martedì 21 novembre 2023

Renegades - Identità segrete

 Ciao, bellezze, bentornate sul blog! Oggi sono qui con la recensione di un libro che attendevo da tanto. Per questo evento ringrazio tantissimo la mia amica Franci e l’editore per averci dato la possibilità di leggere il romanzo in anteprima.

  • Titolo: Renegades: identità segrete
  • Titolo originale: Renegades
  • Autrice: Marissa Meyer
  • Traduttrice: Claudia Milani
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788804755470
  • Casa editrice: Mondadori 
Trama

L'Era dell'Anarchia avrebbe potuto proseguire all'infinito. Poi, quasi all'improvviso… la speranza. La speranza che risplendeva luminosa, vestita con mantelli e maschere. La speranza, bellissima e piena di gioia, che prometteva di risolvere tutti i problemi, di trafiggere i nemici con la spada della giustizia. La speranza che prendeva il nome di Rinnegati. Sono passati ormai dieci anni da quando i Rinnegati, un gruppo di giovanissimi Prodigi, uomini e donne dotati di poteri straordinari, decisero di usare le loro capacità per contrastare il caos generato dal governo degli Anarchici su Gatlon City, e riportare ovunque pace e stabilità. Da quel momento i Rinnegati sono diventati per tutti i paladini della giustizia, un simbolo vivente di fiducia nel futuro e coraggio. Per tutti tranne ovviamente per gli Anarchici superstiti che, a loro volta dotati di poteri, sono fuggiti dalla città e per anni, di nascosto, hanno cercato di riorganizzarsi per portare a compimento il progetto originale del loro defunto leader Ace. Tra loro adesso c'è anche Nova, la nipote diciassettenne dell'uomo. Lei stessa un Prodigio, è affamata di vendetta e pronta a tutto pur di ottenerla. Anche a partecipare a un'operazione di infiltrazione tra le fila nemiche. L'incontro con Adrian, un Rinnegato dall'animo ribelle che crede fermamente nella giustizia, però, potrebbe rischiare di sconvolgere i suoi piani: a un passo dalla grande battaglia che attende Rinnegati e Anarchici, i sentimenti infatti possono diventare un nemico spietato...


Recensione e commento

Marissa Meyer è un’autrice internazionale fra le più acclamate, eppure, dopo le Cronache Lunari, pubblicate tra il 2012 e il 2017 e poi cadute nel dimenticatoio per un po’ di tempo, in Italia sono finalmente arrivati Gilded e la sua serie fantasy supereroistica Renegades.

Su questo titolo ho dei sentimenti ambivalenti, perché da un lato ne ho davvero apprezzato i contenuti, il messaggio e la scorrevolezza della prosa, dall’altro non mi sono affezionata ai personaggi come avrei sperato. Andando con ordine, posso dire che troviamo alcuni dei poteri classici dei supereroi, come il controllo degli elementi, l’invisibilità, l’invulnerabilità ai proiettili, mentre altri sono veramente originali, come disegni in grado di prendere vita o il sangue usato per creare delle armi.

Ho apprezzato tantissimo le tematiche, che ruotano attorno a Renegades, soprattutto quella che riguarda il mettere dei limiti a chi non ha limiti. In un mondo governato dai supereroi che sono legislatori, governatori e giudici, chi decide dove finisce il loro potere, dal momento che sono onnipotenti? Renegades parla di questo e di come bene e male si sfumino non tanto nel senso che in noi sono sempre presenti entrambi, ma che spesso questi sono più una questione di prospettiva sugli eventi e sul mondo. 

Ho amato molto le riflessioni che questa lettura mi ha suscitato, ma ora veniamo alle note dolenti. Tanto per cominciare, come ho detto all’inizio, non ho sentito un particolare attaccamento emotivo verso i personaggi, forse perché il libro è più lungo di quello che secondo me sarebbe servito, anche perché in alcune occasioni diventa ridondante. Inoltre, il personaggio di Nova mi è sembrato troppo simile a quello di Cinder, la protagonista del primo libro delle Cronache Lunari, anche se meno caratterizzata. Poi, a mio avviso la resa in italiano dei nomi dei supereroi non è sempre vincente, perché rende il tutto un po’ provinciale: non sono riuscita a prendere sul serio personaggi che dall’originale Stingray, perché provvisti di pungiglione paralizzante, diventano Pastinaca, che più che un nome da supereroe sembra un antipasto. 

In generale è una lettura che ho apprezzato e non presenta particolari criticità, anche se è mancata un po’ di rotazione per essere un libro che potesse rientrare tra i miei preferiti. Effettivamente ottimo per i periodi di stress, io l’ho letto in un periodo di sovraccarico mentale e mi è servito a staccare un po’.



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