giovedì 9 settembre 2021

Le Streghe in Eterno




  • Titolo: Le Streghe in Eterno
  • Titolo originale: The Once and Future Witches
  • Autrice: Alix E. Arrow
  • Traduttrice: Alice Casarini
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 978-8804737674
  • Editore: Mondadori

Sono mesi che aspettavo l'uscita in Italia di questo libro, che ho letto in inglese assieme alla mia compagna di avventure Valeria, che ringrazio per aver organizzato l'evento, assieme alla casa editrice che ci ha omaggiate del file in digitale

Trovare le parole per parlare di questo libro non è affatto semplice perché proprio le parole sono al centro del messaggio che la narrazione vuole mandare: esse sono un mezzo per arrivare a un fine, che può essere per il bene o per il male. Infatti, durante la prosa, viene detto molto spesso che "la cattiveria è come la bellezza: sta nell'occhio di chi guarda". Le Streghe in Eterno è ricchissimo di simboli e colori, ma tutti loro hanno un significato ambivalente e sono inseriti nella storia con funzione sia positiva che negativa; il grigio, ad esempio, è il colore di Salem, un grigio slavato che ambisce ad essere il bianco della città senza peccato che millanta di essere. Il grigio è la cenere delle donne bruciate sul rogo, ma è dalle ceneri che la fenice rinasce. E grigi sono spesso i capelli delle persone sagge. Oltre a questo, la palette di colori presenta in maniera predominante anche il rosso, colore del sangue versato e della rabbia, quel tipo di rabbia che spinge ad agire e cambiare le cose, il rosso dei capelli di una neonata che rappresenta la speranza, e poi il bianco, che è simbolo delle suffraggette, che manifestavano vestite di questo colore. Ma bianchi sono anche i guanti di chi non vuole sporcarsi le mani. Esiste anche il nero, colore delle ombre in agguato e antagoniste delle protagoniste, ma anche dei loro famigli, manifesto della loro potenza. Anche altri simboli sono in qualche modo rivisitati, come il serpente, classicamente animale associato a Eva, responsabile del peccato originale, ma che per i Greci ricordava Asclepio, il primo medico che usava erbe e unguenti, notoriamente associati alla stregoneria quando utilizzati dalle donne.

Amaranth di @nchubik
Un'altra volta Alix E. Harrow dà voce a chi non ne ha, per questo le parole sono tanto importanti e si riappropria del termine "strega" privandolo della connotazione negativa che ha avuto per secoli (prossimamente sul blog un articolo di approfondimento sui gruppi femministi che si sono avvalsi dell'immagine della strega). La stregoneria non è altro che la metafora del potere: gli uomini sono autorizzati ad averla, mentre le donne vengono bruciate sul rogo per lottare per lo stesso diritto. La magia delle donne è qualcosa che ha dovuto strisciare ed essere tramandata di madre in figlia tramite filastrocche segrete, mentre quella degli uomini è manifesta e ammantata di termini latini e altisonanti. Come tutto il resto, anche la magia femminile è qualcosa da relegare alla camera da letto e alla cucina. Ma Le Streghe in Eterno non è tanto diretto e semplicistico, non mostra semplicemente una fazione di buoni e cattivi, ma tutte le sfumature intermedie, perché l'attivismo politico e la lotta per il suffragio universale è qualcosa in cui possono indulgere le donne con la pancia piena, mentre le altre, quelle con troppe bocche da sfamare, non possono permettersi scioperi e licenziamenti. Il modo in cui il femminismo e le figure canoniche della femminilità vengono affrontate è qualcosa che raramente si vede nella narrativa in generale, non ci sono retorica spicciola, frasi fatte, o idealismo vuoto. Le donne sono tutte diverse, sfaccettate, fatte di luci e ombre, nessuna di loro è perfetta, nemmeno alla fine dell'arco di formazione, ma è questo che rende la storia interessante, perché la conclusione del libro sarà soltanto un punto di partenza dal quale continuare a migliorare. Le madri ritratte non sono solo madri, sono donne che hanno altro oltre all'istinto materno e fanno molte altre cose rispetto a quelle che ci si aspetta da un angelo del focolare, perché si può essere contemporaneamente un'ottima madre e una strega potente.

Belladona di @nchubik
La storia di Le Streghe in Eterno si concentra sulla sorellanza: al centro ci sono tre sorelle, separate da tradimenti e dolore e messe l'una contro l'altra da un padre violento. Loro, che sono la metafora dell'intero genere femminile, impareranno a smettere di guardarsi con sospetto e a non farsi dividere dalle aspettative del ruolo sociale che è stato loro imposto per secoli. In questa occasione, per salvarsi l'una dall'altra, le loro parole diventano importanti, perché gli incantesimi per funzionare devono essere pronunciati a voce alta. Il fatto di avere una voce da usare conta tantissimo. In questo frangente, risaltano molto anche le favole che vengono inframmezzate alla narrazione, in cui la strega non è il personaggio cattivo, ma un personaggio talvolta tragico, talvolta frainteso, e che vengono ogni volta raccontate da una donna diversa, perché ognuna di loro ha una storia da raccontare. Tutte loro sono streghe, o lo saranno, man mano che capiranno di avere il potere di cambiare le cose. E poiché sono le sorelle, anche metaforicamente tali, ad essere importanti nella trama, questo libro non ha bei tenebrosi che distraggano dalla trama o storie d'amore insipide di cui spesso vengono infarciti i romanzi fantasy. Questa storia è una storia che vi farà amare le altre donne attorno a voi. È una storia che parla di donne, in cui gli uomini non sono necessariamente dei nemici, possono essere sicuramente degli alleati, ma non sono mai dei protagonisti. Nessuno di loro ruberà la scena alle nostre Juniper, Bella e Amaranth.
Juniper di @nchubik
Nonostante i simboli e il sottotesto, Le Streghe in Eterno non è minimamente un libro noioso, anzi, gli avvenimenti sono sinusoidali, già a cinquanta pagine si ha l'ansia per gli eventi da cardiopalma che mettono in pericolo le tre sorelle. La fine del libro è estenuante, ci si arriva col fiatone e le lacrime non tardano a scendere.

Alix E. Harrow è praticamente una garanzia e questa storia ha il potenziale per mettere d'accordo sia quelle persone che già amano l'autrice, sia quelle che non sono rimaste entusiaste dalla lettura de Le Diecimila Porte di January. Leggete questo libro, non è solo bello da tenere sullo scaffale. Non ve ne pentirete e ci sarà molto da discutere.

 


 

2 commenti:

  1. Grazie per aver insistito perchè tutt* lo leggessero, posso dire che hai fatto del bene nel mondo ahah

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