Bentornati sul blog, gentili lettori. La recensione di oggi riguarda una delle mie autrici preferite, ovvero Leigh Bardugo (vi lascio qui le altre recensioni sui suoi libri). Ringrazio tantissimo Ylenia per avermi scelto per questo review party e la Oscar Vault per avermi concesso il file in anteprima.
- Titolo: Assedio e Tempesta
- Titolo originale: Siege and Storm
- Autrice: Leigh Bardugo
- Traduttrice:
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 978-8804728740
- Editore: Mondadori
"Non sarà sempre così" dissi a me stessa. "Più tempo passerai da libera,
più diventerà facile." Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza
incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi
tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso
sicuro dell'acciaio Grisha nella mano. Ricercata per tutto il Mare Vero,
perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella
Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di
ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza
della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non
si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre
per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è
sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante
nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo
della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka.
Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato
imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo
paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni
rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però,
l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che
pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può
affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e
nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro
vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo
paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il
momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
Recensione
Il secondo capitolo della Grisha Trilogy (qui il link di Shadow and Bone) è sulla stessa linea del primo per quanto riguarda sviluppo della trama, linguaggio, ambientazione e caratterizzazione dei personaggi.
La storia riparte da dove è stata lasciata, con Alina e Mal in fuga dal Dakling, ma qui sbuca fuori un nuovo personaggio che ravviva decisamente l'ambiente, ovvero Nikolai. Nonostante questa sia la prima vera apparizione di questo mascalzone, in Italia è stato già intravisto in Sei di corvi (vi lascio qui la recensione) assieme a Kaz Brekker, duologia tradotta prima della trilogia, anche se si spera la Mondadori rimedi presto. Il potenziale di Nikolai si intuiva già dall'interazione con Kaz Brekker, ma un approfondimento in questa trilogia lo rende ancora più interessante e affascinante, poiché, a un attento esame, risulta un personaggio sfaccettato, con una superficie da simpaticone, ma una psiche sottile e profonda, innamorato del suo popolo e della sua patria molto più che di sè stesso, anche se potrebbe non sembrare. Questo personaggio si inserisce in uno dei topoi letterari tipici dei romanzi YA, ovvero il triangolo amoroso, anche se in questo caso rischia di diventare un quadrilatero, se oltre a lui e Mal inseriamo anche il Darkling. Tuttavia, questo quadrilatero manca di romanticismo, perché incentrato più sulle alleanze e sulla convenienza, che dall'interesse amoroso, il che rende la trama più interessante rispetto ad altri romanzi dello stesso genere. Non è, comunque, l'unico modo in cui Nikolai si contrappone a Mal, il quale risulta un personaggio più fastidioso, macchiettistico e capriccioso, abbastanza egoista, nonostante la patina da eroe senza macchia.
fanart dei personaggi principali dal web |
La trama continua a essere molto lineare e rallenta verso la parte centrale, in cui Alina manifesta un conflitto interiore (per il quale Mal è d'aiuto come un guasto alla testata della macchina il giorno in cui ti arriva la tredicesima) per ricreare un climax verso la fine, tuttavia si legge piacevolmente grazie al linguaggio semplice e alla capacità di Leigh Bardugo di creare un mondo tutto nuovo con poche parole ben studiate, il che costituisce senza pmbra di dubbio il punto di forza di questo universo, assieme alla mitologia.
Siege and Storm è il secondo libro di una trilogia senza dubbio più immatura rispetto a Sei di Corvi, ma leggerlo non è un'esperienza spiacevole, così come potrebbe essere utile per scoprire delle piccole chicche contenute nella seconda duologia.
Ho una curiosità immensa per questa trilogia, non vedo l'ora di leggerla
RispondiEliminasecondo me potrebbe piacerti
EliminaL’ho giusto finito qualche giorno fa e devo dire che mi è piaciuto un po’ meno del primo, dato che l’ho trovato un libro di transazione, un tramezzo diciamo, dove la storia ci vuole indirizzare verso il capitolo finale e quindi risulta un po’ troppo esplicativo per i miei gusti, ma gradevole. Bella recensione come sempre!
RispondiEliminaPs. Detesto Mal. Ciao
Mal per me è proprio un personaggio tossico, ogni volta che parla lo prenderei a cinghiate. Comunque in questo secondo libro si sentiva proprio l'esigenza di un Nikolai per smorzare un po' l'atmosfera cupa. Il terzo ti dico solo che mi ha commossa, è stato un finale che mi ha uccisa
EliminaConcordo praticamente su tutto, anche io aspettavo solo un personaggio come Nikolai, per il resto la trama resta un po' piatta ma non vedo l'ora di leggere il terzo per vedere come tutto si concluderà!
RispondiEliminaDiciamo che è uno YA fatto e finito (non che ci sia niente di male) quindi molti cliché sono palesi. Il terzo spero ti devasterà
EliminaNon avendo ancora letto il primo non posso ancora leggere questo ma è una saga che spero di riuscire a leggere, soprattutto il primo libro mi ispira molto 😍❤️
RispondiEliminaAnche se non ti dovesse convincere questa trilogia, continua comunque perché l'autrice ha avuto una crescita esponenziale
EliminaIl quadrilatero sarebbe interessante se ben sviluppato, ma se ho ben capito non porta a molto. Purtroppo Bardugo non mi aveva affascinata con Sei di Corvi e se questo risulta addirittura meno maturo credo che passerò. Comunque bella recensione come sempre! Il quadrilatero è stato un tocco di classe
RispondiEliminaProva con la Nona casa, non te ne pentirai
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