mercoledì 2 agosto 2023

Cursed Crowns

Ciao, amori miei! Iniziamo senza indugi ringraziando Ambra per aver organizzato questo review party e l’editore per aver fornito la copia omaggio. Bando alle ciance. 

  • Titolo: Cursed Crowns
  • Titolo originale: Cursed Crowns
  • Autrici: Catherine Doyle & Katherine Webber
  • Traduttrice: Sara Marcolini
  • Lingua originale: inglese
  • Codice ISBN: 988804768951
  • Casa editrice: Mondadori
Trama

Wren e Rose, regine gemelle, hanno rivendicato il trono di Eana, ma non tutti sono contenti che le streghe siano tornate al potere e la rivolta è prossima a scoppiare. Rose, razionale e diplomatica, decide di intraprendere un tour reale per assicurarsi la fedeltà dei sudditi e vincerne la paura, ma la mente e il cuore di Wren sono altrove: la nonna Banba, rapita dal crudele re Alarik, è prigioniera a Gevra e lei intende liberarla a qualunque costo. Ancora una volta i fili del destino porteranno le sorelle a dividersi. Vittima di un'imboscata, Rose verrà salvata da un misterioso sconosciuto, che condurrà lei e l'affascinante guerriero Shen Lo nel deserto, alla ricerca del perduto Regno Baciatodalsole, per ritrovare il quale Shen potrebbe essere la chiave. Wren, impavida e avventata, muoverà invece verso le gelide terre del Nord, dove nemmeno l'amore per Tor la dissuaderà dallo stringere un patto mortale con il re di Gevra, non sapendo che l'incantesimo che lui esige da lei potrebbe avere conseguenze irreparabili... Mentre un'antica profezia incombe, a Palazzo infuria la ribellione e le sorelle dovranno riunirsi. Le loro vite, e il futuro di Eana, dipendono da questo. Età di lettura: da 12 anni.

Recensione e commento

 Il bello delle aspettative è anche il loro problema: possono essere disattese. Se dal primo libro, Twin Crowns, non mi aspettavo granché e si è invece rivelato un gioiellino, qui mi aspettavo di leggere qualcosa che fosse sullo stesso livello qualitativo ma temo che questo secondo libro soffra un po’ della sindrome del libro di mezzo.

Sfortunatamente, si percepisce chiaramente che questa serie era stata originariamente pensata come dilogia e successivamente tramutata in trilogia. Cursed Crowns, infatti, presenta un’involuzione psicologica delle protagoniste, che in numerosissime circostanze agiscono fuori parte. Wren, la forte, coraggiosa e pungente Wren, qui diventa improvvisamente insicura e piagnona, così come la sorella Rose, invece di proseguire l’arco di formazione iniziato nel primo libro, fa dei passi indietro e torna agli abituali vizi da dama di corte, per quanto si redima un po’ sul finale, e anche le sue interazioni con il coprotagonista maschile ne risentono: lei e Shen Lo passano il tempo a punzecchiarsi e bisticciare come bambini, per quanto poi vada a finire tutto a burro e alici. Per quanto riguarda Tor, invece, è relegato a macchietta, agisce completamente sullo sfondo e si potrebbe quasi rimuovere senza fare danno all’intreccio.

Il registro in parte corregge un difettuccio del primo libro, quello di avere un target ibrido, in parte risulta ancora più lacunosa. Twin Crowns appariva libro per ragazzi per tono e registro, ma young adult per psicologia delle protagoniste e dinamiche interpersonali. Qui viene fatto un passo indietro (qualitativamente, non nel senso del target) e ci troviamo definitivamente davanti a un romanzo per ragazzi, ma perdiamo completamente la verosimiglianza del primo libro, che aveva una trama a prova di bomba e un ritmo ben cadenzato. In questo secondo volume i colpi di scena sono telefonati quando non tirati per i capelli e viene meno uno dei presupposti del primo libro: il tema della sorellanza. Infatti, le due sorelle riunite, qui si dividono per motivi futili e vivono due trame parallele che si incontreranno di nuovo solo alla fine per qualcosa che non ha nulla di innovativo e che, come molte altre parti del romanzo, appare un’involuzione. Una delle sottotrame dedicata a una delle gemelle riguarda la repressione del dissenso politico, espresso tramite il lancio di pericolosissimi (sarcasmo) pomodori, attraverso l’uso della violenza. La regina, davanti alle perplessità espresse dai suoi sudditi, non si mette in dubbio come sovrana e non compie delle scelte diplomatiche, preferendo dapprincipio radunare un esercito per essere in grado di affogare nel sangue la possibile rivolta. Viste le premesse, forse il dissenso era legittimo e questo in particolare è l’elemento che mi ha più infastidita perché mi è sembrato un movente narrativo molto debole e soprattutto discutibile. Troppi avvenimenti della trama si sviluppano senza un perché o un per come, in modo poco organico: in netta contrapposizione alla verosimiglianza di Twin Crowns, Cursed Crowns è invece un po’ la fiera del deus ex machina, condita con scene cliché e storie d’amore sviluppate alla maniera che va di moda adesso.

In sostanza, Cursed Crowns aveva in mano tutte le carte per fare poker, ma purtroppo non mi sento di dire che sia all’altezza del primo. La sindrome del libro di mezzo si fa sentire e spero che i difetti di questo volume vengano colmati nel terzo, che tuttavia non ho la certezza di leggere. 


2 commenti:

  1. Concordo su tutto, purtroppo questo secondo volume non mi è piaciuto come il primo

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  2. Quando il secondo ci delude mentre il primo ci stupisce, è un gran bel problema 🤣🤣🤣 il terzo però potrebbe essere o una rivelazione o una sconfitta. Tentar non nuoce

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