mercoledì 21 ottobre 2020

In Fuga da Houdini

 Bentornati sul blog, cari lettori. La recensione di oggi riguarda il terzo titolo della serie di Kerri Maniscalco, che si concluderà a novembre con il quarto capitolo "a Caccia del Diavolo" e oggi ci occuperemo di In Fuda da Houdini. Ringrazio Beatrice per aver organizzato e la Oscar Vault per la copia omaggio.
 

  • Titolo:In Fuga da Houdini
  • Titolo originale: Escaping from Houdini
  • Autrice: Kerri Maniscalco
  • Traduttrice: Maura Dalai
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788804728115
  • Editore: Mondadori

Trama
 
 Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l'America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata - compresa l'esibizione di un giovane e promettente artista della fuga - sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l'altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna - con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi - si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull'identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?
 
 Recensione e commento

Immagine dal web
Tanto per cominciare, il titolo non sembra avere un riscontro nella trama, dal momento che le apparizioni Houdini sono talmente marginali da non avere impatto alcuno sulla vicenda narrata. In questo terzo capitolo (vi lascio qui la recensione del primo e del secondo libro) i due protagonisti, Thomas e Audrey Rose, si trovano a bordo di un transatlantico che da Liverpool si dirige verso New York e il viaggio dura una sola settimana. Oggi, nel 2020, con tutta la tecnologia possibile, attraversare l'Atlantico occupa almeno una settimana di tempo, senza fare scali, quindi risulta improbabile che nell'Ottocento tale viaggio durasse così poco. Gli anacronismi non si fermano qui, perché i due ragazzi, non sposati, vengono spesso lasciati da soli, in quanto lo chaperon tanto citato dalla protagonista, sarà quasi sempre assente, mentre Audrey rose sarà impegnata in un molto poco credibile triangolo amoroso, creato ad hoc per dare un po' di brio alla trama, ma in cui il lettore non casca nemmeno per un secondo. Infatti, la protagonista in questo terzo libro, ha un comportamento particolarmente incoerente, poiché non sa se voglia fare l'investigatrice o il medico legale: non la vediamo mai comportarsi da scienziata e pensa di essere una brava detective, ma spesso arriva a delle conclusioni senza un effettivo ragionamento a monte, oppure i ragionamenti che fa sono ovvi anche per il più disattento dei lettori. Un'altra incongruenza della sua personalità si riscontra nel suo atteggiamento con la vita circense: nel capitoli precedenti, Audrey Rose, per quanto sedicente femminista incallita e impegnata nel riscatto sociale delle donne, aveva paura di quello che le persone avrebbero pensato di lei se l'avessero vista a braccetto con Thomas, ma in In fuga da Houdini si mostra svestita su un palco scenico e si reca da sola nella stanza di un uomo, mentre con Thomas, per il quale ha già dichiarato più volte i suoi sentimenti, ha atteggiamenti molto più freddi in maniera immotivata. Anche il coprotagonista maschile, che nei libri precedenti era decisamente un punto a favore perché il più coerente tra i personaggi, con una personalità consolidata, qui sembra l'ombra di sè stesso; appare raramente e ci mancano le sue brillanti deduzioni e le sue battute. Non è il Thomas a cui il lettore si è affezionato e che teneva in piedi i libri precedenti.
Questo libro, al momento sembra il peggiore della saga, dal momento che anche la scrittura ha subito un peggioramento: sembra di leggere un armony, anche nei capitoli extra narrati da Thomas, dal quale ci si sarebbe aspettati arguzia e brillantezza.
Una elemento che salva questo terzo capitolo della tetralogia è il colpo di scena finale: per la prima volta la vicenda non ha una conclusione che permetta al lettore di chiudere il libro serenamente e dorvrà aspettare fino a novembre per sapere come finirà l'avventura di Audrey Rose e Thomas. 
 

 

10 commenti:

  1. No nso ancora se iniziare questa serie.. Devo vedere 🤔

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  2. Non sei la prima che me lo dice. Edizione stupenda ma bruttino. Io li devo ancora leggere. Inizierò tra pochi giorni sulle tracce di jack lo squartatore

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  3. Concordo con tutto! Purtroppo questa serie non riesce proprio a prendermi :/

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    1. Una serie con dei problemi che gli editor non sono riusciti a risolvere

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  4. Mi sembra che non ne valga proprio la pena a questo giro ... meglio restare sui classici

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  5. Questa serie la lascio perdere, ho capito che non fa per me! Menomale che ci sono le tue recensioni dettagliatissime a farmi capire se in libro può interessarmi oppure no!

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    1. Ooops, ho fatto danno. Ma preferisco farti desistere dal comprare qualcosa, che farti spendere dei soldi per qualcosa che poi non ti soddisfa

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