- Titolo: The Cheerleaders
- Titolo originale: The Cheerleaders
- Autrice: Kara Thomas
- Traduttore: Marco Astolfi
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788809925533
- Casa editrice: Giunti
The Cheerleaders è un thriller young adult che riguarda un cold case e, per quanto non sia un libro perfetto, ha sicuramente molti elementi apprezzabili. Si gioca moltissimo sulla percezione di cosa sia successo secondo il punto di vista della protagonista, Monica, che è la sorella di una delle cheerleader morte cinque anni prima in circostanze misteriose. È subito intuibile che la persona a cui è stata addossata la colpa non sia il vero colpevole, eppure le viene detto di smettere di indagare e di farsi domande sulla morte della sorella proprio perché la comunità e la sua famiglia stanno cercando di andare avanti. Naturalmente, Monica sarà inamovibile e metterà a rischio la sua carriera scolastica per scoprire la verità.
Eppure, se da un lato ho apprezzato moltissimo gli incastri della trama, la ricerca delle risposte e il fatto che non tutto sia come sembra, dall’altro lato qualche buchino di trama c’è, specialmente per quanto riguarda il movente narrativo, che secondo me è un po’ traballante: non c’è una motivazione forte per la quale Monica, di punto in bianco dopo cinque lunghi anni, decida di mettersi sulle tracce di un assassino e cambi addirittura personalità ancora prima che le indagini comincino. Infatti, la storia si apre quando il suo cambio caratteriale è già avvenuto e chiunque abbia a che fare con lei glielo fa notare di continuo, ma non avremo risposte a riguardo.
Un altro aspetto che secondo me è un difetto che sto riscontrando molto spesso nella narrativa di questo periodo è l’improvviso cambio di forma narrativa quando fa comodo. Il libro è narrato tutto dal punto di vista di Monica attraverso l’uso della prima persona, ma all’occorrenza vengono inseriti dei flashback saltuari dal pov della sorella morta. Personalmente non sono un’amante di questa struttura perché mi sembra sempre che chi la utilizza non abbia sotto controllo al cento percento la sua storia. A volte basterebbe usare una forma immersiva con narratore onnisciente per risolvere certi problemi dovuti alla cambio di punto di vista, per cui non comprendo il motivo per cui questa struttura sia tanto in voga, dato in realtà è meno letterariamente raffinata.
Ho apprezzato molto la varietà di tematiche trattate, Monica non è una protagonista stereotipata, quanto una persona a tutto tondo in un momento di piena crisi. Questo la porta a riflettere sulla sua famiglia, sulle sue amiche dalle quali si sta allontanando a causa di un cambio di priorità, ma anche su quello che vuole veramente. Ci sono state delle scene che mi hanno spezzato il cuore tra lei e sua madre, che hanno un rapporto molto freddo dovuto al trauma di aver perso quella che per loro era una figlia e una sorella. Ci sono molte cose in sospeso e non dette tra di loro e infatti lo scioglimento comincia in concomitanza con il loro riavvicinarsi e la fine dei loro segreti. Penso che per una persona in piena crisi adolescenziale, come quella a cui è indirizzato The Cheerleaders, sia importantissimo sentirsi amata a prescindere da quanto turbolenta possa essere, al di là della trama è questa la cosa che mi è piaciuta di più.
The Cheerleaders è un libro molto veloce adattissimo a essere usato come intervallo tra letture più impegnative. Questo non significa affatto che sia allegro o frivolo, anzi, la vastità degli argomenti trattati e le atmosfere cupe non sono affatto da sottovalutare. Resta comunque un libro adrenalinico e stringato perfetto per l’inizio dell’autunno.
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