giovedì 30 aprile 2020

La Memoria di Babel




  • Titolo: La Memoria di Babel
  • Titolo originale:La Mémoire de Babel
  • Autrice: Christelle Dabos
  • Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
  • Lingua originale: francese
  • Codice ISBN: 9788833571393
  • Pagine: 482
  • Editore: Edizioni e/o
Trama

 Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn? Nel terzo volume della saga Christelle Dabos ci fa esplorare la meravigliosa città di Babel. Nel cuore di Ofelia vive un segreto inafferrabile, chiave del passato e, nello stesso tempo, chiave di un futuro incerto.


Recensione

Il terzo libro della saga dell'Attraversaspecchi è senza dubbio un libro di ottimo livello, scritto da un'autrice con una fantasia senza pari, soprattutto in questo periodo in cui molti libri fantasy sembrano fatti un po' in serie e di cui è già prevedibile il finale. Tuttavia, rispetto ai due capitoli precedenti, risulta leggermente sotto tono a causa di alcuni cliché gia sfruttati altrove: Ofelia entra sotto copertura in una scuola e di sicuro i libri fantasy con un simile espediente non mancano, da Harry Potter a Nevernight. Da parte di una scrittrice con l'inventiva di Dabos ci si aspettava qualcosa di più. Inoltre, il personaggio di Ofelia ha subito un'involuzione, per sua stessa ammissione. La nostra protagonista torna a essere più passiva rispetto a Gli scomparsi di Chiardiluna (vi lascio qui la recensione), come se tutte le vicissitudini affrontate in precedenza l'avessero indebolita, piuttosto che fortificata. Anche la relazione con Thorn sembra aver fatto un passo indietro rispetto al capitolo precedente, sebbene abbia una considerevole spinta in avanti verso il finale.
Altri personaggi, invece, hanno avuto una crescita, come Archibald o lo stesso Faruk, ma anche la zia Roseline.
Tutto ciò non significa che il libro sia brutto e non sia all'altezza degli altri, perché queste sono due macchioline in un'opera di livello altissimo, infatti tutto il resto è assolutamente meritevole: la scrittura resta evocativa ed emotiva, l'intreccio rimane difficile da prevedere, i personaggi sono estremamente ben caratterizzati e il mondo creato dall'autrice è qualcosa di mai visto.
Non c'è molto altro da dire su questo terzo libro della saga, non ci resta che aspettare la conclusione a giugno e sperare che sia riservato un po' di spazio alla storia d'amore.

14 commenti:

  1. Caspita vedrai che mi farai leggere anche questa saga !

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  2. Della Dabos apprezzo moltissimo gli intrecci perché come dici tu sono diversi dai soliti fantasy e meno prevedibili! E poi adoro la zia Roseline è troppo divertente XD

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    1. Ci voleva un fantasy senza il solito triangolo amoroso, la solita trama banale! Spero che si studi a scuola, un bel giorno

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    1. Ne parleremo anche assieme a Bea e ad altre ragazze che l'hanno adorata

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  4. Mi piace perché sei stata precisa e anche obiettiva. Concordo assolutamente con l'osservazione sul neo-fantasy.

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    1. Grazie mille! Ero un po' riluttante a pubblicarla perché non mi sembrava abbastanza esaustiva, ho meditato molto, ma alla fine l'ho scritta. Mi fa davvero piacere che qualcuno legga il mio blog <3

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  5. Questa recensione l'hai scritta tu? Ma va? Metti un attimo il gomito così...

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  6. Bellissima recensione, come sai io amo questa saga e la leggerei all'infinito

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