- Titolo: Lettere da Babbo Natale
- Titolo originale: Letters from Father Christmas
- Autore: J. R. R. Tolkien
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788845293894
- Pagine: 192
- Editore: Bompiani
Ogni dicembre ai figli di J.R.R. Tolkien arrivava una busta affrancata
dal Polo Nord. All'interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e
uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo
Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le
renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l'Orso
Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è
caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la
Luna rottasi in quattro pezzi e l'Uomo che ci abitava caduto nel retro
del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei
sotterranei della casa! Dalla prima lettera scritta al figlio maggiore
di Tolkien nel 1920 all'ultima, toccante, del 1943, per la figlia,
questo libro raccoglie tutte quelle lettere e tutti quei disegni
bellissimi in una unica edizione.
Recensione e commento
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Quando si scava nella vita personale di alcuni grandi personaggi alcune volte si resta delusi nel constatare che l'autore non è grande quanto la sua opera. Tutto questo non vale nel caso di Tolkien. In questo libriccino sono raccolte le lettere che per più di vent'anni ha indirizzato ai suoi figli, fingendo di essere Babbo Natale e raccontando le sue disavventure al Polo. Anche in queste brevi (per modo di dire) missive, il Professore mostra una straordinaria inventiva, poiché le avventure dell'omone rosso e del suo fidato amico Orso Bianco sono sempre diverse eppure conservano una continuità negli eventi. Qualche volta, trova anche un pretesto per sfoggiare l'elfico (non fatevi ingannare, sono infami pure loro). Da tutto questo emerge non solo uno sconfinato amore per i suoi bambini, ma anche una certa voglia di restare fanciullo egli stesso e di salvaguardare nella sua famiglia quel barlume di innocenza e di leggerezza che in molti si spegne con l'età. Questo aspetto emerge soprattutto quando arrivano gli anni della Seconda guerra mondiale e Babbo Natale deve trovare delle giustificazioni per non aver portato a Priscilla tutti i doni che aveva chiesto, a causa delle risorse limitate. Nonostante la guerra, cerca di regalare alla sua famiglia un pezzo di normalità, pur facendo capire quanto, nella tragedia, siano comunque fortunati, fino ad arrivare all'ultima letterina, in cui Babbo Natale deve infine dire addio a Priscilla e lasciarla crescere. In queti vent'anni sembra proprio di aver visto crescere i quattro piccoli Tolkien e lo struggente addio sembra essere più doloroso per il padre, che li vorrebbe sempre bambini, che per i figli.
La lettura di questo libro è dolcissima, molto scorrevole e adorabile nel mostrare la normalità di un uomo straordinario. Non tenete in considerazione questo libro solo come regalo di Natale, perché va bene tutto l'anno, poiché, come tutta la letteratura di Tolkien, è universale.