Ciao, bellezze, sono felicissima di ritrovarvi oggi sul blog per questa uscita attesissima. Per questo evento ringrazio la mia amica Franci e l’editore per averci dato la possibilità di leggere il libro in anteprima.
- Titolo: La Lingua delle Spine
- Titolo originale: The Language of Thornes
- Autrice: Leigh Bardugo
- Illustratrice: Sara Kipin
- Traduttrice: Roberta Verde
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804
- Casa editrice: Mondadori
Trama
Un mondo di oscuri affari stipulati al chiaro di luna, città infestate da spiriti, foreste inquietanti e bestie parlanti. Qui la voce di una giovane sirena può evocare tempeste mortali e un fiume può eseguire gli ordini di un ragazzo innamorato, ma solo a un prezzo indicibile. Ispirandosi a miti, folklore e fiabe, Bardugo ha scritto una raccolta di racconti straordinariamente ricchi di atmosfera, pieni di tradimenti, vendette, sacrifici e amore. Perfetti sia che siate suoi nuovi lettori sia che siate fan accaniti, questi racconti vi trasporteranno in terre familiari e misteriose, in una realtà pericolosamente intessuta di magia che milioni di persone hanno conosciuto e amato attraverso i romanzi del GrishaVerse.
Recensione e commento
Per me Bardugo è per me croce e delizia, per lei ho scritto le recensioni più entusiastiche e quelle più cattive, quindi per me è sempre un piacere tornare nel Grishaverse, per quanto in punta di piedi e talvolta con timore.
Mentre leggevo La Lingua delle Spine mi ritrovavo a pensare che questo fosse il modo giusto di tenere vivo il mondo secondario tanto amato una volta che le trame sono esaurite, prima ancora di vedere che Bardugo stessa, nella nota finale dice qualcosa del genere. Infatti, La Lingua delle Spine nasce prima di Le Vite dei Santi, ma si muove sullo stesso principio. Se Le Vite dei Santi è un’agiografia e quindi una racconta religiosa, La Lingua delle Spine è invece una raccolta di racconti popolari di tutti gli angoli del mondo creato dall’autrice. Gli stili dei racconti sono i più disparati e vanno dalla favola con animali parlanti, alla fiaba con popolane che cercano l’avventura, al retelling, al romanzo ottocentesco. Nonostante il ricalcare queste forme classiche, i racconti sono molto moderni nei contenuti, mi ha colpita molto specialmente l’indagine del femminile, sempre variegato, a volte vittima e a volte carnefice, ma mai banale o già visto. Molto forte è la componente della sorellanza, che spesso manca nella fiaba classica, dove la strega va annientata e la matrigna uccisa. Ciascun racconto racchiude un colpo di scena e un finale dolceamaro, inaspettato.
Le illustrazioni di Sara Kipin, poi, sono qualcosa di spettacolare, perché fungono letteralmente da cornice al testo, ma con esso progrediscono, perché iniziano in modo minimale per poi aggiungere via via dettagli man mano che la storia va avanti per sfociare in un bellissimo disegno su due pagine che mostra una scena saliente della storia appena letta.
La Lingua delle Spine è un libro perfetto per essere letto in questa stagione, a metà tra la spooky season e il periodo natalizio, perché le ambientazioni sono spesso invernali (c’è persino un racconto che ricalca la storia dello Schiaccianoci di Dumas), ma spesso con una componente disturbante o macabra.
Se volete tornare nel Grishaverse ma non volete buttarvi su libri dalla trama annacquata, La Lingua delle Spine è il libro che fa per voi.
Come leggere i libri di Leigh Bardugo per non avere spoiler:
- Tenebre e Ossa
- Assedio e Tempesta
- Rovina e Ascesa
- Sei di Corvi
- Il Regno Corrotto
- The Language of Thorns (inedito in Italia)
- Il Re delle Cicatrici
- Le Vite dei Santi
- La Legge dei Lupi
Altri (non Grishaverse)
- Wonderwoman
- La Nona Casa
- Hell Bent
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