mercoledì 18 maggio 2022

Iron Widow

Siamo qui riunit3 oggi per parlare di un libro chiacchieratissimo e attesissimo in Italia. Ringrazio davvero tanto la casa editrice Rizzoli, che mi ha fatto omaggio della copia del libro, e la mia amica Francesca che ha organizzato l’evento.


  • Titolo: Iron Widow 
  • Titolo originale: Iron Widow
  • Autorə: Xiran Jay Zhao
  • Traduttore: Paolo Maria Bonora
  • Lingua originale: Inglese
  • Codice ISBN: 9788817160858
  • Casa editrice: Rizzoli

Trama

“Forse, se le cose fossero diverse, a questomi potrei abituare. A venire cullata nel suo caloree nella sua luce. A venire apprezzata.A venire amata. Ma non ho alcuna fede nell’amore.L’amore non mi può salvare.Scelgo la vendetta.”A Huaxia ogni ragazzo sogna di pilotare le Crisalidi, giganteschi robot da guerra mutanti derivati dalle spoglie degli Hundun, alieni animati dal metallo-spirito che da tempo hanno invaso la Terra insediandosi oltre la Grande Muraglia. La massima aspirazione concessa a una ragazza, invece, è quella di diventare la pilota-concubina di qualche famoso combattente, ottenendo una lauta ricompensa per la propria famiglia in cambio quasi sempre della vita, consumata nello sforzo mentale richiesto per supportare il pilota in battaglia. Quando la diciottenne Zetian si offre per il ruolo, ha in mente tutt’altro: il suo scopo è assassinare il celebre pilota responsabile della morte della sorella. Ciò che non ha pianificato, però, è di sopravvivere alla sua vendetta sul campo dimostrando una forza mentale inaudita per una donna, venendo quindi etichettata come Vedova di Ferro, leggendaria figura di pilota donna molto temuta e – non per caso – sconosciuta al popolo che segue ogni combattimento sul proprio tablet.Per domare la sua scomoda ma inestimabile forza mentale, Zetian viene messa in coppia con Li Shimin, il più forte e controverso pilota di Huaxia, che porta sulle spalle l’assassinio della propria famiglia. Ma una volta assaggiato il potere, Zetian non si piegherà tanto facilmente. Non perderà occasione di sfruttare la loro forza e infamia combinate per scampare a un attentato dopo l’altro, finché non riuscirà a capire esattamente perché il sistema dei piloti funziona in modo misogino e a impedire che altre ragazze vengano sacrificate.

Recensione e commento

La fatica che devo fare per parlare di questo attesissimo libro si taglia con un coltello,  perché ho moltissimo da dire e non so bene da dove partire.  Come sempre, ho cercato di distinguere tra il mio gusto personale e la qualità oggettiva del testo, quindi, come al solito, partiamo con il discutere i difetti e lasciamo il dessert alla fine.

Iron Widow è uno di quei romanzi che con un editing migliore avrebbero potenzialmente potuto essere un capolavoro, ma qui l’editor ha sbagliato in più di un’occasione, soprattutto nella decisione di tagliare pagine di questo testo, che avrebbe avuto bisogno di almeno 100-150 pagine di approfondimento in più. Togliendo questo spazio allo sviluppo della storia, molti eventi e troppe dinamiche risultano frettolose e un po’ casuali, con la vita della protagonista spesso dominata dalla fortuna e dal trovarsi nel posto giusto al momento giusto con la persona giusta (davvero, gliene vanno bene troppe senza motivo). Inoltre, dietro al flusso di coscienza di Zeitan è palese quello dell’autorə, che cerca di far passare i suoi pensieri attraverso il personaggio in modo eccessivamente letterale e districato. Mi spiego meglio: Zeitan è una povera contadina di frontiera senza istruzione ed è a conoscenza di troppe cose rispetto a quelle che la sua condizione le consentirebbe (e bisogna dire anche che accorgendosi di questa mancanza, l’autorə cerca di dare delle spiegazioni che non stanno molto in piedi) sia in fatto di scolarizzazione, sia per quanto riguarda la consapevolezza della sua condizione in quanto donna in una società fortemente patriarcale. È normale che nella sua posizione si senta frustrata e schiacciata e sogni una vita migliore, ma dietro le sue parole si nasconde una visione talmente vicina a quella di chi legge e scrive, rispetto a quella di chi vive la storia, da non risultare credibile. In questo senso, il messaggio che il romanzo intende mandare è davvero soverchiante rispetto alla storia perché viene mandato in modo letterale senza essere davvero amalgamato alle vicende, tanto che il femminismo di Zeitan sfocia nel terrorismo, quando si dimentica che sì, lei ha ragione nelle sue rivendicazioni, ma anche le persone attorno a lei possono avere dei principi di pari livello che non devono essere calpestati con la violenza. Sotto questo aspetto, Zeitan è una protagonista dal carattere veramente difficile, che non pensa alle conseguenze delle sue azioni, ha solo un fine che vuole raggiungere e non si cura della distruzione che può causare per raggiungerlo, per lei il fine giustifica sempre i mezzi (giudicate voi se questo vi sta bene, è un personaggio moralmente grigio). Questa sua caratteristica si palesa soprattutto nella chiusura, quando tutto è veramente eccessivo, tanto che viene da dire “Zeitan, dai, anche meno…” e si sfocia nel finale cliché.

Anche il target a cui questo romanzo si rivolge è confuso, perché si partiva dall’idea di farne un libro per ragazzi, ma poi l’editor ha chiesto che diventasse uno ya, anche se esistevano tutte le caratteristiche per tramutarlo in un adult, ma qualcosa nella trasposizione è andato storto, perché l’atmosfera è da adult/young adult, grazie al suo tono cinico, ma la struttura è quella di un libro per ragazzi. oltre al fatto che Iron Widow partiva come sceneggiatura fanfiction di un manga e anche in questo caso è andata storta la trasposizione tra un mezzo narrativo è l’altro, specie nella stesura dei dialoghi e in effetti la sensazione è quella di leggere una trasposizione su carta di un anime, sia per le dinamiche interpersonali, sia proprio per via dei dialoghi e dell’ambientazione. Chiariamoci, non è che il difetto sia in sé e per sé quello di essere la trasposizione di un manga, piuttosto il fatto che non sia sempre efficace nella misura in cui diventa romanzo.

Iron Widow, tuttavia, non ha solo difetti: l’ambientazione è uno dei suoi punti di forza, grazie alla sua ispirazione di stampo cinese sia nelle dinamiche sociali della Cina rurale, ma anche nelle tradizioni e nella rappresentazione in chiave fantascientifica di alcuni personaggi storici cinesi realmente esistiti, così come nel folklore che entra a far parte dell’apparato tecnologico. 

Altro punto a favore (e lo so che siete qui per questo) è la relazione poliamorosa al centro di Iron Widow. Bisogna ammettere, in maniera preliminare, che le relazioni amorose sono davvero sane e lo restano fino alla fine, ma che avvengono in maniera davvero repentina, per ammissione dell’autorə stessə, sempre per via di quel famoso taglio di pagine da parte dell’editor. Con qualche pagina in più gli archi narrativi delle relazioni amorose sarebbero stati assai più convincenti e avrebbero dato meno la sensazione che le cose accadessero a caso. Oltretutto, la questione della relazione poliamorosa appare coraggiosa in un contesto di editoria tradizionale e tuttavia non era intenzione dell’autorə farne una rivendicazione proprio in virtù del fatto che nelle fanfiction è una dinamica che è sempre esistita. I personaggi maschili, poi, forse sono persino preferibili alla protagonista, perché meglio delineati nelle loro emozioni, meno granitici e meno stereotipi (e anche meno overpower, diciamolo). 

Tuttavia, se da un lato non ho particolarmente apprezzato la caratterizzazione psicologica di Zeitan, ne ho apprezzato quella fisica, poiché il suo è quello che viene considerato un corpo non conforme, nel suo essere rotondetta in una società che esalta la magrezza da fame. Ma soprattutto, la sua rappresentazione dei piedi fasciati (pratica che consiste nello spezzare, piegare e fasciare i piedi delle bambine per mantenerli piccoli e graziosi) riesce contemporaneamente a mostrare un personaggio con una disabilità fisica e dolori cronici e anche a fare una critica sociale in un contesto in cui l’oppressione femminile è considerata culturale.

Ultima cosa da aggiungere e poi vi lascio andare: con tutta probabilità questo romanzo non sarà autoconclusivo, il che ci pone davanti due strade. O il seguito sarà sviluppato meglio perché all’autorə saranno concesse più pagine per dare respiro alla storia, oppure sarà un flop completo, dal momento che tutti gli elementi che in Iron Widow costituiscono una novità, non lo saranno più avanti. Ai posteri l’ardua sentenza.

In conclusione, da Iron Widow forse ci si aspettava di più, è un libro che ha delle mancanze a livello di sviluppo della trama e dei personaggi e che nonostante ciò riesce a fare delle scelte coraggiose e a intrattenere bene anche grazie alla sua scorrevolezza. Piacerà soprattutto a chi ama i manga, gli anime e le ambientazioni alla Miyazaki, ma è invece sconsigliato a chi nella lettura cerca l’approfondimento psicologico dei personaggi.


(Ringrazio giuliabifrost per avermi aiutata a districare molte questioni riguardo a questo libro, vi lascio il suo canale YouTube con tutte le fonti)

4 commenti:

  1. Mi attirava molto vista la trama e le premesse, magari ci farò un pensierino per farmi un'idea mia così poi parliamo insieme dei pregi e difetti 😊

    RispondiElimina
  2. Avevo delle aspettative altissime su questo libro. Lo desideravo da prima che ne annunciassero la pubblicazione in italiano e non nego che scoprire che è stato gestito male, editor o meno, mi abbia frenata. Spero vivamente che il secondo possa riscattare tutto ciò che è venuto a mancare in questo primo libro

    RispondiElimina
  3. Non lo conoscevo, ma dalla trama sembrava promettente peccato che abbia questi piccoli problemi...la copertina poi è molto bella!
    -Serena.

    RispondiElimina
  4. Purtroppo non sono una grande amante delle ambientazioni orientali nei fantasy. Difficilmente mi conquistano, per cui tendo a scarterei a priori 🙈

    RispondiElimina

A Study in Drowning - La Storia sommersa

Titolo: A Study in drowning - La Storia sommersa Titolo originale: A Study in Drowning Autrice: Ava Reid Traduttore: Paolo Maria Bonora Ling...