lunedì 3 agosto 2020

Agnes Grey - tra passione e lavoro

Benvenuti, cari lettori, in questo nuovo blog tour e review party organizzato da Federica e Michela per la Oscar Vault. In quest'occasione verranno recensiti i capolavori della letteratura inglese scritti dalle tre sorelle Brontë dai blog che trovate nel banner di seguito. Questo blog si occuperà di recensire Agnes Grey (domani 4/7), mentre la tappa di oggi si intitola Agnes grey, tra lavoro e passione.
Cominciamo subito questa piccola analisi!




Agnes Grey è annoverabile tra i Victorian Governess Novel, ovvero un romanzo che ha come protagonista una ragazza che vede perdere la sua condizione di agiatezza economica ed è costretta a lavorare per mantenersi, svolgendo uno dei pochi lavori rispettabili per le signorine dell'epoca, ovvero l'istitutrice. La figura della governante, quindi di una donna dotata di una certa istruzione, è in ascesa durante l'età vittoriana e ciò le ha fatto guadagnare, appunto, un suo genere letterario, caratterizzato prima dalla perdita dello status sociale della protagonista di buona famiglia, la quale dovrà lavorare, per poi ristabilire in seguito la sua posizione grazie a un buon matrimonio. Agnes Grey ha alcune di queste caratteristiche, ma sebbene al suo interno vi sia un matrimonio, esso è per amore e non per scalare la piramide sociale. Agnes, infatti, dapprincipio decide di trovarsi un lavoro per non pesare sulla sua famiglia, poter essere indipendente e mandare del denaro ai suoi genitori, in ristrettezze economiche. Il matrimonio le dà la tranquillità emotiva e le consente di dividere l'esistenza con un uomo rispettabile, ma sarà nel lavoro la sua vera formazione.
Agnes, citando il libro, dice "Sarebbe stato bellissimo fare l'istitutrice. Vedere il mondo; iniziare una nuova vita; agire liberamente; esercitare facoltà inutilizzate; mettere alla prova una forza sconosciuta; guadagnarmi da vivere e guadagnare qualcosa per aiutare mio padre, mia madre e mia sorella", dimostrando una certa intraprendenza e desiderio di indipendenza. Tuttavia, alcuni critici, più che romanzo di formazione lo considerano quasi un trattato pedagogico, inquanto la governante è quasi il centro morale della famiglia per cui lavora e ha l'incarico di istruire e plasmare le giovani menti, tra mille difficoltà. Infatti, questo mestiere non è affatto semplice, poiché non le viene consentito utilizzare i metodi educativi che ritiene opportuni; in questo frangente il romanzo si dimostra di una modernità disarmante, perché oggi in molti si lamentano dell'ingerenza dei genitori nel lavoro degli insegnanti, eppure qui appare chiaro che non si tratta di un problema moderno: per mamma e babbo i figli sono sempre perfetti e gli insegnanti sbagliano. Al di là di questa attualità, Agnes Grey mostra comunque caratteristiche del suo tempo, perché nonostante l'intento moraleggiante e pedagogico del romanzo, siamo comunque in un'epoca in cui la violenza sui bambini a scopo educativo era normalizzata e persino incoraggiata, così come la manipolazione o il ricatto emotivo al solo scopo di ottenere un risultato momentaneo. Infatti, poiché il metodo montessoriano era ben lontano dall'essere anche solo concepito, Agnes si trova a dover impartire un'educazione puramente nozionistica, senza nessuna reale interazione con le sue allieve, per le quali la cultura ha il solo scopo di affascinare uomini abbienti ai balli di società.
Come già detto in precedenza, quello che è interessante vedere è che alla protagonista non interessi il matrimonio di convenienza per ripristinare lo status quo pre crisi, ma ricerca la sua soddisfazione attraverso la sua professione che le consente di trasmettere entusiasticamente i valori che lei ritiene importanti e di mettere alla prova sé stessa, pur mantenendo i rapporti sociali che ritiene importanti, come quelli con la madre, una figura senza dubbio positiva, non soltanto perché è una donna pia, ma anche intelligente, istruitae fiduciosa nelle capacità delle figlie. 
Come si vedrà in maniera più approfondita nella recensione di domani, Agnes Grey è un romanzo che presenta tratti autobiografici: le descrizioni dedicate alle lezioni mostrano molto chiaramente che l'autrice sa di cosa parla e ha davvero vissuto certe situazioni con allievi impossibili.
È stato davvero interessante vedere la differenza tra la donna al lavoro 173 anni fa rispetto a oggi, ma ciò che colpisce maggiormente non è tanto il cambiamento avvenuto, quanto quello che non è avvenuto: per i genitori i figli saranno sempre perfetti.
 Vi aspetto domani alla stessa ora per la recensione!

16 commenti:

  1. Come sempre un bellissimo post! Non conoscevo Agnes Gray ma adesso mi hai incuriosita!

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    1. Nonno porta con sé la stessa gravità di cime tempestose, ma è comunque piacevole

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  2. Ciao! Io ho letto "Agnes Grey" l'anno prima di aprire il blog. L'avevo inserito nella tesina della maturità sul tema dell'istruzione e ricordo che l'avevo amato. Mi piacerebbe tanto rileggerlo! :)

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    1. che bello! Sfortunatamente io non ho studiato le sorelle Brontë a scuola, sto recuperando adesso

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  3. Questo libro in particolare mi manca ❤️ Dovrò leggerlo

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    1. È una lettura piacevole e acorrevole, per niente impegnativa come cime tempestose

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  4. Devo recuperare questo libro. La tappa, come sempre, molto interessante e approfondita ;) Complimenti!

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  5. Credo che dovrò rispolverare un po’ i classici ☺️
    La storia di Agnes Grey sembra interessante!

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  6. La mia tesi di laurea è stata sulle Brontë che incanto ... le adoro !

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    1. Purtroppo nn ho avuto la possibilità di farle a scuola e adesso sto recuperando tutto. Non è mai troppo tardi!!!

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  7. A mio parere un'ottima analisi ❤️

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