giovedì 11 gennaio 2024

O Mirto o Morte!

  • Titolo: O Mirto o Morte!
  • Autrice: Titania Blesh
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9791254980439
  • Casa editrice: Acheron Books
Trama 


Dopo A COLPI DI CANNONAU e UN BAGNO DI SANGRIA, la Rivincita salpa per il suo ultimo viaggio!Oceano Atlantico, 1632. Dopo i fatti di Napoli, la ciurma è ormai separata. Da una parte, Fiammetta è prigioniera degli spagnoli, che veleggiano verso il Nuovo Mondo alla ricerca dell’oro maledetto di Guatavita, ritornato alla sua fonte di origine. Dall’altra, Ambrosio deve fare i conti con tutto quello che ha perso, ma è determinato a onorare il giuramento di liberare ogni Zipa vivente. Gli scarabocchi lasciati da Diamante sul diario di Gonzalo De Quesada gli vengono in aiuto, tracciando una rotta ben precisa verso l’origine delle creature magiche.Il tempo è poco, la posta in gioco la più alta di tutte. La Rivincita veleggia verso il Sud America, ma il vantaggio dell’Infame Carlos e dei suoi uomini sembra impossibile da colmare.Tra epiche battaglie navali, rituali magici centenari e nuovi imprevedibili poteri alcolici, si conclude la saga delle Piratesse del Mediterraneo di Fiammetta. Riusciranno lei e Ambrosio a spezzare la maledizione della dea serpente? Gli spagnoli non resteranno di certo a guardare, ma la ciurma li affronterà con un unico grido di battaglia: O Mirto o Morte!


Recensione e commento 

illustrazione di @passioneretorica
Se bazzicate da un po’ sul blog, saprete che il capitolo conclusivo di questa trilogia è uno di quelli che ho atteso con più trepidazione. Lo dico subito: per me O Mirto o Morte! non è un libro perfetto e a mio avviso non è quello tecnicamente più forte della trilogia, che per me resta il secondo, Un Bagno di Sangria, ma è sicuramente il più emotivo e quello che mi ha fatto soffrire di più (lo dico come complimento).

Andando con ordine, mi commuove anche solo vedere dove l’equipaggio della Soddisfazione sia arrivato, specialmente tenendo conto da dov’è partito. Quello delle protagoniste e dei protagonisti di questa storia è un viaggio verso la libertà, verso l’autodeterminazione, ma sempre con dei principi ben saldi per quanto caro possa essere il prezzo da pagare. Mi ha emozionata tantissimo vedere come finalmente Fiammetta e Ambrosio siano arrivati a un punto di equilibrio, un incontro a metà strada, come lei abbia imparato da lui a essere più riflessiva e meno sulla difensiva e come lui, al contrario, abbia imparato la spontaneità. L’arco di formazione di Fiammetta, pardon, CAPITANA Fiammetta, mi ha convinta ed è stato emotivamente sconvolgente, consentendole di superare Ambrosio nella mia classifica personale. In più di un’occasione ho dovuto accantonare la lettura per riprenderla dopo essermi calmata, perché questa donna affronta le pene dell’inferno, in questo libro, e ho sentito la sua sofferenza come la mia. Ho anche pensato che Titania stesse giocando a fare la sadica. Eppure il dolore della protagonista non serviva solo per buttarla sul drammatico: serviva a Fiammetta stessa, perché arrivi al punto di rottura, infatti soltanto dopo tanto dolore si rende conto di non meritarlo, di avere diritto anche lei alla felicità, che ha sempre sacrificato alla libertà. Fiammetta non si è mai fatta legare da nessuno, ha sempre incassato i colpi finché non è stata in grado di restituirli, ma non è mai stata davvero felice e questo momento di dolore immenso, di dolore insopportabile è esattamente ciò che le serve per capire che basta così, che a un certo punto deve cominciare a pensare per sé e che può smettere di credere a tutti gli insulti che, in fondo in fondo, ha sempre preso per veri, per quanto lo negasse. Non necessariamente ho concordato con ogni scelta narrativa che è stata compiuta dall’autrice, tuttavia le ho comprese tutte, ho compreso perfettamente, forse per bias di proiezione, perché Titania Blesh abbia imboccato certe strade a scapito di altre, anche quando io avrei fatto esattamente l’opposto (del resto è il suo libro, non il mio). 

Eppure, nonostante quello che ho appena detto, o forse proprio in virtù di ciò, sono rimasta piacevolmente stupita da diversi colpi di scena, da come molti nodi vengano al pettine e diversi cerchi si chiudano, specialmente sul finale quando avremo diverse risposte sul sistema magico e su alcune apparenti coincidenze dei romanzi precedenti. E specifico che non è stato solo commovente: Titania Blesh ha deciso che durante la lettura non voleva farci respirare, perché (e questa è una costante della trilogia intera) è un continuo susseguirsi di eventi, la tensione è sempre al suo picco e non si riesce mai a riprendere fiato. Quando si arriva all’ epilogo, non solo lo si fa con la consapevolezza di aver concluso una trama: c’è anche un senso di pace, di completezza, l’impressione di potersi finalmente riposare dopo tanto vagare. 

In conclusione, avrete capito che non sono né posso essere oggettiva su una serie che mi ha dato così tanto. Un intersec fantasy ambientato nella mia terra, con caratteristiche diversissime da tutto ciò che si trova sul mercato. È un’opera che non potete farvi sfuggire.

Ringrazio tantissimo l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo in anteprima e vi invito a dare un’occhiata alle recensioni sugli altri blog! A medas annos! 

1 commento:

  1. Mi piace molto come parli della protagonista. Mi sembra forte e determinata ma realistica nonostante il genere. Sai già che il primo libro mi aspetta in libreria e sicuramente sarai mio titolo di febbraio per la reading challenge

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