martedì 29 novembre 2022

Truel1f3

Ciao, bella gente, siamo alla fine del viaggio! Ringrazio ancora una volta Patrizia per l’organizzazione dell’evento e la Mondadori per averci permesso di organizzarlo fornendoci i libri. E ora, cominciamo


  • Titolo: Truel1fe
  • Titolo originale: Truel1fe
  • Autore: Jay Kristoff
  • Traduttore: Gabriele Giorgi
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN:
Trama


Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l'una sull'altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c'è tempo per i rimpianti: l'intero Yousay è sull'orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l'esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti.

E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall'obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c'è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve.

Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi... e potrebbe essere davvero una sorpresa.


Recensione e commento 


Proprio non ci siamo. Sebbene questa non sia l’ultima fatica di Jay Kristoff in ordine cronologico, non posso che dire che a mio avviso sia il suo lavoro più immaturo. Nel libro conclusivo, in particolare, non ho trovato nulla di salvabile.


Tanto per cominciare ho fatto una fatica enorme per concluderlo, perché mi è sembrato che la narrazione non incalzasse mai e che di fatto non succedesse niente, infatti ho dovuto alternare la lettura con quella di altri romanzi, perché altrimenti non l’avrei finito. Se il primo libro era carino ma niente di che, un mapazzone ti roba trita e ritrita nella fantascienza, il secondo libro soffriva vistosamente della sindrome del libro di mezzo, questo terzo libro, tra cambi repentini di personalità e avventure prive di senso, non ci porta proprio da nessuna parte. E in questo caso, riconfermo quello che ho sempre pensato di Kristoff, e che lui stesso ammette: scrive sempre sull’onda dell’ispirazione contingente. La cosa, alle volte, lo porta a contraddirsi nel giro di una manciata di pagine, questa volta, invece, mostra tutto il vuoto derivato dalla pianificazione di una trama organica a monte.


Se la caratterizzazione dei personaggi partiva in un modo in Lifel1k3, per poi prendere una sterzata francamente senza senso proprio sul finale, qui io ho fatto fatica a riconoscere gli stessi personaggi e non perché ci sia stato un arco di formazione particolarmente efficace, ma esattamente il contrario: sento di non conoscerli e di non essere cresciuta assieme a loro. I loro cambiamenti di personalità sono per me incomprensibili proprio perché non sono stata portata a capirli. Nella seconda parte del romanzo, in particolare, quella in cui bisogna evitare una guerra contro gli ex Stati Uniti, si tocca il picco di inverosimiglianza, tanto che la mia sospensione dell’incredulità è totalmente venuta meno, perché in questo frangente ci sono combattimenti a mani nude contro robot ed esseri geneticamente modificati, otre al fatto che il livello tecnologico degli armamenti del nemico è verticalmente superiore rispetto a quello dei nostri fiacchi protagonisti. 

Eppure, all’autore non sono mancati eventuali spunti interessanti per creare qualcosa di ben fatto, ma a mio avviso ha scelto di concentrarsi sugli elementi sbagliati, come i viaggi dei personaggi che sono privi di avvenimenti fondamentali, ma aggiungono numero di pagine in cui, in sostanza, non succede niente. Anche la storia di Lemon poteva essere se non innovativa, quantomeno interessante, invece sfortunatamente resta a un livello tropo superficiale, così come la stessa Eve abbia dei dilemmi interiori poco approfonditi e sempre un po’ buttati via. Le stesse emozioni non sono mai mostrate, dato che nel corso della trilogia vediamo iniziare e finire una guerra senza che i personaggi mostrino mai un briciolo di paura e si conclude tutto a tarallucci e vino.

Ed è forse proprio il finale che mi ha delusa di più, perché nonostante Kristoff si riempia la bocca di quanto a lui non piaccia il lieto fine, la conclusione di Truel1f3 è degna di Frozen, ma più raffazzonata.

La trilogia cominciata con Lifel1k3 non mancava degli spunti per essere interessante, ma si è via via persa per strada, purtroppo. Sconsiglio vivamente questa serie a chi ama la fantascienza in modo particolare, perché non troverà nulla di salvabile e si imbatterà in tantissimi errori e copiature, mentre potrebbe fare al caso vostro se non leggete tanto di questo genere perché almeno il primo libro intrattiene bene. 

2 commenti:

  1. Purtroppo anche io ho avuto le stesse sensazioni, mi sembrava anche cominciata bene però si è persa per strada, è un peccato. Tra l'altro per me Nevernight ha fatto uguale quindi ho capito che è proprio l'autore che non fa per me

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  2. Purtroppo non è un genere che amo. Difatti pur apprezzando la scrittura di Kristoff, questa non è una storia che mi attrae

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