mercoledì 16 ottobre 2024

I cento Amori di Giulietta

  • Titolo: I Cento Amori di Giulietta
  • Titolo originale: The Hundred Loves of Juliet
  • Autrice: Evelyn Skye
  • Traduzione di: Martina Calvaresi & Dafne Calgaro 
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 9788804773269
  • Casa editrice: Mondadori
Trama 


È una gelida, incantevole serata invernale in una piccola città dell'Alaska quando Helene e Sebastien si incontrano per la prima volta. Peccato che non sia veramente la prima volta. La loro storia la conoscono tutti, ma non è andata proprio come l'ha raccontata Shakespeare.

Recensione e commento

I cento Amori di Giulietta è un libro imperfetto. E l’ho amato tantissimo. Dall’inizio alla fine ho avuto gli occhi bagnati per la commozione.

Ma andiamo con ordine e, come sempre, partiamo dalle cose negative, dulcis in fundo.

Prima di tutto, analizzando il romanzo da un punto di vista tecnico e oggettivo, mi tocca ammettere che in alcune parti si sente un po’ l’ingenuità dell’autrice. Ho conosciuto Evelyn Skye con Damsel, che si basava sulla sceneggiatura del film omonimo ma che lo stacca nettamente per qualità prendendosi alcune licenze verticalmente migliorative rispetto alla pellicola. In quel contesto ho davvero sentito che l’autrice avesse la situazione perfettamente in mano, che avesse tutto sotto controllo, dalla prosa alle dinamiche da sviluppare e trovo che non abbia sbagliato un colpo. In I cento Amori di Giulietta, invece, l’ho sentita (giustamente) più inesperta, seppure con un grande potenziale. Ci sono alcune scene in pieno stile rom-com che sono un po’ buttate via nella cifra totale della trama che non avranno il risvolto che realisticamente avrebbero dovuto avere, ad esempio quando Helena dovrebbe occuparsi della libreria del paese ma si assenta per tre giorni come se nulla fosse e nessuno batte ciglio. Allo stesso modo, ci sono scene alla Misson Impossible, e 007 muto.

A parte questo, invece, ci sono state molte situazioni che mi sembravano inverosimili in un primo momento, ma che mi sono parse più credibili andando avanti: l’incipit del romanzo consiste nel primo incontro tra i due protagonisti con una Helena che riconosce l’amico immaginario che le ha tenuto compagnia nei suoi momenti bui, lui, d’altro canto, la allontana immediatamente in modo brusco. Mi sembrava la solita solfa dell’amore a prima vista, ma il sistema magico ha giustificato questa scelta, poiché Romeo non può morire ed è destinato ad amare e perdere Giulietta che si reincarna a ogni generazione in una donna diversa.

Per cui, per quanto il romanzo abbia sì delle ingenuità e alcune parti in cui la sospensione dell’incredulità viene meno, sono stranamente riuscita a passarci sopra perché il libro ha un messaggio di fondo e, cosa non meno importante, i personaggi sono ben caratterizzati. Romeo e Giulietta (o Sebastien ed Helena che li si voglia chiamare) sono due persone adulte, non due giovani con la corteccia prefrontale ancora da svilupparsi, e questo cambia molte cose. Sebastien-Romeo è un uomo equilibrato e ponderato, per quanto molto ferito e disilluso, mentre Helene-Giulietta è una donna ormai divorziata che sta cercando di affrontare la vita con ottimismo e tenti di cogliere la felicità appena le si presenta. È qui che si scontreranno le due personalità agli antipodi: lui non ne può più di soffrire e perdere la persona che ama, lei vuole bere ogni goccia di gioia perché la vita non si misura in anni ma in momenti. Lei stessa ha sofferto, nella vita, ma sempre con la consapevolezza che sia parte del gioco, che così è la vita. Sono state le parte dei reciproci flussi di coscienza a commuovermi, perché capivo perfettamente le ragioni di entrambi e credo che sia la paura di perdere chi amiamo, sia la voglia di vivere appieno siano sentimenti fortemente empatizzaibili anche per chi, come me, legge poco romance. I Cento Amori di Giulietta non è esclusivamente una storia d’amore, quella è sicuramente centrale, ma racconta anche di un’umanità che è sempre uguale a sé stessa, secolo dopo secolo, e non solo nelle cose negative, perché le emozioni umane sono le stesse in ogni epoca e in ogni punto della terra.

Il finale è leggermente frettoloso, ma mi ha dato quello che volevo, anche se avrei preferito avere qualche spiegazione in più sulla risoluzione del conflitto narrativo. 

I Cento Amori di Giulietta è molto fuori dalla mia comfort zone, eppure è una lettura che ho saputo apprezzare nonostante i piccoli problemi tecnici. È un libro agrodolce, con una struggente tenerezza di sottofondo che racconta di una storia d’amore che procede nonostante gli alti e i bassi della vita, non necessariamente tragici, e usa una storia particolare per raccontare sentimenti universali. Non è necessariamente verosimile, ma se cercate una storia che vi faccia bagnare gli occhietti da leggere in un paio di sere sotto le coperte penso che potrebbe essere il libro giusto.

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