mercoledì 11 settembre 2024

Gilded, Cursed




  • Titolo: Gilded, Cursed
  • Titolo originale: Gilded
  • Autrice: Marissa Meyer
  • Traduttrice: Maria Carla Dallavalle
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788804741748  / 9788804758679
  • Casa editrice: Mondadori

Trama Gilded

Colpita dalla maledizione di Wyrdith, dio delle storie e della menzogna, Serilda ha sviluppato un incredibile talento per il racconto: quelle con cui incanta i bambini del villaggio sono vicende intriganti, bizzarre, e soprattutto non contengono un briciolo di verità. O almeno così credono tutti.
Ma una delle sue storie attira l'attenzione del mostruoso Erlking con i suoi cacciatori non-morti. E così Serilda si ritrova prigioniera in un luogo sinistro, dove si aggirano ghoul, fantasmi e ripugnanti corvi senza occhi. Chiusa nelle segrete del castello, la ragazza è costretta a dimostrare di saper trasformare la paglia in oro - come ha affermato - o sarà uccisa per aver mentito. Disperata, Serilda ha una sola possibilità: accettare l'aiuto di un ragazzo che le è misteriosamente comparso davanti. E che vuole qualcosa in cambio.
Presto Serilda si accorge che le vetuste mura del castello celano molti segreti, compreso un antico maleficio. Dovrà trovare il modo di spezzarlo se vuole riuscire a fermare il dispotico potere del re e la sua feroce Caccia una volta per tutte.

Trama Cursed

Serilda e Gild stanno provando a rompere l'incantesimo che intrappola i loro spiriti nel castello infestato di Adalheid; devono farlo prima della Luna Infinita, quando l'Erlking tenterà di catturare una delle sette divinità per costringerla a esaudire il suo desiderio: far tornare la sua amata Perchta dagli inferi. Ma Serilda pian piano scoprirà che la sete di vendetta dell'Erlking non si sazierà con un solo desiderio, e ciò cui mira davvero ha il potere di modificare il regno mortale per sempre. E diventa sempre più chiaro che non si tratta solo di liberare se stessi e i fantasmi tenuti in schiavitù dagli Oscuri, ma di salvare il mondo intero da una tirannia crudele e senza fine, e con il mondo il loro bambino non ancora nato. L'atteso seguito di "Gilded" narra il viaggio di Serilda per scoprire il proprio potere di donna, madre e cantastorie. Immaginifica rilettura di un classico dei fratelli Grimm, "Cursed" è una storia piena di romanticismo e avventura, perfetta per il pubblico di Marissa Meyer.


Recensione e commento

In questa recensione dovrò, purtroppo, parlarvi dei libri che Gilded e Cursed sono, non di quelli che avrei voluto che fossero. Ci tengo a precisare che si tratta, una volta tanto di una recensione contenente spoiler, perché per entrambi i romanzi la sola parte che reputo rilevante è il finale, con i suoi alti e bassi. 

La dilogia di Marissa Meyer avrebbe potuto essere un’innovazione nel campo della letteratura young adult, ma non possiamo accontentarci solo delle buone intenzioni: serve anche che poi l’intento riesca. Il motivo per il quale la nuova serie dell’autrice delle Cronache Lunari avrebbe dovuto rappresentare un nuovo caposaldo è proprio la fiaba da cui prende ispirazione, infatti è pieno di retelling di Cenerentola o di La bella e la bestia, ma questa serie di libri si rifà invece alla fiaba di Tremotino, scritta dai Fratelli Grimm. Per cui, va da sé che l’eroina al centro della storia non è (o non dovrebbe essere) una fanciulla artemidea, ovvero l’archetipo su cui si basa la tipica protagonista young adult. La fiaba di Tremotino ruota attorno alla storia di una ragazza che promette il suo primogenito a una creatura che è in grado di salvarle la vita, ma a differenza delle fiabe sopraccitate questa non finisce con il matrimonio, anzi, prosegue fin dopo la gravidanza. 

Tenendo saldo questo punto, non è che io mi aspettassi o volessi una dilogia che ricalcasse per filo e per segno la trama originale, ma quantomeno, visto il finale del primo libro, in cui la protagonista Serilda scopre la sua non cercata ma benvenuta gravidanza, mi sarei quantomeno attesa che il secondo volume fosse ricco di adrenalina proprio dovuta all’ansia dovuta alla sua condizione di donna incinta tenuta prigioniera da un branco di demoni intenzionati a impossessarsi di tutto il mondo. Nonostante Gilded si concluda con il cliffhanger dell’annuncio della sua dolce attesa, questa non viene mai veramente mostrata in Cursed, anzi, per il 70% del libro non vediamo nulla, nemmeno da un punto di vista della trama. Serilda è la protagonista più passiva che abbia visto ultimamente, nonostante i presupposti per creare una storia ricca di azione ci fossero tutti. Non vediamo mai il pancione, non vediamo mai le caviglie gonfie, i mal di schiena. Ci viene fornita una spiegazione a riguardo, ma francamente l’ho trovata deludente anche perché ha tolto esattamente la sola cosa che mi interessava vedere all’interno del libro: ero qui per la rappresentazione di una donna incinta e non l’ho avuta.

Parto e travaglio sono stati altrettanto deludenti. Per una serie di motivi magici che non vi sto a spiegare, non è Serilda a portare al mondo la sua bambina, ma un demone che si impossessa del suo corpo e vive al suo posto l’esperienza che ci era stata promessa e allo stesso modo, in un certo senso le avventure di Serilda si concludono con la maternità, mentre sotto questo aspetto la fiaba originale è più all’avanguardia perché mostrava una madre che partiva per salvare suo figlio. Insomma, tutta l’esperienza della genitorialità è stata sottotono e purtroppo era tutto quello che mi interessava.

Ho trovato dei buchi anche nel sistema magico, durante la lettura mi ritrovavo spesso a pensare a delle soluzioni praticabili (che poi sono state messe in atto solo alla fine) ma che non venivano utilizzate solo per allungare inutilmente il brodo, così come troppe volte mi ritrovavo a pensare che nulla di quello che stavo leggendo avesse senso e che il modo in cui stavano agendo i personaggi sulla storia fosse illogico e non avesse senso nella coerenza interna. 

In generale, non è solo questo, non sono solo i difetti oggettivi il problema, mi è mancato anche completamente il trasporto emotivo: la chimica tra la protagonista e il suo interesse amoroso è totalmente inesistente, così come non c’è un briciolo di pathos nemmeno nelle scene che dovrebbero essere strappalacrime (a questo proposito, l’aver tirato come un elastico il 70% del libro per riassumere quella che avrebbe dovuto essere la vera trama dei due libri nel restante 30% ha sicuramente avuto il suo peso).

Se ci ragiono razionalmente so che non è tutto da buttare via. Tanto per cominciare, per quanto non mi abbia convinta, abbiamo comunque una donna incinta nel panorama fantasy young adult che non muore di parto solo per dare alla luce un prescelto, e già questo è positivo. Inoltre, il matrimonio non è visto come il traguardo ultimo, anzi, la protagonista ha un figlio da un uomo che non è suo marito e non subisce nessun tipo di biasimo sociale per questo motivo. Inoltre, la protagonista non è la solita bella impossibile irresistibile con gli specchi di legno, ma una ragazza normale se non fosse per dei poteri magici che non ha mai chiesto. 

In conclusione, credo che questa dilogia sia importante più che altro da un punto di vita di interesse accademico nel campo del fantasy. Ho sinceramente apprezzato il tentativo di fare qualcosa di nuovo, ma ho trovato la messa in pratica abbastanza scolastica e poco direzionata, un vero peccato ma penso che la terrò comunque sulio scaffale proprio per l'intenzione di fare qualcosa fuori dagli schemi 

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