mercoledì 23 febbraio 2022

L’Incredibile Famiglia Appenzell


Buongiorno, bella gente! Spero stiate bene e che vi godrete questa recensione che ho potuto fare grazie all’evento organizzato dalla mia amica Franci e alla casa editrice che mi ha fatto omaggio di questo libro che, già ve lo anticipo, mi ha commossa. Senza ulteriori indugi, cominciamo.

  • Titolo: L’Incredibile Famiglia Appenzell
  • Titolo originale: L’Etonnante Famille Appenzell
  • Autori: Sébastien Perez, Benjamin Lacombe
  • Codice ISBN: 9788817155311
  • Casa editrice: Rizzoli
Trama

Da un matrimonio segreto nasce una famiglia speciale. Questa è la sua storia. Un volume prezioso per un racconto deliziosamente dark che ci parla del diritto di ciascuno a essere “unico” e “diverso”. Con le meravigliose illustrazioni di Benjamin Lacombe.

Recensione e analisi

L’Incredibile Famiglia Appenzell potrebbe essere uscito da un film burtoniano (o un film burtoniano potrebbe essere stato tratto da questo libro), non solo per i disegni in tinte smorte, ma anche per l’esaltazione del diverso. All’interno di questo libro la prosa funge da didascalia per accompagnare le fotografie che narrano le vicende di questa straordinaria famiglia e non nomina mai la loro diversità, che viene, invece, mostrata sempre e solo tramite immagini. È sempre la bellezza, canonicamente intesa e socialmente accettata, ad essere menzionata, perché la stranezza, la particolarità, che per il mondo esterno sono deformità, all’interno di questa famiglia sono, invece, semplice normalità e la normalità non ha bisogno di essere discussa. 

Per citare una grande scienziata del calibro di Marie Curie “Nella vita non c’è niente da temere, solo da capire”. Ed è questo il pensiero ricorrente mentre si sfoglia le pagine di questo  libro: persone con un aspetto fuori dal comune che non vorrebbero altro dalla vita se non essere normali, a volte persino rinunciando a qualcosa, addirittura menomandosi, rinunciando alla loro specialità pur di essere come gli altri. Fa riflettere molto perché chiunque di noi si illude di essere speciale, ma nella realtà esserlo davvero non porta mai una vita semplice. Si diventa quindi soggetti a incomprensioni e fraintendimenti dovuti principalmente al proprio aspetto, ma soprattutto si deve fronteggiare le difficoltà di abitare un mondo a misura di normodotati, un mondo che chiude le persone come gli Appenzell nei circhi per fenomeni da baraccone e, più tardi, li sterminerà nei campi di concentramento in nome di una purezza della razza che non è mai esistita. E qui sorge la vera questione portata dal libro: chi sono i veri mostri? Quelli con un aspetto straordinario, o quelli che non comprendono né vogliono farlo? La risposta è abbastanza scontata.


La struttura stessa del libro è interessante, perché si presenta come un album fotografico di famiglia come si usavano tra fine ‘800 e inizio ‘900, che avevano le pagine nere, mentre le fotografie erano sui toni del seppia, prima di essere in bianco e nero. Le fotografie erano a loro volta montate su un supporto di carta su cui erano riportati il nome della persona e quello del fotografo. Questo tipo di fotografia era chiamata carte de visite. Ma L’Incredibile Famiglia Appenzell non ci mostra solo les Cartes de visite, ma anche altri tipi di fotografia, come quella mortuaria, usanza ai nostri occhi macabra, ma che in quegli anni era l’unica possibilità di testimoniare il passaggio sulla terra di alcune persone decedute (a volte prematuramente) e di serbarne ricordo. 

Il terzo utilizzo che veniva fatto della fotografia era quello per creare i biglietti da visita per gli artisti, come quelli circensi. È già stato detto, in questo articolo, che gli Appenzell si distinguono per la loro diversità, in un periodo storico in cui andavano di moda gli spettacoli di freaks e i sideshow, spettacoli di fenomeni umani (veri o contraffati) come donne con tre gambe, uomini forzuti, o tatuati o donne barbute, insomma, tutto ciò che oggi sarebbe nel Guinness dei primati, in epoca vittoriana si trovava nei circhi e questo libro ce ne dà una testimonianza. 

Un libro breve, ma estremamente studiato nella forma e nei contenuti, che riesce a toccare tante corde importanti e lo fa tramite un supporto originale e una grande ricerca storica, omaggiando la fotografia e trattando con estremo rispetto categorie di esseri umani che spesso sono tutt’oggi stigmatizzate. L’Incredibile Famiglia Appenzell fa riflettere sul proprio concetto di specialità, se valga la pena essere speciali e cosa sia la normalità vista da persone che normali non sono, ma alle volte vorrebbero esserlo.


Fonti:

Cosa vediamo quando leggiamo L’Incredibile Famiglia Appenzell

Il Circo Farfalla

La vera storia delle gemelle siamesi Bette e Dot in AHS Freaks show | BarbieXanax

La vera storia di Pepper - Schlitzie AHS Freak show | BarbieXanax

La triste storia della donna più brutta del mondo | Bix's Coven BarbieXanax

Il vero museo di AHS Freak Show | BarbieXanax

Carte de Visite

BBC Fotografia mortuaria (per stomaci forti)

6 commenti:

  1. Ho amato come te questo libro ❤ per le illustrazioni e per il messaggio stupendo che porta

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  2. Ho adorato anche io questo albo per me sei riuscita a catturarne perfettamente l'essenza❤️

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  3. Che meraviglia 🤩 mi è piaciuto moltissimo

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  4. Un libro che ho amato! Un inno alla diversità e a tutto in ciò in cui credo !

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  5. Amato anch'io immensamente. Ho adorato le illustrazioni, le storie dei personaggi e il messaggio che gli autori hanno voluto dare. Davvero un piccolo gioiello!

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  6. Ho adocchiato anche io questo libro! Trovo la copertina le illustrazioni, ma sopratutto il messaggio che manda, davvero stupendi! :)

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