzi che però toccano temi importanti e scavano nel profondo del lettore, anche quello un po' cresciuto
RispondiEliminaVero, i libri per ragazzi fatti bene sono quelli che si apprezza da adulti
EliminaChe bella recensione! Questi libri mi piacciono molto e penso che questo possa essere un buon candidato come prossima lettura
RispondiEliminaFai bene a leggerlo, è veramente adorabile
EliminaHahah me fai morire!! Ogni undicenne stramboide vale anche dopo i 30?
RispondiEliminaSiamo tuttə dodicenni stramboidi
EliminaDalla descrizione il protagonista sembra la mia versione maschile ad undici anni. Ero uguale e non sono cambiata molto! Va dritto in Wish list 😍
RispondiEliminaSiamo in due! Anche io ero e sono come lei. Io questa autrice te la straconsiglio, è una garanzia, io sono andata a occhi chiusi
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