venerdì 21 ottobre 2022

Pax

  • Titolo: Pax
  • Titolo originale: Pax
  • Autrice: Sara Pennypacker
  • Illustratore: Jon Klassen
  • Traduttore: Paolo Maria Bonora
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 978-8817093989
  • Casa editrice: Rizzoli
Trama

Da quando Peter, dodici anni, ha trovato il volpacchiotto Pax, i due sono sempre stati inseparabili. Un giorno accade l'impensabile: il padre di Peter si arruola per andare in guerra e costringe suo figlio a lasciare la volpe sul ciglio di una strada. Il ragazzo obbedisce, ma non appena arriva a casa del nonno dove è destinato a vivere, capisce di aver fatto l'errore della sua vita. Così parte per ritrovare il suo migliore amico. Un percorso di cinquecento chilometri che gli porterà avventure, guai e amicizie: un viaggio che lo farà crescere. Pax lo aspetta, e nel frattempo scopre luci e ombre della libertà. Tutti e due non vedono l'ora di ritrovarsi, però quel momento non sarà affatto come avevano immaginato. Età di lettura: da 9 anni.

Recensione e commento

Pax è un libro co un significato speciale per me, perché oltre a essere uno dei miei libri del cuore, mi è anche stato regalato da una persona speciale. Ed è forse questo il motivo per cui ho tardato tanto a parlarvene.

È un libro che ho letto almeno un paio d’anni prima di aprire questo blog, per cui per scrivere questa recensione ho dovuto rileggerlo. La prima volta che mi sono approcciata a Pax, e non esagerato, ho pianto letteralmente da pagina 1, perché Sara Pennypacker è sempre in grado di raccontare delle storie al tempo stesso adatte al target, ma così struggenti da spezzare il cuore (qui la recensione di Qui nel Mondo reale). In effetti, penso che questa recensione sia molto sottotono rispetto al solito, perché è complicato per me trovare un modo per parlare di qualcosa di così emotivamente toccante per me, perché ho la sensazione di banalizzare, cioè esattamente ciò che voglio evitare, ma cercherò di fare del mio meglio almeno per farvi capire quanto questa lettura sia stata importante nella mia vita.

Pax è un romanzo ricchissimo di contenuti e interpretazioni, che però vengono sempre veicolate attraverso la storia: non è necessario vederci significati nascosti, se non si vuole, perché la trama basta a sé stessa.

Tuttavia, cerco di parlarvi di cosa ci ho visto io. Peter è un ragazzino che si sta affacciando lentamente all’età adulta senza avere dei punti di riferimento attendibili per lui: sua madre è morta da poco e suo padre non si occupa molto di lui al di là delle necessità puramente fisiche. L’unico sprazzo di gioia nella sua solitudine, percepibile in modo così chiaro da spezzare in due, è Pax, la volpe che ha adottato perché l’unica sopravvissuta della sua cucciolata. Finché non si trova a dover abbandonare il suo amico Pax perché sta arrivando la guerra, suo padre deve arruolarsi e intende spedire Peter da suo nonno. Il pentimento dell’abbandono porterà Peter ad attraversare mari e monti per ritrovare la sua volpe, compiendo un viaggio dell’eroe molto diverso da quello canonico. 

In effetti, la mascolinità tossica è uno degli argomenti maggiormente trattati nel libro: Peter è stanco della rabbia di suo padre e non intende diventare come lui, non intende portare avanti un trauma generazionale che lo costringe a trascinarsi dietro degli stupidi dogmi sui maschi che fanno le cose in un certo modo e su mele che non cadono mai lontane dall’albero. Le figure femminili nel libro sono tutte molto positive, a partire dalla madre che si porta nel cuore, e spaziano dalla guaritrice alla guerriera. Insegnano tutte a costruire qualcosa, invece di distruggere tutto con la guerra, e a indirizzare la rabbia per ergersi contro le ingiustizie, invece che per imporre la propria opinione. Parla di decostruzione degli stereotipi un passo alla volta, senza dividere il mondo in due, in un continuo noi contro loro e lo fa mostrando quanto Peter soffra a causa della rigidità di costumi che lo circonda. In entrambe le letture che ho fatto di questo romanzo ho trovato dilaniante la sofferenza di questo bambino non ascoltato e trascurato, dato per scontato, mi ha distrutta e fatta arrabbiare, ache se la seconda volta ero più preparata e non ho pianto. Ho provato ogni sua emozione come fosse la mia ed è uno dei libri più tristi che abbia mai letto in vita mia, ma l’ho trovato necessario. 

In Pax troviamo tutto, non solo il tema della mascolinità che deve cambiare affinché si smetta di creare adulti danneggiati e dall’emotività rachitica, c’è anche il rapporto con la natura, il superamento del trauma e l’affrontare il lutto. Ma soprattutto, l’amore in forma non romantica, quello senza confini che non si impone, ma lascia andare l’altrə per la sua strada, affincé possa decidere da sé se tornare o no. Parla di trovare un posto dove sentirsi a casa, un posto che a volte non è un luogo, ma una persona.

Pax è un libro così bello che lo avrei sottolineato tutto, pagina per pagina, così struggente e delicato nell’affrontare temi tristi e complicati che mi sento di consigliarlo a ogni fascia di età, non solo ai bambini, ma soprattutto ai genitori . Decisamente, uno dei miei libri del cuore che non abbandonerà mai il mio scaffale.

3 commenti:

  1. Sembra bellissimo...voglio proprio recuperarlo ma è introvabile 😔

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  2. Non conoscevo il libro ma sembra molto carino

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  3. Uno di quei libri che dopo aver letto, vorrei regalarlo a tutti i piccoli della mia famiglia

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