mercoledì 27 aprile 2022

Piccoli Favori

  • Titolo: Piccoli Favori
  • Titolo originale: Small Favors
  • Autrice: Erin Craig
  • Traduttrice: Giorgia De Santis
  • Lingua originale: inglese
  • Casa editrice: Fanucci
Trama 

Ellerie Downing vive nella tranquilla cittadina di Amity Falls nella catena montuosa del Pugno di Dio – cinque picchi che si innalzano verso il cielo come fossero dita di una mano – delimitata da una foresta quasi impenetrabile di pini alti e stretti. I Downing sono apicoltori da sempre e il miele prodotto dai loro alveari è amato e apprezzato in tutta Amity Falls. Tuttavia, un tempo la vita non era così serena: i primi cittadini hanno dovuto affrontare il Male nei boschi adiacenti ma oggi, per fortuna, le occasioni di scontro sono molto rare. Quando però un carico di rifornimenti scompare, alcuni temono che i mostri che per lungo tempo hanno terrorizzato la regione siano tornati. Mentre l'autunno si trasforma in inverno, movimenti sempre più spaventosi affliggono la città e portano a una tribù di creature diaboliche e mistiche, gli Osservatori Oscuri. Gli Osservatori promettono di soddisfare i desideri più profondi degli abitanti, per quanto smisurati e irrealizzabili, e solo in cambio di un piccolo favore. Ma le loro vere intenzioni sono molto più sinistre. Gli Osservatori Oscuri vagano per il Paese, riducendo in rovina tutto ciò che incontrano. Per salvare il villaggio, Ellerie dovrà scoprire il vero nome del leader degli Osservatori Oscuri, la misteriosa donna vestita di bianco. Si ritroverà così in una corsa contro il tempo prima che tutta Amity Falls, la sua famiglia e il ragazzo che ama vadano in fiamme.

Recensione e commento

Che soddisfazione leggere questo libro! In un periodo in cui si vedono in giro fin troppi libri fast food, Erin Craig ha davvero fatto i compiti a casa ed è un peccato che non sia conosciuta quando autori più affermati ma meno abili.

Partiamo con l’elencare le analogie e differenze tra Piccoli Favori e La Casa di Sale e Lacrime (qui la recensione). In maniera preliminare, va detto che in comune ci sono senza dubbio la trama ben programmata, in cui la voce narrante sa dove ci sta portando e come intende farlo, dove nulla è mai lasciato al caso e la simbologia presente è pregnante nel libro, anche se in Piccoli Favori è meno ingombrante rispetto al primo romanzo dell’autrice. Invece, la palette di colori è diametralmente opposta: se nel primo romanzo di Erin Craig i colori erano gotici, freddi, opprimenti e rendevano perfettamente l’atmosfera del castello e della scogliera nordica in cui si dipanava la vicenda, in Piccoli Favori, invece, a farla da padrone sono i gialli dei fiori, i dorati dei campi e gli ambra del miele. Ed è proprio questa atmosfera bucolica, apparentemente serena che diventa particolarmente inquietante appena accade qualche piccolo evento senza spiegazione. Questo è ciò che Erin Craig sa fare meglio: costruire la tensione poco a poco, in un crescendo destinato a trascinare via chi legge, come una valanga partita da un singolo fiocco di neve. Amity Falls è il classico borgo in cui tutti si conoscono e non succede mai niente (ma se seguite i documentari sui serial killer saprete che questa è sempre la premessa per una strage), in cui la vita comunitaria è basata su sei regole di aiuto reciproco in caso di difficoltà; bisogna sempre aiutare il prossimo, ma l’autrice utilizza proprio gli abitanti della cittadina per mostrare quanto gli esseri umani siano pronti a sbranarsi a vicenda non appena le cose vanno male. Per veicolare il messaggio usa degli elementi soprannaturali, il cui significato metaforico è chiarissimo, anche quando sono perfettamente amalgamati con la trama, senza mai diventare letterali. Effettivamente, anche in questo libro, così come in quello precedente, la presenza di simboli è innegabile, ma forse in modo meno ingombrante e ripetitivo. 

Poiché il mondo secondario in cui si svolge la vicenda è molto simile al nostro, dato che ci troviamo in un’epoca realmente esistita, Craig non deve preoccuparsi di approfondire la mitologia, che era un po’ il lato carente di La Casa di Sale e Lacrime, perché qui è presente il cristianesimo, che chi legge conosce benissimo. I momenti narrativi sono senza dubbio ben scanditi, i turning point sono numerosi e sempre utilizzati in modo sensato, denotando una cura del testo sfortunatamente poco comune nei romanzi dedicati a questo target. La stessa protagonista, Ellerie, rappresenta un po’ un’eccezione nel panorama young adult, poiché la sua più spiccata caratteristica è quella di essere fondamentalmente una brava persona: mentre tutto il villaggio perde la calma e si accusa a vicenda per torti subiti, lei riesce a essere il punto fermo nel mondo che gira. Non ha colpi di testa, è riflessiva e gentile e in un altro contesto verrebbe considerata una protagonista passiva, perché è presente un sovvertimento dello schema del viaggio dell’eroe. Ellerie potrebbe andare via e invece cerca di restare, perché, proprio come ha imparato dall’alveare di cui si prende cura, lo sciame non sopravvive senza la regina a guidarlo e la regina non sopravvive senza lo sciame, per la comunità deve essere tenuta assieme tramite principi etici che per Ellerie non sono un’imposizione, ma sono parte di lei come individuo. 

Se proprio bisogna trovare dei difetti, visto che siamo qui per sviscerare ogni testo che ha la sfortuna di capitare su questi schermi, la storia d’amore appare leggermente casuale, anche se alla fine del romanzo tutto avrà perfettamente senso. In sostanza, Piccoli Favori è un libro leggermente meno godibile come autoconclusivo rispetto a La Casa di Sale e Lacrime, ma sarebbe bastata l’aggiunta di un epilogo per renderlo davvero perfetto. 

Piccoli Favori è un libro imperdibile, assolutamente da leggere, ma vi sconsiglio di farlo prima di andare a dormire, se non volete avere degli incubi…

10 commenti:

  1. Come trama e ambientazione mi attira di più il suo volume precedente. Però intanto apprendo che deve essere un'autrice valida

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    1. Spero di piacerà, per me era stata una lettura piacevolossima

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  2. La recensione è stupenda e concordo su tutto, questo libro è davvero una ventata di aria fresca nel panorama degli young adult, tra l'altro ho fatto l'errore di leggerlo la sera...che paura 🥲

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    1. Non poche volte mia ononeitrovata a guardarmi attorno per controllare che fosse tutto ok...

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  3. La parte bucolica mi ispira tantissimo , mentre invece quella sul cristianesimo meno, , nel complesso penso che mi piacerebbe molto!

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    1. Secondo me è una lettura che si può adattare molto bene a tutti i gusti

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  4. Non ne avevo mai sentito parlare, ma sembra carino (anche se mi attira più il primo perchè si concentra anche sulla mitologia)

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    1. La casa di sale e lacrime è davvero una lettura che consiglio ogni tre per due

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  5. Bellissima recensione il libro non lo conoscevo però le tue parole mi hanno entusiasmato

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