- Titolo: Bethany e la Bestia
- Titolo originale: The Beast and the Bethany
- Autore: Jack Meggitt-Phillips
- Illustratrice: Isabelle Follath
- Traduttrice: Giulia De Biase
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788817155182
- Editore: Rizzoli
Ebenezer Tweezer è un uomo terribile con una vita meravigliosa. Sprizza
giovinezza nonostante i suoi cinquecentoundici anni, e ogni giorno sale
con slancio i quindici piani del suo palazzo per andare dalla bestia che
vive nel sottotetto. Le dà in pasto creature di ogni genere e in cambio
vede uscire dalla sua bocca tutto ciò che vuole. Ma quando la bestia si
stanca di mangiare uccelli esotici e scimmie ammaestrate, soddisfarla
diventa più complicato. È arrivata l’ora di assaggiare qualcos’altro,
qualcosa di più tenero e succulento… come un bambino, per esempio! Una
storia sfrenatamente divertente e deliziosamente macabra, che ricorda i
grandi classici di Lemony Snicket e Roald Dahl. Un caso editoriale,
tradotto in trenta lingue, che diventerà presto un film prodotto da
Warner Bros.
Recensione e commento
Su questo blog è stato detto ormai tante volte, quindi ripetiamolo insieme, tutti quanti, anche voi là in fondo, a voce alta: i libri per ragazzi non sono banali o frivoli.
Bethany e la Beststia è un libro rivolto a un pubblico molto giovane, eppure riesce a essere molto colto, dal momento che si apre con un incipit molto simile a quello di Un Canto di Natale, persino il nome del personaggio, Ebenezer, è lo stesso del protagonista del romanzo di Dickens e con il suo omonimo condividerà l'arco di formazione verso la redenzione (anche se ci saranno dei riferimenti a Doran Grey). Sì, perché i protagonisti di questo libro, sia lui che Bethany, non sono personaggi immediatamente simpatici al lettorato: Ebenezer è un uomo ricco e convinto di poter ottenere con il denaro tutto ciò che vuole, incluse le persone e cpm lui vediamo la prima metafora importante del romanzo: lui riesce a ottenere quello che desidera grazie a una bestia che abita nella sua enorme casa e che vomita per lui (letteralmente) tutto ciò che gli chiede, a patto che gli dia da mangiare le cose più assurde. In inglese "to feed the beast", letteralmente "nutrire la bestia" significa fortificare il proprio mostro interiore, la propria parte peggiore, invece di imbrigliarla e combatterla, ed Ebenezer arriva a prometterle di darle da mangiare un bambino, ovvero commettere uno dei crimini peggiori che si possano immaginare, perché è vero che il mostro gli offre tutto ciò che desidera, ma chiede in cambio molto di più e forse non ne vale davvero la pena. Ed è qui che conosciamo Bethany, che viene scelta da Ebenenezer perché è una ragazzina prepotente e bulla e per nulla piacevole. Certo, non è stata la sua prima scelta, dal momento che aveva provato a rapire dei bambini in luoghi pubblici con scarso successo. Anche in questo caso la narrazione è stata perfetta, perché Ebenezer non è raccontato come lo sconosciuto con la faccia scura e l'impermeabile che rapisce bambini nei parchi, anzi, ha l'apparenza di un giovane di bell'aspetto e molto curato e sicuramente è importante trasmettere il messaggio che i bambini non debbano fidarsi degli sconosciuti, per quanto possano sembrare affidabili e per bene.
Bethany e la Beststia è un libro rivolto a un pubblico molto giovane, eppure riesce a essere molto colto, dal momento che si apre con un incipit molto simile a quello di Un Canto di Natale, persino il nome del personaggio, Ebenezer, è lo stesso del protagonista del romanzo di Dickens e con il suo omonimo condividerà l'arco di formazione verso la redenzione (anche se ci saranno dei riferimenti a Doran Grey). Sì, perché i protagonisti di questo libro, sia lui che Bethany, non sono personaggi immediatamente simpatici al lettorato: Ebenezer è un uomo ricco e convinto di poter ottenere con il denaro tutto ciò che vuole, incluse le persone e cpm lui vediamo la prima metafora importante del romanzo: lui riesce a ottenere quello che desidera grazie a una bestia che abita nella sua enorme casa e che vomita per lui (letteralmente) tutto ciò che gli chiede, a patto che gli dia da mangiare le cose più assurde. In inglese "to feed the beast", letteralmente "nutrire la bestia" significa fortificare il proprio mostro interiore, la propria parte peggiore, invece di imbrigliarla e combatterla, ed Ebenezer arriva a prometterle di darle da mangiare un bambino, ovvero commettere uno dei crimini peggiori che si possano immaginare, perché è vero che il mostro gli offre tutto ciò che desidera, ma chiede in cambio molto di più e forse non ne vale davvero la pena. Ed è qui che conosciamo Bethany, che viene scelta da Ebenenezer perché è una ragazzina prepotente e bulla e per nulla piacevole. Certo, non è stata la sua prima scelta, dal momento che aveva provato a rapire dei bambini in luoghi pubblici con scarso successo. Anche in questo caso la narrazione è stata perfetta, perché Ebenezer non è raccontato come lo sconosciuto con la faccia scura e l'impermeabile che rapisce bambini nei parchi, anzi, ha l'apparenza di un giovane di bell'aspetto e molto curato e sicuramente è importante trasmettere il messaggio che i bambini non debbano fidarsi degli sconosciuti, per quanto possano sembrare affidabili e per bene.
La formazione dei due protagonisti sarà speculare perché nell'altra persona rivedranno i propri comportamenti sbagliati e cercheranno di correggerli. Eppure, la fine della storia non sarà un punto di arrivo, ma di partenza, perché il bene è una prospettiva più che un obiettivo da raggiungere.
Tuttavia, nonostante i messaggi positivi mandati dal libro, non bisogna pensare che sia una storia difficile da leggere: l'umorismo inglese è pervasivo ed è davvero una narrazione divertente che non fa mai pesare gli eventi, che vengono raccontati anche attraverso le illustrazioni di Isabelle Follath che faranno percepire i personaggi ancora più veri e vicini.
Bethany e la Bestia è assolutamente imperdibile perché riesce a mescolare l'umorismo inglese con la serietà del messaggio. Un ottimo regalo per bambini e adulti appassionati di questo genere letterario.
Questo libro mi intriga davvero tantissimo! A prima vista non sembra il genere di lettura che prediligo, ma dopo aver approfondito un po' la trama w aver letto la tua recensione sono sempre più convinta di dargli una chance ✨
RispondiEliminaOh, ma ti ringrazio molto sia di essere passata, sia per la fiducia <3 secondo me è un libro per ragazzi con un ottimo potenziale
EliminaÈ una lettura che probabilmente farò perché apprezzo molto questi libri che sono scritti per ragazzi ma insegnano molto anche a noi adulti
RispondiEliminaè vero, sono i libri che leggi da bambina ma apprezzi da adulta
EliminaMi attira troppo, sembra bellissimo😍 Mi ricorda un po'lo stile di Neil Gaiman,adoro questo tipo di libri per ragazzi che puoi apprezzare a tutte le età 😍
RispondiEliminaSecondo me ha proprio il tipo di umorismo alla Gaiman
EliminaE questo finisce dritto in Wish list! Da appassionata di libri per bambini e ragazzi non posso farmelo scappare!
RispondiEliminaDavvero un piccolo capolavoro
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