mercoledì 6 ottobre 2021

Bianco Intorno


Bentornat* sul blog, bella gente! L’articolo di oggi riguarda un graphic novel o una graphic novel. Non ho ancora deciso, al momento per me è una parola genderfluid), ovvero Bianco Intorno. Ringrazio tantissimo la mia amica Valeria per aver organizzato questo evento molto stimolante e ringrazio tantissimo anche la casa editrice Tunué per la copia omaggio. Cominciamo.


  • Titolo: Bianco intorno
  • Titolo originale: Blanc autour
  • Autore: Wilfrid Lupano
  • Illustratrice: Stéphane Fert
  • Traduttore: Andrea Cresti 
  • Codice ISBN
  • Editore: Tunué

Trama

"Bianco intorno, la vera storia di Prudence Crandall e Sarah Harris" è il nuovo graphic novel di Wilfrid Lupano e Stéphane Fert. Siamo in Connecticut, trent'anni prima dell'abolizione della schiavitù, una giovane insegnante apre le porte della sua scuola alla prima alunna afroamericana: Sarah Harris. Per reagire al malcontento locale, in un gesto insieme di rivolta e volontà, Prudence Crandall apre la sua scuola a tutte le giovani donne afroamericane della città. La storia della piccola scuola femminile diventa un pretesto per parlare, ancora una volta, dei principi di eguaglianza e fratellanza su cui dovrebbe basarsi la società. Un graphic novel che ci spinge ad interrogarci su temi ancora attuali e sulla responsabilità di scelta del singolo nei confronti di comunità spesso sorde ad ogni cambiamento. L'opera si regge su due assiomi fondamentali: il rifiuto di ogni discriminazione razziale ed il riconoscimento del diritto all'istruzione. Le piccole allieve della giovane istitutrice del Connecticut diventano simbolo di tutte quelle minoranze che, negli anni passati e presenti, pagano a prezzo spropositato un'eguaglianza che dovrebbe essere garantita. La storia della giovane istitutrice porta l'attenzione sul ruolo chiave che l'istruzione ricopre nella scoperta, lotta e ripresa dei propri diritti. La battaglia al diritto di istruzione si fa scontro contro ogni forma di discriminazione e razzismo.

Recensione e commento

 È incredibile quanto certe storie, per essere incisive, non abbiano bisogno di molte pagine o troppe parole. È il caso di Bianco Intorno, in cui, riprendendo alcuni avvenimenti realmente accaduti, si parla dei diritti civili dei neri e delle varie scuole di pensiero delle persone coinvolte.

Ma andando con ordine, volendo trattare prima di tutto i disegni, va detto che ogni scena ha una palette diversa di colori pastello a seconda della luce, dell’ambientazione e dell’umore delle protagoniste.

Per quanto riguarda gli avvenimenti di questo graphic novel, essi indagano una piccolissima vittoria per gli abolizionisti della schiavitù tra il 1832 e il ‘34, con l’apertura del primo collegio femminile per ragazze di colore e mostra le difficoltà per tenere aperta la scuola, mentre tutto il paese cerca di farla chiudere per mantenere lo status quo. Da un lato ci sono i bianchi che si lamentano di quanto i neri siano selvaggi, ma allo stesso tempo, non vogliono che queste ragazze si istruiscano, manifestando uno dei tipici controsensi delle persone conservatrici, che non hanno un reale motivo per affermare quello che dicono, se non quello di perpetrare il proprio privilegio. Non sono solo gli uomini a mettere i bastoni tra le ruote alle ragazze del collegio: anche molte donne del paese si domandano a cosa serva loro l’istruzione, dal momento che non le aiuterà a sbrigare meglio le faccende di casa. In questo modo dimostrano non solo di avere un pregiudizio nei confronti delle persone di colore, ma anche che non si rendono conto della loro stessa condizione di inferiorità in quanto donne. Il doppio standard, infatti, è uno dei temi principali della narrazione: se un nero trucida qualcuno è un pazzo sanguinario, se è un bianco a farlo, come un conquistatore romano, invece ha la gloria eterna. Un uomo istruito va bene, una donna istruita, anche se bianca, non attira alcun buon partito, perché tutto ciò che in un uomo è una qualità, è un difetto per una donna. Sono poche le persone che si fanno domande, ma saranno proprio loro a migliorare sé stesse. Ad esempio, la signorina Crandall, l’istitutrice bianca che insegna nella scuola, che si rende conto di non avere i mezzi per insegnare a delle ragazze nere perché la loro prospettiva sulla Storia è molto diversa dalla sua. Vuole, inoltre, evitare di appropriarsi del loro spazio rivendicativo e quindi per fortuna in questa storia non c’è il cliché in cui cadono molti libri che parlano di diritti civili dei neri, ovvero quello del bianco “buono” che porta avanti la battaglia per i poveri neri che, poverini, non sono mica in grado di combattere le proprie battaglie da soli. Qui non esiste questo tipo di narrazione e, anzi, viene anche mostrato quando le persone che parteggiano per la stessa causa possano tuttavia avere idee molto diverse sulle questioni che le riguardano. In materia religiosa, ad esempio, dove la devozione di alcune protagoniste viene sostituita con un ritorno alla religione animistica e al culto della Dea madre, rifiutando la religione cristiana dell’uomo bianco (anche Malcom X, per questo motivo, si era convertito all’Islam mentre si trovava in prigione).

Il finale non sarà stucchevole, anzi, trattandosi di fatti realmente accaduti, la chiusura della storia fungerà in modo ambivalente da vittoria e da sconfitta, perché dalle ceneri una fenice risorge sempre e per quanto si cerchi di tenere il mondo com’è, il progresso non si ferma solo perché alcuni lo desiderano.

10 commenti:

  1. Confermo che è davvero interessante, lo aggiungerò alla lista! Bellissima recensione molto curata❤️

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    1. Ti ringrazio di essere passata! Se lo leggerai, passerò volentieri a sapere cosa ne pensi

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  2. Dal titolo non sapevo trattasse di argomenti realmente accaduti. Mi hai davvero incuriosita 👍

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    1. Io l’ho scoperto proprio mentre lo leggevo, alla fine c’è un’appendice che riassume gli eventi reali

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  3. La recensione è bellissima come sempre, mi ispira tanto questa lettura, adoro come nelle graphic novel riescano sempre a inserire argomenti importanti!

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    1. Mi sto man mano innamorando anche io di questo genere

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  4. Questa graphic finisce dritta dritta tra quelle da leggere! Come sempre recensione perfetta! ❤️

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  5. Bellissima recensione, grazie per aver partecipato al mio piccolo evento!

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