martedì 25 gennaio 2022

Violet e il Libro proibito

Grazie di essere qui sul mio blog per questa recensione! Oltre a te che stai leggendo, tengo a ringraziare tantissimo la mia amica Francesca, che ha organizzato questo review party, e la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima Violet e il Libro proibito.

  • Titolo: Violet e il Libro proibito
  • Titolo originale: Iron Hearted Violet
  • Autrice: Kelly Barnhill
  • Traduttrice: Alessandra Maestrini
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788851198428
  • Casa editrice: De Agostini

Trama

Nelle fiabe, tutte le principesse sono bellissime, i draghi orrende e spietate creature e le storie... semplici e innocue storie. Ma questa non è affatto una fiaba come le altre. Nel regno di Andulan, la figlia del re si chiama Violet. È una ragazzina solitaria, con gli occhi di colore diverso e una massa di ricci che le nasconde la faccia. Si vede brutta, e questo la rende insicura. C'è solo un momento in cui non si sente sbagliata: quando racconta storie. Perché Violet è una lettrice voracissima e una voracissima narratrice di favole. Se apre bocca rapisce tutti, dalle dame di corte al più umile dei servitori. Quando insieme al suo migliore amico, Demetrius, trova nei sotterranei del castello un misterioso libro, è convinta di aver scoperto una miniera di storie che cambierà la sua vita. E la sua vita cambia, ma non come aveva immaginato... Dal polveroso tomo si leva la voce spaventosa di una divinità dimenticata, che inizia a sussurrare ai servitori, alle ancelle, al popolo, ammaliando l'intero reame. Ammalia il re, offrendogli l'opportunità di catturare l'ultimo drago sopravvissuto. E ammalia la principessa Violet, con l'illusione di renderla bellissima. Ma ogni parola sussurrata dal libro proibito ha un prezzo, e tremende conseguenze. E Violet, per salvare il regno, dovrà trovare il modo di ascoltare solo le voci amiche, e di raccontare l'unica storia che potrà guarire il suo mondo. Età di lettura: da 10 anni.

Recensione e commento 

“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” Questa è una famosissima frase tratta da una fiaba che vede come nucleo narrativo la bellezza e la vanità. Ebbene, anche qui si parla di bellezza e di vanità e anche in Violet e il Libro proibito ci sono tantissimi - praticamente tutti - i canoni della fiaba classica, ma in modo così rivisitato e così nuovo e sperimentale, da creare un mix narrativo esplosivo e irresistibile.

Violet è una principessa che non si sente tale, perché non ha l’aspetto che, secondo la narrativa classica, dovrebbe avere: viene ripetuto più volte che è brutta e che non ha un aspetto gradevole, eppure il suo disagio non viene dall’interno, ma sempre da pressioni sociali e dalle storie stesse, che qui hanno grande importanza. Le storie sono sia il movente narrativo che il mezzo: tutto si svolge a causa di una storia e che ci viene raccontata da un narratore interno di secondo grado con focalizzazione variabile, che, quindi, interviene, è onnisciente e in più di un’occasione rompe la quarta parete. Il narratore è contemporaneamente personaggio e voce narrante, ma non protagonista, eppure il tutto risulta estremamente piacevole e scorrevole perché la vicenda si svolge in modo veloce, sviluppando nello spazio adeguato un intreccio che altr* autor* avrebbero impiegato una trilogia intera per affrontare. Violet e il Libro proibito contiene tutto: ci sono draghi, storie che prendono vita, magia, aiutanti e divinità buone e cattive, ma tutto utilizzato in modo nuovo, perché la principessa è quella che cavalca il drago e il cavaliere è quello che cerca di fermare una guerra attraverso il dialogo. Il re non è un coraggioso condottiero, ma uno studioso innamorato della moglie e schiacciato dal lutto. Violet e il libro proibito, in questo modo, riesce a fare due cose contemporaneamente: pone all’interno della narrazione la questione della necessità di un nuovo tipo di narrativa, con una rappresentazione più verosimile, e allo stesso tempo la crea, sovvertendo gli schemi che già conosciamo. In questo frangente, una nota dolente sono le illustrazioni, non perché siano brutte, ma al contrario, ritraggono una bella ragazzina con la messa in piega e un viso regolare, ben lontana dalla Violet che ci viene raccontata, il che depotenzia un po’ il messaggio.

Anche il worldbuilding è deliziosamente originale, poiché ci troviamo in un mondo circondato completamente da specchi e in cui lo stesso antagonista è composto da specchi. Il nemico, qui, non è tanto la vanità, quanto la superficialità, il preoccuparsi di come le cose appaiono, non come sono e l’avventura dei personaggi consiste nel cercare di andare oltre l’apparenza, Violet stessa, in modo molto maturo ed equilibrato, si riappropria del suo corpo perché è il suo, perché è funzionale per la sua vita, perché i suoi calli vanno bene per arrampicarsi e i suoi capelli ricci e corti non le impediscono i correre e saltare. La riappropriazione avviene in maniera naturale, non retorica, senza patetismi, il che rende Violet una protagonista saggia, perfetta per il ruolo di futura regina e lontana dallo stereotipo della damigella in pericolo. Violet cerca da sé le proprie risposte, non le vengono imboccate e decide sia per sé che per il suo popolo in maniera ponderata e sicura, dimostrandosi, in effetti, perfettamente all’altezza del ruolo di principessa, per il quale, invece, secondo le fiabe, non sarebbe adatta per via del suo aspetto. Nota di merito anche a Demetrius, l’aiutante, Aragorn e Samvise assieme, poiché non vacilla mai, mai è tentato dal potere  o dai cattivi pensieri. 

Violet e il Libro proibito è senza ombra di dubbio un romanzo da leggere sia per grandi che piccini, perché costituisce forse una pietra miliare nel cambiamento del fantasy come lo conosciamo oggi. Una lettura di cui è impossibile pentirsi. 




8 commenti:

  1. Potrebbe essere un approccio ad un genere che non conosco perché mai affrontato prima

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    1. Con i libri per ragazzi difficilmente si sbaglia. E poi è molto fiabesco

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  2. Che bello, sembra un libro molto interessante e tra l'altro ricco di significati! Sono contenta che ci siano così tante belle uscite per ragazzi, credo che lo leggerò anche se sono un po' fuori target 😍

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  3. Vorrei veramente leggerlo! Bellissima recensione :)

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    1. Veramente figo, secondo me potrebbe piacere potenzialmente a tutti

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  4. Mi piace il fatto che richiami alle fiaba classiche e ne riprenda i temi dominanti

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    1. Esatto! C’è un rinnovamento e la trovo una cosa davvero utile

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