Ciao, bella gente! Come avrete letto dal titolo oggi siamo qui per parlare di una delle fatiche di Jay Kristoff. Ringrazio di cuore la mia amica
Patrizia, che mi ha inclusa nell’evento, e la Mondadori che mi ha dato l’opportunità di leggere in anteprima questa trilogia.
- Titolo: Lifel1k3
- Titolo originale: Lifel1k3
- Autore: Jay Kristoff
- Traduttore: Gabriele Giorgi
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 978-8804756576
- Casa editrice: Mondadori
Trama
Eve ha diciassette anni, e l'ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l'unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e… che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente. Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli. Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell'ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.
Recensione e commento
Il mio rapporto con Jay Kristoff è di amore e odio: la trilogia di
Illuminae è nel mio cuore e si trova sullo scaffale riservato alle mie saghe preferite. Di contro, ho detestato ogni riga di
Aurora Rising, tanto da decidere di non portare avanti la serie; poi è arrivato
l’Impero del Vampiro, che ho abbandonato a pagina 200 perché il personaggio principale mi sembrava troppo un Geralt di Rivia de noartri. Ebbene, nonostante tutte queste traversie ho deciso di dare comunque una possibilità alla trilogia di
Lifel1k3, il cui primo libro è stato pubblicato in patria nel 2017.
La mia opinione su questo primo volume non è entusiasta, ma nemmeno catastrofista, perché ci sono varie cose che ho apprezzato, pur non considerandolo un capolavoro. Innanzitutto devo dire che i personaggi mi sono piaciuti, sebbene presentino alcune delle caratteristiche tipiche dei personaggi di Kristoff che non mi piacciono: personalmente, non amo la spacconaggine, le battute in cui si fa a gara di arguzia e tutti questi battibecchi volgari in cui si mostra soltanto la propria insicurezza. Va detto, però, che Eve è una protagonista credibile, con dei conflitti verosimili, ma quella che ho preferito in assoluto è stata Lemon, una personaggia inaspettata, che vi riserverà delle sorprese.
Il ritmo del libro, poi, è incalzante e rende la lettura facile e veloce e anche l’ambientazione è un punto a favore del romanzo, con il tema del riscaldamento climatico che viene affrontato in maniera adeguata e tanti riferimenti a Mad Max.
Volendo restare su Mad Max, però, ci si accorge che
Lifel1k3 ha anche dei contro, e cioè che chi legge o guarda molta fantascienza troverà prevedibili tantissime scelte, ma non sono stupita dal fatto che Kristoff abbia fatto un copia incolla di tantissimi espedienti di trama di altr3 autor3, fra cui
Marissa Meyer e persino Asimov. E in effetti l’unico colpo di scena che funziona davvero è quello finale, poiché la mia impressione è stata che gli altri fossero tutti telefonati.
Assieme a questa nota dolente, secondo me il difetto maggiore del libro è che ci siano troppi elementi inverosimili o non spiegati: la fantascienza richiede un certo grado di approfondimento su certe questioni, qui Kristoff non spiega mai come funzionino i sembianti, che sono altissimi, purissimi, levissimi, invincibili, indistruttibili, ma sono anche capaci di rigenerare parti del loro corpo, hanno un cuore che batte e sangue nelle vene. Come sia possibile conciliare le due cose l’autore non lo spiega mai, né accenna a farlo e per me questo è un grande difetto in un libro di fantascienza. L’ultimo difetto secondo me si manifesta nelle scene finali, in cui Eve prende una decisione che a mio parere non è in linea con tutta la sua costruzione psicologica precedente, vedremo se la cosa verrà resa credibile nei seguiti. Anche alcuni anacronismi, specialmente quelli legati al fanatismo religioso, non sono stati particolarmente convincenti, li ho trovati eccessivamente marcati in una società futuristica.
Vi parlerò presto degli altri due libri, che ho già in lettura. Per adesso, di questo primo libro posso dire che, pur non essendo un capolavoro, è una lettura piacevole.
Anche io la penso uguale, di solito non apprezzo molto Kristoff ma in questo libro mi ha stupita, ci sono tanti contro ma ammetto che il libro non mi è dispiaciuto. Peccato per i tanti copia e incolla di altri libri, ormai quello è il suo stile 😂
RispondiEliminaHo amato tantissimo questo libro! Uno dei migliori dell’anno😍❤️
RispondiEliminaUn fantascienza troppo prevedibile perde a mio parere di troppo interesse. Io apprezzo Kristoff ma ho una certa difficoltà ad approcciarmi ai suoi sci-fi
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