martedì 17 gennaio 2023

La Maledizione della Famiglia Flores

  • Titolo: La Maledizione della Famiglia Flores
  • Titolo originale: A Maldição das Flores
  • Autrice: Angélica Lopes
  • Traduttrice: Sara Cavarero
  • Lingua originale: portoghese
  • Codice ISBN: 9788804756637
  • Casa editrice: Mondadori
Trama


La casa della famiglia Flores ha le finestre azzurre, un giardino curato, ed è un luogo speciale: ogni giorno un piccolo gruppo di donne si riunisce al suo interno per ricamare tovaglie, centrotavola, fazzoletti e veli. È il 1918 e Bom Retiro, una tranquilla cittadina nella regione del Pernambuco, nel Nordest del Brasile, vive gli anni di una dittatura violenta, che minaccia e reprime soprattutto la voce delle donne. Ma a casa Flores è diverso: un'oscura maledizione, che vede morire in giovane età tutti gli uomini della famiglia, ha trasformato questo posto in una roccaforte al femminile, dove Vitorina, che ha imparato l'arte segreta del ricamo fino ad allora appannaggio delle suore in convento, la trasmette alle altre. Tra queste, Zia Firmina, la più anziana, fervente cattolica e custode del segreto che grava sulla famiglia; Eugênia, promessa in sposa contro il suo volere a un uomo violento e più vecchio di lei; e Inês, che utilizza un codice fatto di punti ricamati inventato da Eugênia per aiutare quest'ultima a liberarsi di lui. Un vero e proprio linguaggio segreto attraverso cui progettare la fuga.

Una storia che arriva, un secolo dopo, nella Rio de Janeiro di oggi, consegnata sotto forma di un prezioso merletto ad Alice, pronipote di una delle donne Flores: una ragazza dai capelli blu, ribelle, che insieme alla compagna Sofia ricostruirà le vicende della sua famiglia. Sarà riuscita Eugênia a sfuggire al proprio destino? E qual è il segreto nascosto dietro la misteriosa maledizione?

Una toccante storia di solidarietà al femminile, narrata con l'eleganza di un'arte antica e capace di trasmettere il valore del coraggio e della libertà


Recensione e commento


La lettura di La Maledizione della Famiglia Flores è capitata in modo quasi casuale, ma quando Flavia mi ha proposto la lettura di questo libro sapevo, per via del mio vissuto personale, di non poter farmelo scappare.


Non me ne sono pentita: raramente mi è capitato di leggere un romanzo tanto ben bilanciato in ogni sua parte. Infatti, con meno di 230 pagine, questo libro non tira per le lunghe la trama, né la chiude frettolosamente. Non dice mai in dieci parole quello che può essere detto in quattro e riesce a raccontare una storia che intreccia tragedia e speranza con una delicatezza e una dignità estreme. Nonostante non edulcori mai le dinamiche di violenza, esse non vengono nemmeno spettacolarizzate o utilizzate per scioccare: trattandosi di cose che sono successe e continuano a succedere, il tatto dell’autrice nel mostrare senza sfociare nella pornografia del dolore è ammirevole.


Se vi è mai capitato di leggere libri come Il Giardino degli Incontri segreti, di Lucinda Riley, o Pomodori verdi fritti, di Fannie Flagg, conoscerete bene la struttura che alterna passato e presente coinvolgendo protagoniste diverse. Il passato, qui, svolge un ruolo fondamentale per spiegare dei nodi del presente ed è di fatto la parte più importante. Ho apprezzato tantissimo le vicende di queste donne del XX secolo perseguitate da una maledizione che le priva degli uomini della loro famiglia, ma la questione ha dei risvolti estremamente positivi nella vita quotidiana, specialmente in termini di libertà, poiché non avere un padre consente loro di non essere date in sposa senza consenso e non avere marito consente loro di essere indipendenti e dover rendere conto solo a sé stesse. 


Un posticino speciale in La Maledizione della famiglia Flores è riservato al ricamo, attività tradizionalmente legata al ruolo di genere della donna che sta a casa con il marito che va fuori a guadagnare il salario, mentre qui rappresenta in prima battuta un’attività retribuita, in grado di offrire indipendenza economica, e in secondo luogo un modo di comunicare in codice tra le donne della storia, creando una sorellanza. Infatti, Inês e le altre saranno unite come ricami fatti dello stesso filo così come le Flores di passato e presente. Allo stesso modo, i colori del ricamo sono importanti, perché rappresentano il modo in cui il ruolo della donna è cambiato nel tempo: i ricami del XX secolo erano bianchi, poco vistosi e delicati, mentre quelli eseguiti nel 2010 da Alice sono chiassosi, colorati e vibranti, come lei e la sua rabbia per le ingiustizie che subisce. Il rapporto con le sue radici e le risposte sulla sua famiglia saranno importanti per riuscire a recuperare il rapporto sfilacciato con sua madre e ammorbidirsi un po’ nei suoi confronti, quindi, nonostante Alice si veda poco, ho amato il suo arco di formazione.

Nota di assoluto merito per lo stile: la voce narrante onnisciente fornisce spesso anticipazioni su come andranno le cose e, nonostante in alcuni casi si conosca già il tragico finale o il lieto fine, non si riesce a staccarsi dal libro.

La Maledizione della Famiglia Flores è uno dei libri in cui ho maggiormente visto me stessa e alcune delle mie tradizioni. So di essermi dilungata decisamente meno del solito, ma è solo perché questo libro non vuole strafare: ci sono quattro cose e si impegna a fare bene quelle. Se state cercando una lettura che scorra via in poco tempo, ma che tratti temi importanti senza essere pesante, questo è decisamente un romanzo che non potete farvi sfuggire.

2 commenti:

  1. Si vede che il libro è breve ma intenso, credo che lo mettere in wishlist!

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  2. Tanto di cappello a questo libro per il suo buon bilanciamento. Non sempre gli autori riescono e spesso si creano libri lunghissimi ma che perdono il punto della storia. Apprezzo anche lo stile di scrittura che hai descritto. Forse da trama non mi sarei soffermata ma la tua descrizione, cambia la mia prospettivs

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