mercoledì 5 ottobre 2022

Una Storia di Sortilegi

  • Titolo: Una Storia di Sortilegi
  • Titolo originale: A Tale of Sorcery
  • Autore: Chris Colfer
  • Traduttore: Tommaso Varvello
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN:
  • Casa editrice: Rizzoli
Trama

È passato quasi un anno da quando Brystal ha stretto un patto con la Morte per annientare l'Immortale in cambio della sua vita, ma non ha ancora trovato un solo indizio su chi sia o dove si trovi questa misteriosa creatura. A peggiorare il quadro, qualcosa di oscuro e maligno sgorga dalle viscere della Terra e terrorizza l'intero universo. Qualcosa che proviene da un mondo di fuoco e caos. Per fermare il nuovo pericolo, le fate, le streghe e gli alchimisti devono collaborare con tutti i Regni e i Territori e in questa epica lotta incontreranno validi guerrieri disposti a tutto pur di aiutare la magia a trionfare. Stregoneria, magia e scienza si scontrano nell'elettrizzante terzo libro della serie "Storie di Magia". Età di lettura: da 10 anni.

Recensione e commento

È la terza volta che scrivo e cancello l’introduzione di questa recensione, perché trovare le parole adatte a parlare di Una Storia di Sortilegi è più difficile del previsto, dal momento che ho tantissime cose da dire e tutte positive. È inusuale per me non riuscire a trovare nemmeno un difetto, eppure eccomi qua a dire che questo libro è praticamente perfetto.

Il primo dei mondi di Colfer
In questo capitolo conclusivo della trilogia sono numerosissime le situazioni di conflitto da risolvere, la trama è pregna di eventi e per questo motivo il ritmo è incalzante, ma se nei libri precedenti la protagonista era Brystal, che a volte risultava anche un po’ overpowered, Una Storia di Sortilegi è quasi un romanzo corale, non solo perché ogni singolo personaggio ha la propria voce ben definita e inconfondibile, ma anche perché il peso della trama non sarà tutto sulle spalle di Brystal. Anzi, avrà bisogno di aiuto in numerose situazioni che saranno risolte da altri. L’elemento della coralità, del mondo da salvare con uno sforzo comune, ha particolarmente senso se si considera la chiave di lettura del romanzo: se Una Storia di Magia parlava di identità sessuale e Una Storia di Stregoneria di salute mentale, questo terzo capitolo ci catapulta in un altro dei più grandi problemi sociali della nostra epoca, ovvero il riscaldamento globale. Problema che non può essere risolto da una sola persona che sventola una bacchetta, ma serve anzi, un enorme sforzo collettivo che travalichi i confini politici e le rivalità contingenti, per cui serve che anche il nemico diventi un alleato. 

In questo, Chris Colfer è veramente il migliore, perché nonostante ogni singolo libro abbia una chiave di lettura al di là del significato letterale, la metafora viaggia sempre di pari passo con il testo, senza che l’una prenda il sopravvento sull’altro o viceversa. È l’equilibrio a rendere questa trilogia inconfondibile e perfetta. In Una Storia di Sortilegi c’è tutto: la trama, il pathos, l’azione, la situazione difficile che non può essere risolta semplicemente uccidendo il cattivo di turno e in tutto questo rivediamo la nostra società in chiave fantasy. Ci sono gli scienziati che tentano di salvare il mondo al di là degli interessi politici, che in quanto esseri umani possono sbagliare, ma che non vengono ascoltati anche quando diciotto giusto. Ci sono tavole rotonde simili al G8 in cui le decisioni prese sono sempre le più semplici, mai quelle corrette e risolutive, ci sono teorie del complotto sempre finalizzate a dare la responsabilità dei propri errori a cause esterne e ci sono persone che vogliono lucrare sulle tragedie.

Il mondo di Una storia di stregoneria
Con tanto materiale a disposizione non stupisce che i generi del fantasy si mescolino, passando dall’intersec fantasy, al quest fantasy con punte di epic fantasy. Eppure, la prosa di Chris Colfer non risulta mai eccessiva, tiene sempre conto del pubblico a cui sta parlando e non tira mai per le lunghe, ma al tempo stesso non sottovaluta il suo target rendendo le cose troppo letterali. Chiaramente un occhio adulto è in grado di leggere più significati, come ad esempio i riferimenti alla cultura queer, basti anche solo pensare che la parola inglese per “fata”, che viene utilizzata colloquialmente per riferirsi agli uomini gay, qui viene utilizzata in particolar modo da un personaggio omosessuale come rivendicazione di ciò che è, senza doversene vergognare. Questo è solo un esempio, ma potrebbero essercene molti altri ed è bellissimo che non ci sia mai bisogno di un eccessivo lavoro sul testo per comprendere. Tutta la trilogia segue questo schema, in effetti, tutti e tre i romanzi possono essere letti come libri di intrattenimento e questo non fa eccezione. Se possibile, la serie già cominciata alla grande con Una Storia di Magia, non ha mai avuto un calo, è stato un crescendo continuo di emozioni e nonostante spesso si sottovaluti il target ragazzi, questa trilogia riesce a fare da sola tutto quello che ci si aspetta da un fantasy innovativo in termini di inclusività, e lo fa senza sforzo. L’autore ha creato un mondo dove tutte e tutti possono ritagliarsi un posto. Colfer mi ha fatta sentire vista, compresa e non ha mai minimizzato le difficoltà vissute dalle protagoniste, che poi sono le stesse che ho vissuto io che che potreste aver vissuto anche voi. Probabilmente è questo il motivo per cui questo libro, al di là del contenuto e dell’esecuzione, resterà per sempre nel mio cuore. 

Nota di merito per la traduzione, davvero coerente e ben fatta nell’arco dei tre libri, anche nella resa dei giochi di parole e nella trasposizione dei nomi. Un lavoro davvero ben fatto che ha consentito una maggiore immersione nella storia.

Colfer, nonostante (o forse in virtù della) sua giovane età, dimostra di essere un autore lungimirante e uno degli uomini più intelligenti della sua generazione, perché riesce a intrattenere mentre educa, con impeccabile equilibrio. Voglio recuperare ogni singola cosa che ha scritto, dopo aver letto e amato questa trilogia che non solo non ha avuto un attimo di défaillance, ma è addirittura andata in crescendo, fino a farmi addirittura scappare la lacrimuccia in più di un’occasione. Non posso che ringraziare Rizzoli per avermi inviato in omaggio tutti e tre i libri e ci vediamo sicuramente alla prossima.


4 commenti:

  1. Sono sincera, non ho mai approfondito questa storia, ma da come ne parli (tralasciando il fatto che mi sono fatta qualche spoiler) sembra davvero una bella trilogia💙

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  2. Ho letto il primo e mi era piaciuto tantissimo, sono stata spinta dalle tue recensioni positive quindi non posso che continuare la saga 😍

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  3. Ho apprezzato molto il primo libro. Una bellissima storia fantasy per ragazzi, avvincente e particolare. Andrò sicuramente avanti con la lettura

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  4. Non conoscevo neppure questo libro ma se dici che è addirittura perfetto allora sicuramente è un libro che merita perché solitamente tu non ti sbilanci così tanto. Personalmente mi hai acceso la curiosità e non ti nascondo che il secondo libro incentrato sul tema della salute mentale mi ispira tantissimo. Recupererò sicuramente questa trilogia ❤️. Bellissima recensione come sempre ❤️

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