- Titolo: strano che tu me lo chieda
- Titolo originale: Funny you should ask
- Autrice: Elissa Susanna
- Traduttrice: Gioia Sartori
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804772689
- Casa editrice: Mondadori
Mentre tutti i suoi vecchi compagni di corso si stanno facendo strada nel mondo letterario, Chani Horowitz, giovane ventiseienne che sogna di diventare scrittrice, è ancora ferma al suo piccolo blog e a qualche pezzo su riviste online da quattro soldi. Tutto cambia quando, un giorno, le viene affidata un'intervista a Gabe Parker, stella emergente di Hollywood e prossimo volto di James Bond. Si dà il caso che Gabe sia anche la cotta più grande di Chani e il protagonista dello schermo del suo cellulare. Nonostante questo, Chani è determinata a resistere al fascino dell'uomo e a portare a casa l'intervista con professionalità. Ma, quando si siede di fronte a Gabe e comincia a parlare con lui, la chimica che si crea tra loro è innegabile. L'intervista si trasforma in un invito ad accompagnare l'attore a una première, che si trasforma in una festa nella sua villa, finché i due non si ritrovano a passare insieme un weekend destinato a rimanere a lungo sulla bocca di tutti. A distanza di dieci anni dall'articolo che le ha stravolto la vita, Chani torna a Los Angeles dopo un brutto divorzio e una sana dose di psicoterapia. È finalmente una scrittrice di successo e ha la carriera che ha sempre sognato. Ma la domanda che tutti le fanno è sempre la stessa: cos'è accaduto durante quel famoso weekend con Gabe Parker? È vero che ci è andata a letto? Per quanto Chani voglia lasciarsi tutto alle spalle, non può cancellare quel ricordo. E così, quando le viene proposta una seconda intervista con Gabe, accetta. Passato e presente si intrecciano in questo romanzo pieno di passione e desiderio, che racconta il potere delle seconde occasioni e ci ricorda che tutti meritiamo di regalarci un lieto fine.
Quindi quando Bea mi ha chiesto di partecipare a questo evento ho accettato, pur con tutte le perplessità che potevo avere.
Altra cosa apprezzabile è il consenso. Come ho detto, non ci sono bulletti pieni di ormoni con un passato difficile che sanno esprimersi soltanto attraverso la violenza fisica o verbale. Gabe e Chiani sono due persone adulte che come chiunque altro sul pianeta hanno avuto la loro dose di sofferenza, tra lutti e matrimoni andati male, ma non la usano come scusa per trattare male il prossimo; ciò si traduce chiaramente anche nel loro rapporto, che, per quanto travagliato e ricco di cose non dette rimane comunque sano e non supera mai determinati limiti.
Anche se devo ammetter che l’elemento che mi ha conquistata è la riflessione sulla letteratura fantastica, che si ripresenta più volte. In particolare, l’autostima di Chiani come autrice è stata lentamente distrutta dal suo ex marito, considerato invece un romanziere autorevole. Lei stessa arriva a credere i non poter vivere scrivendo “niente di serio con streghe e folletti”. Eppure, diversi dei punti chiave del romanzo ruotano attorno al fantasy, sia per quanto riguarda la conoscenza intima e profonda tra i due protagonisti, sia per i luoghi chiave della loro storia: aver citato Ursula K. Le Guin per me è un punto extra.
Nel complesso, Strano che tu me lo chieda mi è piaciuto, gli manca solo quel mezzo giro in più per essere un vero gioiellino.
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