venerdì 2 settembre 2022

Hide

 Buongiorno, bella gente! La recensione di oggi riguarda un libro che ho letto per l’evento organizzato Silvia in collaborazione con Mondadori, che ha fornito il libro in anteprima. Cominciamo subito!

  • Titolo: Hide
  • Titolo originale: Hide
  • Autrice: Kiersten White
  • Traduttrice: Aurelia Di Meo
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 978-8804741619
  • Casa editrice: Mondadori
Trama

La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...

Recensione e commento

Che fatica parlare di questo libro così altalenante! Hide è un romanzo che suscita sentimenti contrastanti a seconda del punto di vista da cui lo si guarda e del punto della storia in cui ci si trova. 

Innanzitutto bisogna specificare che Hide viene venduto come horror, ma di questo genere ha solo la struttura, più che i contenuti, perché non ci sono scene realmente terrificanti, anzi, la sensazione generale, fino a metà del libro, è di inquietudine, ma a questo punto si ferma. Dalla metà del romanzo in poi, invece, una volta che si svela il mistero e si scopre perché le persone stiano sparendo all’interno del parco, scema un po’ l’interesse per la storia perché l’impressione è quella di una trama già vista non solo sui libri, ma anche sul grande schermo e ancora prima nella mitologia. Lo possiamo dire che bisogna smetterla di disturbare gli antichi Greci quando non si trova un’idea per una storia? In questo periodo, ho spesso il sentore che le idee di base per le trame stiano un po’ ristagnando e che si stiano facendo sempre le stesse cose e Hide cade in questa dinamica in maniera particolare, il che è un vero peccato, dal momento che quella del parco divertimenti è un’ambientazione con tantissimo potenziale orrorifico, poiché anche molti fatti di cronaca reali sono successi in luna park e giostre.

La mia opinione sul finale del romanzo non è decisamente condivisa da moltissime persone: tutte le recensioni che ho letto e scambiato erano molto feroci nei confronti della chiusura di questo libro, ma secondo me, invece, è l’unica cosa che ha senso. Se la prima metà del libro mi aveva incuriosita, per poi farmi perdere interesse da metà in poi, l’ultimo quarto si risolleva, anche se non del tutto, perché improvvisamente la storia ha qualcosa da dire, anche se lo fa repentinamente e in modo frettoloso. Tutto a un tratto si riempie di simboli e metafore, che troppo spesso diventano letterali per la paura che il messaggio sia frainteso, e racconta di due generazioni che si contrappongono, una privilegiata e fondata sul sacrificio di quella precedente e di quella successiva, e l’altra condannata a sacrificarsi per mantenere il privilegio di pochissimi che chiedono a persone emarginate e sfortunate di sacrificarsi in nome di un utilitarismo che fa comodo solo al loro privilegio. È la generazione della certezza che si scontra con quella dell’incertezza, quella che si sente impotente e che deve fare i conti con le conseguenze della azioni altrui. In quest’ottica a me personalmente il finale è sembrato se non pienamente soddisfacente, quantomeno sensato (se poi volete parlarne possiamo farlo su Instagram in chat, così non faccio spoiler qui).

In conclusione, Hide è un libro che non ha saputo convincere, non particolarmente originale e che sembra quasi una bozza. Peccato, perché il potenziale per una bella storia non mancava. Non è una bocciatura piena, ma sembra un compitino eseguito svogliatamente.


1 commento:

  1. Ero molto incuriosita da questo libro ma più leggo recensioni più mi rendo conto che forse non ne vale la pena. Vedrò se recuperarlo. Bellissima recensione come sempre ❤️

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