venerdì 16 giugno 2023

Le Bugie della nostra Vita

 Buongiorno, o buona sera, bellezze! Oggi vi porto una lettura a tema per il mese del pride. Ringrazio di cuore la mia amica Franci per aver organizzato e la casa editrice per la copia omaggio.


  • Titolo: Le Bugie della nostra Vita
  • Titolo originale: Дни нашей жизни
  • Autore: Mikita Franko
  • Traduttore: Corrado Piazzetta
  • Lingua originale: russo
  • Codice ISBN: 9788804771524
  • Casa editrice: Mondadori

Trama


Mikita ha solo cinque anni quando muore la sua mamma. Da quel momento, va a stare dallo zio Slava, nella casa in cui il giovane abita insieme al compagno, Lev. La convivenza non parte col piede giusto, ma piano piano i tre diventano una vera famiglia. I problemi cominciano con l'inizio delle scuole elementari, perché per nessun motivo Miki dovrà raccontare il loro segreto. Nessuno dovrà mai sapere che è stato cresciuto da una coppia gay. Nella Russia di Putin, infatti, la diffusione di questo dettaglio metterebbe a rischio il loro nucleo famigliare. A lungo andare, però, questa girandola di bugie travolge Miki portandogli via la spensieratezza. Crescendo, diventa un adolescente rabbioso, aggressivo, cade in depressione. Quando poi si rende conto di essere attratto dai ragazzi, gli sembra di vivere un incubo: sta diventando la prova vivente di quanto sostiene la propaganda del regime, ovvero che le coppie omosessuali crescono figli omosessuali. Ci vorrà tempo, e tanti fallimentari tentativi di innamorarsi delle ragazze, prima che Mikita faccia pace con se stesso e con la propria sessualità...

Le bugie della nostra vita è un romanzo intenso che punta dritto al cuore raccontando senza ipocrisie una storia estremamente attuale con uno stile fresco e brillante che regalerà al lettore non poche risate.


Recensione e commento

Per il mese del pride mi sembra giusto portarvi anche una lettura a tema sul blog, per cui l’occasione di leggere Le Bugie della nostra Vita è capitata a fagiolo.

Le Bugie della nostra Vita non è il solito libro scritto da una donna etero che feticizza una coppia gay per farla sembrare carina e coccolosa per compiacere il pubblico, anzi, è un romanzo fortemente politico, ambientato e persino pubblicato in Russia, cosa che per me è di per sé sufficiente a definirlo coraggiosissimo. 

Manifestazione sulla piazza Rossa.
Dal 2013 viene ufficialmente punita “la promozione
tra i minori delle relazioni non tradizionali”

Protagonista della storia è Miki, un bambino che, persa sua madre, viene adottato dallo zio, che se ne prede cura assieme al suo compagno, per quanto sia qualcosa che non può mai e poi mai essere dichiarato all’esterno delle mura domestiche. Poiché, come tanti fenomeni contemporanei, anche Le Bugie della nostra Vita è nato sul web, la natura di ogni capitolo è episodica e ciascuno di loro racconta, in ordine cronologico, un aneddoto della vita di Miki. Attraverso i suoi occhi e la sua crescita noi percepiamo quanto il suo cervello diventi via via ipervigile a causa della paura di essere strappato da una famiglia che non è perfetta ma che lo ama, viviamo tutto il dramma della sua infanzia quando scopre di non potersi mai effettivamente aprire e raccontarsi se non nella versione studiata e concordata con i suoi genitori adottivi. L’entrata nell’adolescenza, poi, è la parte più traumatica perché si tratta della fase della vita in cui si crea conflitto con i propri genitori e si cerca la propria identità altrove, cosa che Miki non può fare, proprio perché non può realmente confidarsi o raccontare cosa gli passi per la testa, cosa che in numerose occasioni rischia di consumare dall’interno un ragazzino sensibile e introspettivo come lui. Anche la sua famiglia viene raccontata senza filtri e senza ipocrisie: i suoi genitori sono intrinsecamente delle brave persone, ma con i loro spigoli, i difetti caratteriali che possono rendere difficile una convivenza, specie quando, citando il libro, l’unica alternativa russa è quella tra violenza e altra violenza e quando si deve avere a che fare con la propria e altrui omofobia interiorizzata. Non si può accusare Le Bugie della nostra Vita di tokenismo, dato che tutte le persone rappresentate sembrano vere nel loro essere tante cose alla volta, non tutte buone e non tutte cattive.

L’autore

Con uno stile molto semplice, che cambia prosa e sintassi in base all’età del protagonista, Mikita mi ha smosso tantissime riflessioniche, ad esempio la compassione per un ragazzino normale che si trova a soffrire per il semplice trovarsi in un Paese in cui l’omofobia è talmente istituzionalizzata, con la scusa di pensare al benessere di bambini, che situazioni come la sua devono essere portate avanti in clandestinità perché l’esistenza di persone appartenenti alla comunità LGBTQAI+ non è nemmeno presa in considerazione. Insomma, Mikita ha a che fare con uno Stato che si trincera dietro alla retorica del “bisogna pensare ai bambini” e pertanto vieta la “propaganda gay”, ma il solo risultato che ottiene è quello di lasciare ai margini persone come lui, senza nemmeno contemplarne l’esistenza.

Unico difetto di questo libro scorrevole e gradevole anche nel suo essere schierato è che la sua natura episodica in certe parti sfocia in piccole contraddizioni oppure chiude alcune cose un po’ frettolosamente.

Sicuramente, Le Bugie della nostra Vita è un libro che merita davvero di essere letto, specialmente in questo mese del pride perché ne racchiude innegabilmente l’essenza dato racconta le reali istanze della comunità di cui parla.

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