mercoledì 7 dicembre 2022

Pax - Il Viaggio verso Casa

  • Titolo: Pax - Il Viaggio verso Casa
  • Titolo originale: Pax. Journey Home
  • Autrice: Sara Pennypacker
  • Illustratore: Jon Klassen
  • Traduttore: Paolo Maria Bonora
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN:
  • Casa editrice: Rizzoli
Trama


È passato un anno da quando Peter e la sua volpe Pax si sono visti l'ultima volta. Un tempo erano inseparabili, ma ormai conducono vite molto diverse. Pax e la sua compagna Peloritto hanno avuto una cucciolata, che devono accudire e proteggere dai pericoli del mondo. Nel frattempo Peter, ormai orfano di guerra, lascia Vola, la donna che l'aveva accolto in casa sua, perché intende arruolarsi nei Soldati dell'Acqua, un corpo di volontari chiamati a ripulire fiumi e laghi dagli inquinanti che vi sono stati riversati durante la guerra. Il ritorno verso casa porterà Peter e Pax a riannodare quel legame che avevano intrecciato tanto tempo prima e che sembrava ormai reciso... L'atteso seguito di Pax non è solo la storia mozzafiato di una grande amicizia tra una volpe e un ragazzo, ma è anche la celebrazione del potere curativo dell'amore, e della forza che ognuno di noi può trovare in sé per uscire dalla propria solitudine. Età di lettura: da 9 anni.


Recensione e commento


Quando decido di protrarvi la recensione i un libro sul blog, in genere mi piace mettere il libro sotto un microscopio, fare a pezzi il testo, indagarlo il più possibile per capirlo fino in fondo. Ma questa volta non me la sento, perché se in genere percepisco lo sviscerare un testo come la massima manifestazione di stima verso la storia e chi l’ha scritta, in questo caso sarebbe quasi un crimine, perché Pax - Il Viaggio verso Casa non è un esercizio di stile dell’autrice per farci vedere quant’è brava, non è una storia da capire: questa è una storia che si vive. E non ha bisogno di troppe spiegazioni.


Questo romanzo è il seguito di Pax e narra gli eventi accaduti un anno dopo la conclusione del libro precedente. Come in ogni altro suo libro, anche qui Sara Pennypacker non ci risparmia lacrime, dato che la storia è malinconica e struggente, colpisce dritto al cuore, stuzzicando e aprendo ferite nel cuore di ogni persona che legge, ma con lo scopo di prendersi cura delle piaghe e di guarirle. Perché questa storia, per quanto faccia male, è dolcissima.

Come dicevo, non ho intenzione di vivisezionare il testo, ma voglio comunque spendere due parole sul lato tecnico. Anche qui, come negli altri suoi libri, ci sono tantissimi simboli e topoi letterari, i cui significati sono stratificati in vari livelli di lettura. Non voglio dirvi troppo, potete vedere nella trama quello che volete e sentire l’abbraccio nel momento della storia che vi coinvolgerà di più emotivamente. Come intreccio, poi, contiene una tripla simmetria, sia per quanto riguarda le vicende dei protagonisti umano e animale, sia per quanto riguarda l’inizio e il finale, ma sopratutto è simmetrico rispetto al primo libro, perché se Pax era un viaggio VIA da qualcosa, dal proprio passato, questo è un viaggio VERSO qualcosa, dentro il proprio vissuto, un ritorno a casa.

Ma se casa è dove si trova il cuore, allora dov’è quando tu non sai dove sia il tuo? In questo viaggio, in cui Peter e Pax si gravitano attorno per un certo periodo senza mai incontrarsi, ci sono tantissime fasi dello sviluppo psicologico del bambino, c’è un ripercorrere le tappe importanti della propria esistenza, imparando a perdonare, lasciare andare. Ci si guarda indietro per apprezzare l’amore che si ha ricevuto e perso, sperando che il cuore si indurisca e non lasci entrare più nessuno per non avere più nulla da perdere e per cui soffrire. Eppure, uno spiraglio esiste sempre e prima o poi quell’amore di cui abbiamo paura penetra e ci mostra quanto sia importante prendersi cura delle cose, perché ancora una volta, come in ogni altro suo libro, l’autrice ci mostra il valore del costruire sulle macerie, di come in guerra siano sempre i civili a perdere tutto e a conti fatti nessuno ci guadagni niente. In effetti, il forte messaggio ambientalista dell’autrice non solo serve a evidenziare le brutture della guerra e per utilizzare dei simboli utili all’interno della trama, ma anche per mostrare quanto in natura molti esseri viventi siano in grado di raggiungere un equilibrio con l’ecosistema proprio grazie alla comunicazione, attività alla quale gli esseri umani proprio non vogliono dedicarsi. E in questo senso, spesso è la genitorialità a essere sotto indagine, in ogni sua forma, sia quando funziona, sia quando è idealizzata, sia quando è non convenzionale, ma sempre viene sottolineata l’importanza di non darsi per scontati a vicenda.

Pax - Il Viaggio verso Casa è stato catartico per me, al punto che se lo avessi letto un anno fa, in una fase della mia vita molto diversa, mi avrebbe distrutta emotivamente, avrebbe tirato fuori troppo dolore in una volta sola, mi avrebbe mostrato, ancora una volta, come il passato non sia un peso da portare in uno zaino pieno di cenere, ma sia un momento della vita con cui fare i conti e perdonare, lasciare andare, se necessario.

Non cambierei una singola virgola di questo libro, nulla, e non mi sento nemmeno di fare paragoni con il primo libro, che mi aveva fatto piangere molto di più, ma questa volta partivo preparata e ho aspettato il momento giusto prima di affrontarne la lettura e ho fatto bene, perché così facendo mi sono sentita veramente compresa e abbracciata. 

È stato veramente un ritorno a casa.


3 commenti:

  1. Ho sempre difficoltà a leggere libri in cui ci sono animali. Sono estremamente sensibile in questi casi. Questa storia però mi ha colpito , per cui lo recupererò sicuro

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  2. Questi libri che ti coinvolgono a livello profondo sono sempre letture impegnative, ma ogni tanto me abbiamo bisogno ❤️

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  3. Un libro che non ho letto ma che deve emozionare molto 😍

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