- Titolo: Gli Dei di Giada e Ombra
- Titolo originale: Gods of Jade and Shadow
- Autrice: Silvia Moreno-Garcia
- Traduttore: Maurizio Bertocci
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804757931
- Casa editrice: Mondadori
Trama
L'età del jazz è all'apice del suo splendore, ma la diciottenne Casiopea Tun non ha tempo da dedicare allo swing; è troppo impegnata a spazzare i pavimenti nella dimora del ricchissimo nonno nel Sud del Messico. Desidera da sempre una vita diversa, lontana da quel polveroso villaggio: una vita che sia davvero solo sua. Un sogno, però, che pare irrealizzabile fino al giorno in cui, aprendo per caso un baule di legno custodito nella camera del nonno, libera inavvertitamente lo spirito del Signore delle Ombre – il dio maya della morte –, che le chiede di aiutarlo a riconquistare il trono usurpato dal fratello. Se Casiopea fallirà nell'impresa, andrà incontro alla morte. Se invece riuscirà, il suo sogno potrà finalmente avverarsi. Assieme a questo dio incredibilmente bello, e armata unicamente della propria intelligenza, la ragazza intraprende una fantasmagorica avventura che la condurrà nelle foreste dello Yucatán, nella sfavillante Città del Messico e, più oltre ancora, fin negli abissi dell'Oltretomba maya.
Recensione e commento
Dopo la delusione di Sole Nero ero ancora alla ricerca di un romanzo che utilizzasse un po’ meglio la cornice delle varie tradizioni native americane e devo ammettere che Gli Dei di Giada e Ombra in parte mi ha soddisfatta.
Come accennavo prima, per quanto ogni quest venga portata al termine al primo colpo, in fretta e senza troppe difficoltà, il finale mi è piaciuto tantissimo e ammetto di aver apprezzato l’arco di formazione di Casiopea che all’inizio aveva la psicologia di un animale chiuso in gabbia, scontroso e diffidente, per poi aprirsi al mondo e alle opportunità senza farsi controllare da nessuno, ma anche con più calma e più distacco, prendendo le cose meno sul personale.
Per quanto riguarda la cornice della tradizione maya, non è particolarmente approfondita o ingombrante, ma è interessante guardarla nella prospettiva del cambio di punto di vista: ci troviamo negli anni Dieci del Novecento, in un momento storico, quindi, in cui la cultura europea ha da moltissimo tempo sovrastato e soggiogato quella del luogo ed è soltanto tramite il ritorno alle sue radici che Casiopea può davvero fare pace con sé stessa, dato che tutto quello che pensa di avere di sbagliato è frutto della cultura bianca, mentre nella sua cultura di origine lei sarebbe una persona ricca di pregi.
In conclusione, Gli Dei di Giada e Ombra è un romanzo rassicurante, non estremamente innovativo, ma in grado di intrattenere senza scossoni, eppure in grado di regalare qualche gradita sorpresa sul finale. Se avete ancora qualche giorno di mare in questo settembre è un libro adattissimo.
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