mercoledì 22 febbraio 2023

Ragazze Infrante

  • Titolo: Ragazze Infrante
  • Titolo originale: The Broken Girls
  • Autrice: Simone St. James
  • Traduttrice: Alessia Lini
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 978-8866884934
  • Casa editrice: Fanucci
Trama


Vermont, 1950. C’è un luogo per ragazze che nessuno desidera ospitare, troppo intelligenti, ribelli, illegittime... Si chiama Idlewild Hall ed è un collegio. E nella piccola città in cui si trova, girano voci che sia infestato da fantasmi. Le paure sussurrate di quattro coinquiline gettano le basi per una profonda amicizia, fino a quando una di loro scompare misteriosamente... Vermont, 2014. Per quanto ci abbia provato, la giornalista Fiona Sheridan non può fare a meno di ripensare agli eventi che gravitano intorno alla morte della sorella maggiore, avvenuta vent’anni prima nei pressi delle rovine di Idlewild Hall. Quando viene ritrovato un altro cadavere durante i lavori di ristrutturazione del collegio, Fiona scoprirà segreti che dovevano rimanere sepolti e sentirà una voce che le sarà impossibile ignorare. Cos’è successo veramente a sua sorella?


Recensione e commento


Il binomio poliziotto-giornalista è un po’ come il trope dell’orfano prescelto nel fantasy e assieme a questo elemento, ce ne sono stati altri che, all’apertura di Ragazze Infrante mi hanno fatto storcere un po’ il naso, facendomi credere che sarebbe stata la fiera della banalità.

Ma dopo il primo quarto di libro ogni mio dubbio si è totalmente dissipato e non sono più riuscita a posarlo fino a che non l’ho terminato, perché Ragazze Infrante non è solo un thriller che contiene elementi di paranormale, ma è soprattutto un romanzo sul trauma generazionale, sul dolore non affrontato e ciò che ne deriva.

Questo romanzo utilizza quattro punti di vista diversi nella linea temporale passata e uno solo in quella presente, rendendo impossibile mettere assieme tutti i pezzi disseminati qua e là nella trama finché non si arriva alle ultime pagine. Ciò avviene grazie allo stile dell’autrice che è riuscita a rendere interessante una struttura narrativa (quella dell’alternarsi di passato e presente) apparentemente inflazionata.

Un libro sul trauma generazionale e sul dolore, dicevo, perché saranno moltissimi i segreti che verranno coperti e che poi verranno a galla nella narrazione al passato, ambientata durante il secondo dopoguerra, in cui le persone cercavano di andare avanti con le loro vite fingendo che la guerra non ci fosse mai stata e senza mai liberarsi del peso che quell’evento ha lasciato su di loro, facendo ricadere il trauma alle loro famiglie durante un periodo storico in cui rivolgersi a uno psichiatra era uno stigma sociale. Eppure, un modo di pensare tanto rigido non appartiene solo al passato: anche il racconto al presente ci racconta di persone che hanno vissuto all’insegna del pregiudizio e di dinamiche sociali prestabilite che le hanno portate a non voler mai guardare in faccia la realtà, cosa che condurrà da un lato a cercare di trasmettere ai propri figli un ideale di durezza desueto, dall’altro a coprire due crimini che non sarebbero mai avvenuti se ci fosse stata un po’ di compassione in più. La protagonista stessa e le persone che le sono più care dovranno cominciare un percorso di guarigione da tutto ciò che fa loro paura, che non è l’ignoto, ma il già conosciuto passato che va definitivamente sepolto affinché smetta di ripresentarsi.

La narrazione mi ha completamente assorbita e ho dovuto concludere Ragazze Infrante in due tirate dato non riuscivo a metterlo giù, perché l’autrice è magistrale nel creare mistero e nel far crescere la tensione. Eppure, per dovere di cronaca, devo ammettere a malincuore che il libro perfetto non esiste, anche questo ha i suoi difetti. Ad esempio, all’inizio c’è qualche scivolone nell’uso un po’ dilettantesco delle descrizioni, ma è un po’ come se Simone St. James si fosse pian piano riscaldata e fosse migliorata con il procedere della storia. 

Altro problema: Fiona, la protagonista del flusso temporale al presente, è una giornalista, ma pur conducendo delle inchieste, sono spesso gli indizi ad andare da lei e non viceversa, così come diverse volte alcune persone le si presentano per fare dei lunghi spiegoni su cosa sia successo e raccontare la loro parte della storia. In un certo senso, St. James è riuscita a fare funzionare tutto grazie alla tensione che ha creato, ma se analizzo la cosa a mente fredda mi rendo conto che forse esistevano modi più eleganti di gestire alcune dinamiche. 

In conclusione, Ragazze Infrante è un libro scorrevolissimo da leggere quando si ha voglia di una storia breve, ma intensa e coinvolgente. Non mi aspettavo di legarmene tanto emotivamente, eppure è successo e spero che accada anche a voi. 


1 commento:

  1. Questa cosa degli indizi che piovono dal cielo purtroppo capita spesso. Meno male che il resto della storia regge.

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