martedì 14 marzo 2023

Il Grande Magazzino dei Sogni

  • Titolo: Il Grande Magazzino dei Sogni
  • Titolo originale (traslitterato): Dalleoguteu kkum baekwajeom
  • Autrice: Lee Mi-Ye
  • Traduttrice: Lia Iovenitti 
  • Lingua originale: coreano
  • Codice ISBN: 9788804755128
  • Casa editrice: Mondadori
Trama

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.


Recensione e commento

Consentitemi di aprire questa recensione con una citazione. Questo è un grande magazzino. Un grande grande magazzino

Ok, fatto, ora torno seria.

Il Grande Magazzino dei Sogni assomiglia per struttura a libri come Finché il caffè è caldo, poiché racconta varie storie che ruotano tutte attorno allo stesso luogo. Nonostante la brevità, i personaggi sono estremamente unici e ben caratterizzati, a partire da Dollagut, il proprietario del negozio, un po’ un Willy Wonka visionario, ma sempre nella giusta misura. Anche ogni altro dipendente del magazzino ha la sua personalità riconoscibile e impossibile da confondere, ma ciò che più ho apprezzato sono state le storie dei clienti di passaggio alla ricerca di qualcosa. Il Grande Magazzino dei Sogni per loro era un luogo di transito e un punto di riferimento al tempo stesso, cosa che consente a chi legge di dare una sbirciata nelle loro vite, di cui ci vengono forniti i dettagli essenziali senza sfociare nel voyeurismo.

In una Corea dove regna il realismo magico e le persone vanno in giro in pigiama alla ricerca del sogno perfetto per loro (vi prego, facciamolo, vivere così è la massima ambizione che ho nella vita), negozi come il Grande Magazzino dei Sogni sono in grado di unire il consumismo degli articoli strappati dagli scaffali in poche ore, alla leggerezza e delicatezza del mondo onirico e di tutto ciò che può succedere mentre dormiamo. I Creasogni sono trattati alla stregua di registi affermati con tanto di premiazioni e guadagni da capogiro e sono in grado di reinventare persino il Natale.

È un sistema magico che ho trovato davvero particolare, perché da un lato non è interamente spiegato per mantenere un alone di mistero, dall’altro è estremamente concreto e si mescola addirittura all’economia, poiché i pagamenti avvengono tramite emozioni che sono quotate in borsa e possono essere comprate e vendute. Assieme a ciò, l’elemento che ho maggiormente apprezzato riguarda la riflessione sui sogni e su cosa significhino: talvolta si tratta di puro intrattenimento, cioè per la maggior parte dei casi, quelli che noi non vediamo perché non sono interessanti, ma altrettanto spesso possono essere usati per guarire dai traumi e seppellire il dolore definitivamente, altre volte per far nascere un amore, o ancora per dire degnamente addio a qualcuno.

Alcune delle mie opere preferite riguardano i sogni, prima fra tutti Il Sognatore, di Laini Taylor, da cui ho preso il nome per questo blog, ma anche Sandman di Neil Gaiman. Ognuna di queste opere portava con sé delle riflessioni diverse e personali sull’importanza dei sogni. Per Laini Taylor sono il terreno adatto per una tregua e un accordo, per Gaiman sono il regno della libertà, del tutto è possibile e della massima espressione. Per quanto riguarda Il Grande Magazzino dei Sogni, all’inizio del libro la protagonista ritiene che il mondo onirico non sia importante perché fuori dallo spazio e dal tempo e che proprio qui risieda il bello: non influenza il nostro presente, ma ha il potenziale per mostrarci la via. Sono sicura, però, che alla fine avrà cambiato idea, dopo aver viso quanto i sogni che vende ai clienti possano cambiare le loro vite in meglio.

Con uno stile talmente delicato da sembrare una carezza, Lee Mi-Ye racconta molte vite in poche pagine ed è in grado di farci sperimentare tutta la gamma di emozioni umane, dalla leggerezza all’ansia, dalla felicità al lutto. Ve lo consiglio caldamente se avete bisogno di una coccola. 

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